Chapter III: silent goodbye

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!!!!!LEGGETE L'ANGOLO AUTRICE PER FAVORE!!!!!!

- Ascolta, fammi divertire sono innamorato non ho guinzagli, sono libero
Tuffati e nuota nel gin Avanti, urlalo a squarciagola-

Storyteller's point of view

Anna si strinse più a Lucas, mentre il vento gelido della notte avvolgeva interamente il suo corpo, facendola rabbrividire. Sentiva le labbra diventare, a poco a poco, secche per colpa del gelo. Ottobre era particolarmente freddo, al calar della sera, seppur abitassero vicino alla costa.

Ma, inutile dirlo, non avevano mai visto il mare, o il lago, o una piscina.

Non erano mai andati in vacanza, e quella sarebbe stata la prima volta che mettevano piede fuori dalla città che tanto li aveva tenuti rinchiusi in una realtà che non li apparteneva. Non sarebbe stata propriamente una vacanza, ma erano comunque al settimo cielo.

Anna fissò le strade completamente deserte, mentre Lucas la stringeva a se, con una dose di buona adrenalina in corpo, per farle calore.

Non sapevano cosa pensare, cosa provare, fissavano la luce giallastra dei lampioni illuminare l'asfalto, mentre intorno a loro tutto taceva. Non vi era anima viva, quello era un paese che di notte moriva sotto le stelle, per poi rinascere alla luce del sole.

Nulla in comune con Magnolia, pensò Lucas, ricordando il racconto della madre.

L'autobus arrivò puntuale, Anna tirò un sospiro di sollievo, stava letteralmente morendo di freddo.

Salirono velocemente sul mezzo,e, dopo aver fatto e timbrato i biglietti, andarono a sedersi quasi infondo al pullman, uno accanto all'altro. Oltre a loro non vi era nessun altro passeggero, e l'autista sembrava molto sorpreso di vederli salire sul suo mezzo.

Il calore del mezzo riscaldò Anna, la quale appoggiò la testa contro il vetro del finestrino, mentre il mezzo partiva.

Lucas appoggiò la nuca contro il sedile, e chiuse gli occhi.

<<cosa diranno mamma e papà quando ci vedranno?>> mormorò Anna, sistemandosi gli occhiali.

Lucas aprì leggermente gli occhi, poi ci pensò un po' su, non sapendo cosa rispondere alla sorella.

<< non lo so>> rispose con un filo di voce, richiudendo gli occhi.

La conversazione morì lì.

Anna, mentre il paesaggio scorreva fuori dal finestrino, si accorse di una cosa davvero importante.

Si accorse che qualcosa dentro di lei stava cambiando...lei stava cambiando.

Non aveva più paura di quello che stavano facendo, non aveva più paura delle conseguenze, anzi, era felice, elettrizzata e si sentiva tremendamente libera.

Ma il suo processo era più lento di quello di Lucas, il quale era cambiato nel corso di una sola notte.

A lei serviva tempo. Aveva tante cose per la mente, tante cose che, guardandosi allo specchio, le avrebbero fatto finalmente dire: "ecco la nuova Anna".

Per tutto il viaggio pensò profondamente a come iniziare quel processo di maturazione, pensò fino a quando un forte mal di testa prese possesso del suo capo.

Lucas invece non pensò a nulla nel corso del viaggio, se non all'odio che provava per quella famiglia e quella città.

Ma presto avrebbero detto addio ad entrambi, e questo gli dava un po' di sollievo.

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