Capitolo 23

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Lo guardavo sconvolta.
Non potevo davvero credere che qualcuna lo avesse rifiutato.
Si era davvero innamorato allora, e adesso? Io che dovevo fare?
Io: chi è lei? Magari ci posso parlare io, mettere qualche buona parola
Sbuffai mettendomi seduta e lui continuava a fissarmi.
Io: forse vuole solo farsi desiderare, che ne sai
Andai verso di lui e chiusi la porta rimanendo nella sua stanza ovviamente.

Jackson si avvicinò a me. Sentivo il cuore battere ma mi fece spostare.
Jackson: parla con te stessa
Aprì la porta uscendo. Che voleva dire? Come facevo a parlare con me stessa? Ma poi di cosa.
Io: Jackson
Jackson: rispondi sinceramente. Sei innamorata di Mark?

Io: no!
Come glielo dovevo dire? In che lingua dovevo parlare con lui per farmi capire? In cinese?
Sbuffai fissandolo.
Io: non sono innamorata di Mark!
Jackson: ma ti piace
Io abbassai lo sguardo annuendo.
Io: ma provo qualcosa di molto più forte per un'altra persona, quindi smettila di parlare di Mark, per favore
Mi poggiai al muro e alzai lo sguardo verso il suo.

Jackson: provi qualcosa di più forte?
Finse una risata.
Jackson: come puoi solo pensare ad un'altra persone? Tu non sei innamorata di nessuno. Non puoi provare qualcosa per Mark se dici di volere così tanto una persona? Sei proprio un'egoista e io mi stupisco.
Io: Jackson
Jackson: non vorrei mai essere né mark né quel ragazzo... Perché per quanto bella possa essere Yeri io non ho mai,e dico mai,pensato che lei possa prendere il tuo posto

Lo guardai sconvolta.
Il mio posto? Ero rimasta completamente senza parole.
Ero io la ragazza che gli piaceva? Forse lo diceva solo per farmi uno scherzo, eppure sembrava proprio serio.
Io: l'hai baciata, quindi l'hai pensato
Odiavo il fatto che facesse tanto il moralista se poi con i fatti faceva altro.
Abbassai lo sguardo, non sapevo nemmeno che dire. Dovevo dirgli che era lui il ragazzo che mi piaceva? A che sarebbe servito? I miei dubbi sarebbero rimasti. Dovevo prima capire cosa volevo davvero. Su quello aveva ragione.

Jackson: tu non dovresti proprio parlare okay?! È stato un momento di gelosia. Non ti sei nemmeno apposta e lo hai baciato... Beh,buon per te
Andò verso la porta ma non lo fermai,lo lasciai uscire. Sospirai subito,era così strano.
***
Non aveva pranzato,non sarebbe nemmeno tornato per cena.
"Usciamo?"
Era Mark.

Misi una mano tra i capelli.
Non avevo voglia di uscire, non aprii il messaggio.
Volevo stare un po' da sola e pensare.
Mi misi sul mio letto e strinsi il cuscino.
Sentii dei rumori in cucina, forse Jackson era tornato, volevo parlare con lui.
Mi alzai e scesi di sotto, andai in cucina, ma non c'era nessuno.
Io: Jackson
Lo chiamai, forse era andato in salotto.
Mi girai e trovai davanti a me il ragazzo che aveva provato a mettermi le mani addosso.
Diventai bianca e sentivo le forze mancarmi.
X: visto che a scuola sei sempre in compagnia ho pensato di venire a farti una visita a casa
Mi ero totalmente dimenticata di lui e pensavo lui avesse fatto lo stesso.
Feci dei passi indietro mentre lui si avvicinava a me.
Io: lasciami stare!
Lo spinsi e salii subito di sopra. Entrai nella mia stanza e mi chiusi dentro, andai verso il letto recuperando il cellulare e chiamai subito Jackson.
Il ragazzo iniziò a dare pugni alla porta, stava per buttarla giù.
Scoppiai a piangere quando Jackson staccò la chiamata. Provai di nuovo ma lui non rispose di nuovo.
X: APRI!
Cercai in rubrica il numero di Mark, lui rispose subito come se stesse aspettando.
Io: Mark...
Mark: hey!
Iniziai a singhiozzare.
Mark: Dahyun...che hai?
Io: puoi venire? C'è il ragazzo dell'altro giorno in casa, Mark ho paura...
Riuscì a buttare giù la porta e mi afferrò la mano facendomi cadere il telefono.
Mi spinse giù e mi tolse subito i pantaloni del pigiama. Provai a dargli dei calci e scoppiai a piangere di nuovo quando si mise bene e cercò di togliere i suoi pantaloni.
Gli diedi un calcio nei gioielli e mi alzai scappando nella stanza di Jackson, provai a chiudere la porta ma lui la aprii in tempo.
Che cazzo dovevo fare?
Qualcuno lo spinse via.
Mi allontanai subito mettendomi in un angolino, sentivo il cuore battere troppo forte.
Vidi Mark che continuava a pestarlo come aveva fatto la prima volta.
Misi le mani sul viso e poi lui venne subito verso di me abbracciandomi.
Mark: ora arriva la polizia
Si mise vicino a me stringendomi e poi mi mise la sua felpa sulle cosce per coprirmi.

Fake Brother//Jackson Wang Got7Where stories live. Discover now