6.

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Un mese.
É da un mese che non parlo piú con Simone e mi manca, mi manca tantissimo, ma dopo quello che mi ha detto la mattinata seguente a quel bacio, io, con lui, ho chiuso.
Filippo ora sa tutto, avremmo dovuto dirglielo comunque prima o poi e adesso sa del bacio e del litigio.
Filippo ripeteva continuamente a Simome che mi aveva ferito e Simone sistematicamente rispondeva che lo faceva per il mio bene, per non darmi false aspettative.
Li sentivo parlare in palestra, oppure Pippo mi raccontava i loro discorsi, ma non era cambiato niente.
Spesso Filippo era venuto a casa mia perché ero giù, nonostante fossi stata poco tempo con Simone, con lui avevo passato i momenti piú belli e poi lui mi faceva stare cosí bene.
In quei giorni fortunatamente peró, sarebbero arrivate le mie vecchie compagne di squadra, Awatef e Benedetta, non vedevo l'ora, avevo bisogno di distrarmi.
Sento il telefono squillare nell'altra stanza e corro a prenderlo.
Era Awatef.
"Pronto Awy, come va, siete giá partite?" chiedo senza darle neppure il tempo di salutarmi.
"Ehm si é proprio di questo che volevo parlarti" dice con un tono elettrizzato.
"Qui con me c'é Benedetta..." "Ciao Auriii" sento da dietro. "...che ti ha appena salutato ahahahah. Comunque volevamo dirti che c'é una super notizia. Siamo in macchina e siamo quasi arrivate al Palaevangelisti."

"Perché siete al palazzetto a Perugia?" chiedo io un pó titubante.

"Bé, perché domani sera la Sir giocherá a Trento e visto che sapevano che due povere fanciulle della serie B Perugina dovevano andare a trovare una loro compagna alzatrice hanno deciso di accompagnarci. Non ti sembra semplicemente la cosa piú bella che potrebbe mai accadere sulla faccia della terra?"

Inizio a ridere e poi dico "Ma se li vedete tutti i giorni ad allenamento e andate a vedere quasi tutte le loro partite in casa?"

"Si lo sappiamo, ormai ci salutiamo sempre con tutti, peró fare un viaggio di 4 ore e mezza sullo stesso pulman é comunque diverso e poi dormiremo nello stesso palazzzo. Abbiamo visto che si trova accanto al tuo."

"Oh mio dio che bello, sono troppo felice." urlo a gran voce.

"Ora scusaci ma dobbiamo caricare il borsone, e poi sono giá le 23.00 non trovi che sia ora della nanna?" dice Awatef in tono allegro.

"Si scusa mamma. Salutami Benedetta." le dico.

"Benedetta ti saluta mentre guida, ci vediamo domani." rispondono insieme.

Sono contenta di poterle rivedere e poi penso che il loro viaggio sará molto interessante.

Pov's Awatef
Sono elettrizzatissima.
Quando oggi pomeriggio dopo allenamento, Kovac, l'allenatore della Sir, ci ha chiamate avrei immaginato tutto tranne questo.
Io e Benedetta abbiamo preso il borsone che ci servirá per questi due giorni e lo stiamo caricando nel pulman.
Bari, Tosi, Franceschini e De Cecco sono giá seduti dentro e intanto in lontananza vedo arrivare Della Lunga, Buti e Birarelli.
Io e Benedetta conosciamo giá un pó gli altri giocatori, ma apparte un ciao non scambiamo quasi assolutamente parola, di solito.
Franceschini che é il ragazzo che conosco maggiormente ci saluta subito appena ci vede e ci fa segno di andare da lui.
É seduto vicino a Tosi e dietro di loro ci sono Bari e De Cecco, che stanno parlando di altre cose.
"Kovac ci ha detto che verrete anche voi con noi, come mai?" dice Franceschini.

"Hai presente Aurora, l'Ex alzatrice della nostra squadra? Bé ora fa l'alzatrice a Trento, in serie A e volevamo andare a trovarla." dico io.

"Aah, quella ragazza con i capelli corti, mora e molto giovane?" chiede Tosi che invece non ha ancora afferrato.

"Si lei." annuisce Benedetta.
Intanto gli altri ragazzi sono saliti quasi tutti, mancano solo Ivan e Berger.
Cerchiamo due posti liberi e ci sediamo proprio dietro a Russell, che é ancora da solo.
"Ehi Kovac, cosa ci fanno queste belle ragazze nel nostro pulman, perché non le convochi piú spesso? Non sapevo ci fossero anche loro in squadra." dice Ivan appena entrato nel pulman, facendo arrossire sia me che Benedetta e facendo ridere tutti.
Si mette seduto proprio vicino a Russell e quindi, visto che é davanti a noi, iniziamo subito a chiacchierare.
Una volta arrivati tutti, partiamo e non smettiamo di parlare un secondo con Russell e Zaytsev.
Io ed Aaron iniziamo a parlare dei film e delle serie TV che ci piacciono di piú, i nostri gusti sono molto simili.
Mi parla dell'America e all'improvviso ho voglia di andarci.
"Ti prego, la prossima volta che vai in America, portami con te" dico supplicandolo per finta.

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