26.

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Vorrei sottolineare che ho pubblicato solo per la tua felicità e perché mi rompiii simo_gian9💘

Pov's Aurora.
Sono passati circa tre mesi dalla fatidica sera di fine Febbraio, oramai siamo ai primi di Giugno.
Le cose sono esattamente come quel giorno, nulla é cambiato tranne forse la partenza della nazionale. Quella mi ha distrutto.
Mi ricordo che il mattino seguente raggiunsi tutti in stazione, visto che dovevano prendere treni diversi e un autobus non sarebbe andato bene. Osmany, Vetto e Teo furono i piú difficili da salutare, infatti non riuscí a non piangere. Arrivai in stazione verso le 10:00, accompagnata da Pippo, che si era offerto di darmi un passaggio, approfittando della situazione per dirmi che Simone ci era rimasto molto male, anche se non me ne importava nulla, perché lui mi aveva tradita. Poco prima di andare, Osmany, mi prese fra le sue braccia, e cosí mi accoccolai a lui sussurrandogli che 'non potevo farcela da sola' e lui ogni volta mi rassicurava dicendo che ero la ragazza piú forte che conoscesse. Luca invece, fu sensibile quanto me, e per un attimo, i suoi occhi divennero pieni di lacrime, ed entrambi ci stringemmo in un immenso abbraccio, che speravamo potesse durare per sempre. Dovettero sfortunatamente andarsene durante i minuti successivi e ad oggi, sono l'unica cosa che mi fa essere felice, grazie ai loro dolci messaggi e le loro costanti videochiamate. I play off, sfortunatamente non sono andati molto bene per noi, siamo state battute ai quarti di finale da una squadra Veneta, che ha cosí fatto sfumare la nostra avventura. In questo momento sto preparando le valigie.
Si, me ne vado.
Me ne torno a Perugia, anche per il prossimo campionato, il piú lontano possibile da Trento. Me l'ero ripromessa quella sera, ed io, le promesse le mantengo. Non vedo mai Simone, anzi, penso di averlo incontrato giusto un paio di volte in tre mesi, ma va bene così, anzi meglio, forse lo sto dimenticando.
Mi dispiace per Pippo, Seba e Tiz, con i quali avevo legato moltissimo e per Azzurra, la mia compagna di squadra, ma forse questo non é il mio posto.
Simone non sa che sto partendo, non sa che me ne andró via, e non lo saprá fin quando non succederà.
Io mi faró una nuova vita, come giusto che sia, e lui si fará la sua.
Fra poco piú di una settimana me ne andró, il primo treno é alle 6:00 della mattina, ma non importa, mi sveglieró prima, cosí da poter tornare a casa. Cosí da poter ricominciare.

Una Settimana Dopo. Partenza.

