Luna piena...

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Chiara stava tornando a casa dopo l'Università e di fianco a lei c'era l'immancabile e fastidiosa Ginevra, la quale non faceva altro che sviolinarne domande su Fabrizio. Chiara, naturalmente, stava ben attenta a non dirle dell'insolita serata che aveva passato proprio con lui. 

"Allora, facciamo così...io vengo da te, questo week end e mi fermo a dormire da te, così prima o poi lo becco...oh poi non si sa mai no? L'importante è conoscerlo poi il resto viene da sé".  Gli disse Ginevra mostrandosi sicura del suo piano. 

Il resto viene da sé? Cioè? Che vuole da lui? Non vorrà mica...senti bella, tu mi  sa che hai capito proprio male eh. 

Pensò Chiara mentre l'amica si lanciava in milioni di progetti a occhi aperti. 

"Si sa eh che le star non buttano via niente, quindi...l'importante è riuscire ad avvicinarlo, conoscerlo un pochino, fargli due fusa e il gioco è fatto...ti immagini? Io e Fibra, non ci posso credere che ho la possibilità di avvicinarlo e tentare questa chance". Ginevra stava proprio distesa sul treno dei sogni. 

"Guarda che ti sbagli secondo me, non hai minimamente inquadrato che tipo è Fabrizio". Rispose all'amica Ginevra. 

"Fabrizio? Da quando lo chiami per nome?". Domandò Ginevra incuriosita. 

"Ve beh che vai a guardare, lo sanno tutti che si chiama Fabrizio...". 

Accidenti Chiara, stai attenta a come parli che questa è una specie di iena pronta a disossare le prede. 

Ginevra mostrò una certa incertezza. 

"Ma se fino a ieri non sapevi manco chi fosse? Ha poca importanza comunque, lo sanno tutti che gli uomini non resistono a donne seducenti e disponibili": Ribatté all'amica. 

"Quindi tu preferisci passare da poco di buono, pur di poter dire che lo hai sedotto?". Domandò incredula e quasi scandalizzata Chiara. 

"Oh stiamo parlando di Fibra, hai presente? Ricco, famoso, belloccio...cioè la tua vita cambia con uno così vicino...", rispose secca Ginevra. 

"Ma non...". Chiara si fermò, non voleva risponderle per le rime senza esporsi più di tanto, ma dentro provava una rabbia incredibile. 

"Sei tu Chiara che non capisci, sei troppo santarellina e ingenua, uno così è un'occasione imperdibile e una garanzia per la bella vita". Ginevra la stuzzicò con malizia. 

"No, no. Sei tu che non capisci che non potrai mai averlo e poi...e poi non hai idea di chi sia, non sei interessata manco a conoscerlo, lo usi come se fosse un passaporto e non una persona". Replicò arrabbiata Chiara. 

"Come ti scaldi tanto e quanti problemi ti fai, che poi sei assurda". Rispose l'amica. 

"Assurda? Ma ti rendi conto di quello che hai detto e dei viaggi mentali che ti stai facendo senza capire che restano parole e basta?". Chiara si fermò a guardarla negli occhi. 

"Ma cosa ti importa scusa?". Ginevra lo domandò quasi incredula. 

"Mi importa eccome, perchè è del mio psicopatico che stai parlando ok? E tu non hai idea di chi cazzo sia e come sia...e ripeto: manco sei interessata a capirlo e questo è grave". 

Chiara la lasciò lì, sul marciapiede e senza voltarsi a guardarla, se ne andò dritta a casa. 

Ma è proprio stronza e io una cretina...l'ho chiamato "mio psicopatico", mio? E' mio? Per una serata? Oddio Chiara ti rendi conto? Hai una cotta per un sociopatico in gran carriera, circondato da belve fameliche pronto a sedurlo...ti vedo brutta Chiara...o finisci in analisi con quel tizio o in galera per omicidio di massa...

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