23.

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Pov's Aurora
Oggi pomeriggio si disputerá finalmente la semifinale America-Brasile, prima della conclusione del torneo.
La qualificata dovrà scontrarsi contro l'Italia per aggiudicarsi il primo posto.
Sto davvero male, dopo ieri sera non voglio piú saperne di Simone.
Mi ha deluso cosí tanto.
Sono stata un' idiota, una vera idiota.
Non vedo l'ora che tutta questa storia finisca, quando il torneo si chiuderá e dovró vedere Simone soltanto occasionalmente fra un allenamento e l'altro.
Purtroppo sta sera sono costretta da Elena ad andare a guardare la partita perché non vuole perdersi la "vittoria sul Brasile" del suo ragazzo.
Ci sará anche Simone, ma infondo mi basterá non parlarci...e non guardarlo negli occhi.
La mattinata la passo in palestra, oggi andremo in sala pesi e anche se non ne ho per niente voglia devo farlo.
Io e Azzura passiamo la giornata a parlare.
É da molto che non mi racconta come vanno le cose con Matteo e quindi discutiamo un pó.

"Ehy scemotta, con Teo allora come va?" le chiedo appena arrivata davanti ad un gradino sul quale dovró fare gli step.

"Bene, sai non é una relazione molto seria, ma va bene cosí, dopo il fidanzamento con Andrea avevo bisogno di alleggerirmi un pó!" ammette.

Andrea é il suo ex, sono stati insieme 5 anni, e alla fine lei ha scoperto che la tradiva, e cosí l'ha subito lasciato.
Con Teo non credo sia una cosa seria, ma é per questo che le piace.
Prima di intraprendere una vera relazione, penso voglia divertirsi un pó.

"E quindi... lo ami?" le chiedo, forse inopportunamente.

"No, e detto fra noi, non penso che lui ami me...ma va bene cosí...mi serve ancora un pó di tempo e non voglio essere coinvolta subito in qualcosa di troppo serio." conclude lei, tranquillamente.

Parliamo ancora un pó di Matteo e poi le racconto di Simone.
Rimane allibita e si chiede come mai abbia reagito cosí, lei lo conosce giá da qualche anno, anche se non si parlano molto e all'apparenza le era sempre sembrato cosí simpatico e sincero.
Continuiamo poi l'allenamento in silenzio durante tutta la mattina.

*****

Sono le 17.00 ed Elena sta per venirmi a prendere, visto che fra circa un' ora inizierá la semifinale.
Non sono molto in vena, ma la chiacchierata con Azzurra mi ha distratto un pó e sono sicura che guardare della vecchia e sana pallavolo mi fará bene.
Entriamo nel palazzetto e ci dirigiamo verso i nostri posti, quando una decina di minuti piú tardi, vediamo entrare quasi tutti i ragazzi della nazionale Italiana.
Anche loro sono venuti a vedere la partita.
Si siedono nella fila esattamente sottostante alla nostra e la cosa peggiore é che, apparte Pippo, nessuno di loro é a conoscenza del litigio fra me e lui.
Vettori chiede subito perché non ci salutiamo, provocando l'imbarazzo di entrambi.
Dopo qualche domanda dalle quali usciamo freddi e distaccati, facciamo intendere che abbiamo discusso e allora la smettono di punzecchiarci ed affidano a Simone l'ultimo posto della fila, il piú lontano possibile dal mio.
Inizia finalmente la partita e Elena é intenta a scattare a Matt un servizio fotografico.
Applaude ad ogni suo tocco di palla, e quando Matt fa Ace o un bel punto, lui si gira verso la tribuna e la guarda, come a dire:" Questo l'ho dedicato a te!"
Inevitabilmente penso ai simili e sbiaditi ricordi con Simone nei primi mesi della nostra conoscenza, ma ripensando all'attualitá, sono solo arrabbiata.
Guardo piú Simone che la partita, e per questo motivo Elena é costretta a riprendermi la maggior parte delle volte per riportarmi all'attenzione.
Scruto totalmente il ragazzo e vedo che ha gli occhi rossi, di nuovo.
Eppure é stato lui a voler far finire tutto cosí, se fosse stato sincero non sarebbe successo nulla...e poi che fa, piange?
Io davvero non lo capisco questo ragazzo, sembra sia stato costretto a farlo, ed invece non é cosí.
La partita da quanto mi dice Elena é molto bella, la sento esultare molto spesso, ed infatti finisce con un 3-1 per l'America sui Brasiliani.
Esco dal palazzetto il piú in fretta che posso per non incontrare Simone, assolutamente non voglio parlarci.
Sfortunatamente lo vedo, poco dopo, all'esterno, vicino ad una persona di alta statura.
Penso sia Osmany, anzi no, forse é Bira, ma tutti i miei pensieri crollano quando lo vedo passeggiare in compagnia di Vittoria, una pallavolista Trentina della B1.
La conosco e non mi é mai stata molto simpatica, soprattutto perché é parecchio vanitosa, ma questa davvero...non me la sarei mai aspettata.
La borsa che tengo in spalla mi cade a terra e gli occhi iniziano a bruciare come non mai.
Prima che possa avvicinarsi troppo dal vedermi, raccolgo la borsa e corro verso casa.
Vedo tutto sfocato per via delle lacrime che mi inondano il viso e i rumori della cittá sono improvvisamente ovattati.
Attraverso col rosso ed infatti una macchina é costretta a frenare di colpo per non prendermi sotto.
Il guidatore impreca e mi dice qualcosa, che io non recepisco.
Sto completamente a pezzi.
Il mascara é ormai colato fino alle mascelle e i fari delle macchine mi sembrano soltanto grandi luci offuscate.
Ma lui mi ha davvero fatto tutto questo?

