«Ma per il momento sono da sola! Ehm sì é andata nella sua città e tornerà tra... un mese» mento cercando di essere convincente.
Lui annuisce prima di appoggiare la schiena sullo schienale. Poggia il suo braccio sinistro sopra di esso, proprio dietro le mie spalle.
La serata è iniziata bene.

«Come ti senti?».
«Molto meglio a dir la verità».
«Mi piace farti stare meglio».
«Non ho detto che è grazie a te».
«È grazie a me?».
«Forse» ghigno leggermente.
Come fa ad eccitarmi in meno di 5 minuti?

«Tu come stai?».
«Molto meglio» parla senza staccare il sorriso dal suo volto.
«Mi piace farti stare meglio» ripeto le sue parole.
«Ci riesci sempre» dice con voce sensuale.

Oh merda.

Ci guardiamo intensamente negli occhi per pochi secondi, finché non distolgo lo sguardo imbarazzata schiarendomi la gola. Starei ore a guardarlo, ma in qualche modo mi intimorisce.
Sembra riprendere il controllo anche lui notando il mio imbarazzo.

«Ora che ci penso non ti ho ancora chiesto dove lavori» cambia discorso.
Mi gratto leggermente la nuca.
«Non lavoro».
«Oh capisco. Studi ancora?»
Mi balena in mente l'idea di mentirgli anche su questo. Non voglio dare l'idea di una che non fa niente tutto il giorno se non la mantenuta. Anche se è quello che sono.
«Scusa non volevo» dice notando che non sono del tutto a mio agio.
«È ok tranquillo, non è colpa tua. È che non sono molto fiera di me in questo ultimo periodo».
Luke alza timidamente le spalle.
«Magari ti farà bene parlarne».
Lo guardo prima di prendere un lungo respiro. Non posso mentirgli su tutto infondo.

«Sono scappata dai miei genitori con la scusa di venire a studiare qui. Io odiavo loro e loro non sopportavano me, quindi eravamo tutti felici. Ho lasciato il college dopo 2 mesi. E ora mi ritrovo intrappolata qui senza fare niente. Mantenuta ancora da loro». Odiavo parlare della mia vita, ma in qualche modo con Luke ci sono riuscita.

Lo guardo aspettando che apra bocca, ma non dice nulla e forse è meglio così.
«Ma non credo che questo sia importante» sorrido tranquilla alzandomi dal divano.
«Vuoi qualcosa da bere?».
«Solo dell'acqua. Ah e Grace» mi afferra la mano per bloccarmi. Tutto il mio corpo diventa caldo, comprese le mie gote diventate rosse a quel semplice contatto.
«Io non ti giudico per quello che stai passando, davvero. Anzi se hai bisogno...».
«Luke, sto bene. Ci sono passata sopra, o quasi» lo interrompo prontamente, sussurrando l'ultima parola.
Il suo volto diventa più sereno anche se non è del tutto convinto.
Ma il suo sorriso riesce sempre a tranquillizzarmi.

***

Dana
State scopando?

Grace
Non so neanche da dove iniziare.

Dana
Versali qualcosa sui vestiti. Toccalo con la scusa di pulirlo. Vedrai che funzionerà ;).

Non so neanche come le vengano in mente queste strane idee.
Ma potrebbe funzionare, o probabilmente si incazzerà per avergli rovinato i suoi vestiti costosi.

«Vado a prendere da bere?» sorrido innocentemente interrompendolo. Non so neanche di cosa stia parlando dato che continuo a guardare la sua fossetta.
Lui annuisce semplicemente.

Mi dirigo in cucina versando velocemente del vino rosso in due calici ritornando subito da lui.
Prendo un lungo sospiro preparandomi al peggio, o al meglio.
Mi avvio verso il divano e prima che potessi sedermi fingo di inciampare su di esso. Versando il liquido dentro a uno dei due bicchieri su i suoi vestiti.
Il bicchiere scivola dalla mia mano per poi rompersi in mille pezzi sul parquet di ciliegio.

Ok questo non era programmato.

«Dio Luke scusami tanto» poggio il bicchiere ancora salvo sul tavolino davanti osservando meglio il disastro che avevo fatto.

Lui risponde con una risata adorabile.
«Va tutto bene».
«Non che non va bene».
Prendo il tovagliolo di stoffa che avevo già preparato, mi inginocchio sul divano e mi fiondo sulla sua t-shirt nera tamponandola.
Mi blocco notando che è davvero sexy. La sua maglia aderisce su tutto il suo petto e senza accorgermene il mio labbro inferiore finisce tra i miei denti, gesto che lui nota.
«Mi hai bagnato tutto» ghigna.

Non sai quanto tu.

«Sto cercando anche di asciugarti, non infierire».
«Credo tu mi stia solo guardando».
La sua voce è così sexy dio.
«Parla quello che mi fissa da quando è entrato».

Anche se preferirei entrasse da un'altra parte.

«Sei troppo bella per non essere guardata».

Luke Hemmings ha detto che sono bella, di nuovo. La mia vita non fa completamente schifo.

Mi mordo ancora il labbro facendo attirare la sua attenzione su di esse.
Siamo ad una distanza pericolosa. Il suo volto si avvicina lentamente al mio facendomi diventare ancora più desiderosa di lui.

Una canzoncina rumorosa si fa spazio per tutta la stanza.
Ci stacchiamo di scatto portando la nostra attenzione sul telefono di Luke adagiato sul divano che squilla.

Calum<3

Vaffanculo.

I'm not a fan, maybe //Luke Hemmings Where stories live. Discover now