Siamo ormai ai primi di Giugno e le belle giornate iniziano ad arrivare. Nonostante siano le 5:00 gli uccellini cinguettano giá, e il sole inizia a splendere in cielo. Svuoto l'appartamento portando fuori tutte le valigie per poi rientrare a dare un' ultima occhiata. Mi sembra cosí strano doverlo lasciare. Cammino davanti ad ogni singolo ambiente della casa e ognuno di esso mi ricorda qualcosa. Guardo il divano, il posto del primo bacio fra me e Simone, o la cucina, dove gli ho preparato milioni di pasti. La camera, dove...dove forse é meglio non ricordare quello che abbiamo fatto, e il soggiorno, dove tante volte ci siamo accoccolati l'uno all'altra guardando un film.
Mi mancherá tutto questo, anzi, forse mi mancherá lui...ma ormai é finita, finita definitivamente.
Esco dal condominio con le lacrime agli occhi, percorrendo tutta la cittá con gli iridi appannati e con un magone nel petto. Lo so che é la cosa giusta, lo so. Ma allora perchè sto cosí male?
Arrivo in stazione appena in tempo e velocemente salgo nel treno. Ho giá salutato i miei amici, dai quali é stato veramente difficile separarmi, ma non ho voluto trattenermi troppo, ne ho subiti anche troppi di addii.
Tiro abilmente fuori dalla tasca un paio di candide cuffiette bianche, con le quali posso finalmente trasportarmi in un mondo apparentemente felice.
Vorrei soltanto vedere Simone correre al di là del finestrino, con la fronte sudata, che prega il controllore di non partire, perché mi ama e perché ha capito che ha sbagliato tutto. Ci spero davvero, ma tutto é vanificato quando il treno parte per l'Umbria, dove sono diretta. Ci saranno Awatef e Benedetta ad aspettarmi lí, sono contenta di rivederle, ma non pensavo sarebbe stato per questo motivo. I miei genitori ancora non sanno che sto tornando, glielo diró in uno dei giorni successivi, anche se ho paura che mio padre, possa voler uccidere Simone, una volta scoperto quello che mi ha fatto. Rimango con la testa affiancata al finestrino, come pietrificata, per non so quante ore a pensare. Una volta arrivata, verso le 12.30 mi dirigo in palestra visto che teoricamente l'allenamento non é ancora finito. Ho infatti ragione, e non appena entro al palazzetto l'intera squadra mi salta addosso. Awatef e Benedetta mi abbracciano cosí forte da farmi scivolare a terra, da dove continuano ad abbracciarmi.
Aspetto per circa 15 minuti le mie amiche fuori dagli spogliatoi, cosí da potercene andare a pranzo insieme, in modo tale da parlare meglio di questo trasferimento, nonostante io avessi giá avvertito che sarei tornata.
Le ragazze mi riempono di domande a tavola, anche se alcune non sono troppo piacevoli, e per la maggior parte rispondo con i monosillabi 'sì' e 'no', senza ampliare il discorso.
Non riescono a credere al comportamento di Simone, rispondendo all'unisono che 'non sembra lui' ed ogni volta, é come se una coltellata mi trafiggesse il cuore.
Il pomeriggio mi dirigo verso il mio vecchio appartamento, e chiamo la proprietaria che ancora, grazie al cielo, non l'ha affittato e mi darà la possibilità di ricomprarlo.
Lascio in casa tutte le mie valigie, e nel tardo pomeriggio vado in palestra per avvisare dirigenti ed allenatori del mio ritorno. Incontro i ragazzi fare allenamento e subito mi salutano dandomi vari appuntamenti per prenderci caffé offerti rigorosamente da loro per il mio ritorno. Ivan mi prende peró da parte chiedendomi della mia relazione con Giannelli e del suo sviluppo, visto che sapeva del tradimento, ma non del mio trasferimento. Rispondo che il ragazzo non ne sapeva nulla, e lo avrebbe capito solo non vedendomi piú nella cittadina nordica. Finisco di parlare con lo staff circa una mezz'ora dopo, per un chiarimento del contratto annuo, e poi me ne esco un paio di minuti dopo, da sola.
Sento peró Berger corrermi dietro e chiamarmi fogacemente.

"Eii, eeei" grida l'austriaco da lontano.

Faccio inizialmente finta di niente, ma sono costretta poi a girarmi per rispondere:"Ciao Alek" dico io con tono leggermente imbarazzato.

"Volevo ancora scusarmi per l'equivoco di qualche mese fa a Trento, spero che con Giannelli si sia rimesso tutto apposto!" sorride lui debolmente, sconsolato dal bacio che mi dette molti mesi prima.

"Appostissimo!" rispondo io incamminandomi velocemente verso casa, prima di ricominciare a piangere davanti al volto del ragazzo.

Ormai il mio hobby preferito é piangere per Simone, e non c'é giorno in cui questo non succeda.

Torno a casa e una volta acceso il telefono vedo un messaggio da parte di Azzura dove mi dice di connettermi su Skype per una videochiamata.
Apro velocemente il computer e le rispondo su Skype, dove la vedo dall'altra parte dello schermo. Mi fa troppo male non poter abbracciarla e giá mi manca terribilmente. Nota poi le mie lacrime e subito, spaventata, mi chiede:" Ma Auri, stavi piangendo?"

"Se ti dico che mi è entrato qualcosa nell'occhio ci credi?" le domando ironicamente, sfociando la frase in un mare di lacrime.

Scuote la testa e si avvicina all'obbiettivo sussurrandomi frasi dolci, cercando di farmi stare bene, e in parte ce la fa. Smetto infatti di piangere e le dico di parlarmi un pó di lei e di Matteo.

"Bé quando é partito mi é dispiaciuto molto, siamo comunque ottimi amici, ma non penso di amarlo...ci siamo baciati, un bacio intenso e dolce e poi se ne é andato da casa mia, con le valigie in mano e qualche lacrima agli occhi...mi ha fatto troppo male vederlo partire!" inizia lei, parlandomi della loro storia.

Rimaniamo a parlare della bellissima coppietta, che peró, diciamo si é presa una pausa visto che non ce la farebbero a reggere la distanza. Esatto la distanza. Quella che separa me e Simone, anche prima che partissi da Trento.

Uo uo uo, quanta freddezza.😮
Eccoci al 26. Ve l'aspettavate sto trasferimento? Spero che il capitolo vi sia piaciuto, anche se a me non piace molto, perché é un pó un capitolo di passaggio. Vi auguro una buona settimana e a presto.❣

Un Amore Sotto ReteOnde histórias criam vida. Descubra agora