Pov's Elena
La partita é bellissima, ci sono degli scambi fenomenali e credo che Matt sia l'MVP.
Mi dispiace soltanto che Aurora non se la stia godendo, visto che non fa altro che guardare Simone.
Inizialmente l'ho richiamata un paio di volte, ma poco dopo é tornata a distrarsi e allora ci ho rinunciato.
Mi diverto a scattare molte foto a Matt, anche se guardarlo é tutta un' altra cosa.
Quando cade a terra l'ultimo pallone, improvvisamente esplodo in un boato di gioia e di passione, allargando le braccia verso il cielo.
Scendo di corsa tutti i gradini fino ad arrivare alla transenna, che aprono apposta per me, visto che Matt gesticola di aprirla dall'altra parte.
Gli salto addosso, incurante dello sguardo di milioni di persone e obbiettivi fotografici.

"Sei stato il piú bravo!" gli sussurro all'orecchio, fra tutta la confusione che si é creata intorno al campo.

"Tu sei di parte, non vale detto da te..." scherza lui, come se glielo dicessi soltanto perché é il mio ragazzo.

"Sei stato bravo davvero..." dico per poi fargli la linguaccia.

"Ma senti che ruffiana!" dice acido, per poi scoppiare in una risata e lasciarmi un leggero bacio sulle labbra.

Sento ragazzine sclerare dalle gradinate ed il pubblico attorno a noi intonare un grande "Ooooh" .
Ci baciamo per qualche secondo e poi mi avverte che si andrá a lavare, e che cercherá di fare alla svelta.
Intanto cerco Aurora, ma fra le persone incrocio Simone.
Ha gli occhi molto gonfi, le occhiaie profonde, ed é anche piuttosto spettinato.

"Ciao" mi saluta debolmente.

In questo momento vorrei solo prenderlo a pugni a questo verme schifoso, per aver fatto soffrire la mia migliore amica, ma decido di non abbassarmi a tanto.

"Ciao..." lo saluto fredda, solo per essere educata "...hai visto Aurora, la sto cercando?" gli chiedo cercando di non guardarlo, altrimenti potrei anche mollargli uno schiaffo.

Gli vedo illuminarsi il volto, come se gli avessi dato una bella notizia.
Scrolla peró poi le spalle, tornando all'espressione sofferente di prima.
Faccio per andarmene, ma mi blocca per un braccio e all'orecchio mi sussurra:" Dille che é bellissima, e che l'ameró per sempre!"

Rimango pietrificata, mentre lo vedo allontanarsi frettolosamente nella folla, assieme ad una ragazza molto alta, magari é sua sorella.
Vorrei dirgli che é lui quello che glielo deve dire, che é un cafone, perché non ha nemmeno il coraggio di dirle che gli dispiace, ma se ne va, e non mi da il tempo di parlare.
Perché fa cosí? Perché gli uomini sono sempre complicati?
Scrivo ad Aurora, che mi dice che é tornata a casa subito per non vedere Simone, e decido che lasciarla sola per un paio di ore sará la cosa migliore, visto che ha bisogno di riflettere. É fatta cosí, quando é arrabbiata é meglio lasciarla sola.
Aspetto dunque Matt per circa un quarto d'ora fuori dagli spogliatoi e ci dirigiamo verso il mio hotel.
Prepariamo una cena in quattro e quattr'otto e finiamo poi accoccolati sul divano a guardare un film.
Scegliamo Hunger Games, visto che a me piace molto, anche se alla fine ci addormentiamo uno abbracciato all'altra sul divano, con una coperta di lana sopra.
Io ho appoggiato la mia testa sulla sua spalla, mentre lui mi circonda i fianchi con le braccia, sento inoltre il suo respiro caldo sul collo.
Ma domani devo partire per forza?

Sti capitoli molto ansiosi💁
Devo dire che ormai ci ho preso gusto😈
Scusate per l'attesa, ma sono stata 3 giorni fuori e non ho potuto scrivere. Colpa dei Marchigiani, no? TeamFatRon 😂
La sir ha perso con la Lube 3-1, mentre ha vinto con Molfetta 3-0, quindi sono piú o meno felice🙈
Vabbé la smetto di fare la giornalista sportiva e vado a studiare, goodbye🤗

Un Amore Sotto ReteDonde viven las historias. Descúbrelo ahora