35.

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Giro le chiavi ed apro la porta.
Finalmente a casa.

Quella che non è casa perchè è qui che torni per dormire o per mangiare, ma perchè è solo qui che il profumo di vaniglia del diffusore è così buono, perchè solo dal terrazzo di questa casa, Trento di notte sembra essere la città più illuminata del mondo, perchè solo qui le tazze sono riposte nel ripiano vicino al lavello, anche se non è il massimo perchè c'è un po' di ruggine, ma va bene così.
Perchè solo qui devi stare attento a non metterti troppo a destra sul divano altrimenti sprofondi dato che un pomeriggio io e Simone stavamo giocando e lui per sbaglio l'ha rotto, e solo qui le tende blu creano quell'effetto con la luce sulla parete bianca.
In questa casa ogni oggetto ha un ricordo, ogni cosa ha una sensazione forse perchè prima di tutto questo, la mia vera casa, è Simone.
Siamo tornati...io, lui e la solita noiosissima routine.
Io, lui e le litigate per i film
Io, lui e le discussioni sulle formazioni delle altre squadre.
Io, lui e una coperta troppo piccola.
Io, lui e un solo bagno la mattina.
Io, lui e gli allenamenti stancanti.
Io, lui e lo shopping pomeridiano.
Io, lui e tanto altro, anche se bastiamo io e lui.
Sono felice, infinitamente felice.
Nato tutto per caso, forse per gioco, e finito per scelta, forse destino.
Ringrazio Simone che mi ha amato come nessuno, ringrazio me stessa per non aver mollato, mai.
Ringrazio chi mi ha dato la forza di andare avanti nonostante tutti e chi mi ha dato una spalla su cui piangere.

Poco dopo Simone mi da un bacio sulla guancia interrompendo i miei pensieri.

"Ei piccola, a cosa pensavi?" chiede calmo.

"Niente, a noi." rispondo felice.

"Ricordati che dopo cena andremo a trovare Azzurra" mi ricorda Simone, cosa che ovviamente avevo già dimenticato.

"Oh è vero, intanto porto la valigia di sopra." rispondo.

Poco dopo cena io e Simone scendiamo di sotto e prendiamo la macchina che neanche lui guida da un paio di mesi.
Entriamo e anche lì i ricordi si fanno sentire, ma faccio finta di niente e penso tra me e me.
Arriviamo una decina di minuti dopo all'ospedale ed entriamo nel reparto di Azzurra, ancora in rianimazione.

"Ero venuta qui, poco prima di venire da te, in Brasile." dico a Simone

"È stato bello da parte tua" mi risponde abbracciandomi.

Entriamo nella camera che è piena di cose in disordine, e subito ci domandiamo il perchè.
Un' infermiera passa e allora glielo domandiamo.
Questa risponde che Azzurra verrà spostata di reparto, non è più così grave perciò non c'è bisogno di tenerla in rianimazione.
Mi giro verso il lettino e vedo Azzurra con gli occhi aperti, è bellissima e cerca di sussurrarmi qualcosa.

"Auri..." dice piano.

Le corro incontro e senza farle male, l'abbraccio.
Parliamo moltissimo, io e Simone le raccontiamo di noi e di quello che è successo nell'ultima settimana, che giocheremo ancora a Trento e che anche se non potrà giocare dovrà venire a vederci.
Lei mi racconta dell'incidente e si rattristisce un po' perciò cerco di farle cambiare discorso.
A questo punto però il medico ci dice di uscire perchè non vuole si affatichi troppo e così ce ne andiamo, promettendole di tornare domani.
Continuiamo ad andarla a trovare tutti i giorni per quasi un mese, quando poi decidono di dimetterla dato che ha ripreso le forze.
Pippo e lei sembrano avere una certa intimità ormai, magari c'è sotto qualcosa...bè li vedo bene insieme.
Seb se ne è ormai andato, è tornato a giocare in Argentina.
Quando è partito mi è dispiaciuto da morire, era uno dei miei migliori amici e non avrei mai voluto perderlo, così come Tiz che ha cambiato squadra.
Nel frattempo però è arrivato Vetto, mi mancava tantissimo, ed è anche lui un mio grande amico.
Sono contenta giochi con Trento quest'anno.
A Perugia invece erano inizialmente un po' dispiaciuti del mio abbandono dell'ultimo minuto, ma felici per me, per essere tornata con Simone.
Awatef e Russell stanno benissimo ed ormai con Benedetta e Zaystev fanno quartetto fisso.
Elena e Anderson dovrebbero venire a trovarci fra poco e in Russia si trovano davvero molto bene.
Sono contenta, davvero contenta che tutto si sia sistemato nel migliore dei modi, non avrei saputo trovare finale migliore di questo per tutte le esperienze avvenute in quest'anno.

Un Amore Sotto ReteWhere stories live. Discover now