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Il libro r...
" ragazze, vi prego ascoltatemi..." le supplicò Alessia.
"Per favore, se non cerchiamo la chiave, possiamo almeno andare avanti a leggere il diario? per vedere se quella porta sul muro si può aprire? " continuò con tono disperato.
Anjeza sapeva che era totalmente inutile, ma non voleva andarle contro, desiderava anche lei tornare a casa " va bene, va bene ma vi prego smettetela di litigare".
Gaia invece, nonostante pensasse che fosse una buona idea, era ancora arrabbiata con Alessia "mah... Io non sono d'accordo ".
" per una volta ascoltami Gaia, ti prego ".
Gaia sbuffo " ok... " disse infine.
Subito dopo, prese il diario, lo aprì nel punto in cui erano arrivate e iniziò a leggere ad alta voce.
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" caro diario, sta mattina sono andata nello stanzino poiché lei stava ancora dormendo e ho guardato dietro tutti i quadri. Dietro ad uno, che aveva un color nero particolare, ho trovato una serratura sul muro. Inizialmente ho pensato che per aprire la porta averi dovuto cercare la chiave, ma è successa una cosa meravigliosa. Ho sentito un rumore e spaventata nel vano tentativo di mettere apposto tutto mi sono appoggiata sulla parte destra del muro aprendo così la porta"
Gli occhi delle tre ragazze si illuminarono "andiamo nello stanzino.... Ora!! " gridò Anjeza, pazza di gioia.
" o mio dio non ci credo forse usciremo di qui ".
" Alessia, te l'avevo detto di non cercare quella stupida chiave" le rinfacciò Gaia.
Alessia sbuffò sorridendo "e io ti avevo detto di lasciar stare quella tavola e leggere il libro! " le rispose.
*** Le tre amiche riuscirono ad aprire la porta, Alessia era pronta ad entrare nonostante non ci fosse la certezza che quella fosse la cosa giusta da fare.
" chi sa dove porta però.. " disse Gaia.
La gioia svanì nei suoi occhi, voleva fuggire da lì, ma... Era veramente la strada giusta quella che stavano per intraprendere? Non lo sapeva nemmeno lei, ma dovevano provarci e dovevano farlo al più presto.
"porta all'uscita" rispose Alessia, come se fosse una cosa ovvia.
Ormai era accecata dal desiderio di andare via, non riusciva ad usare bene la testa e a ragionare, voleva solo fuggire.
Questo atteggiamento a Gaia però non andava bene, non riusciva più a tollerare la superficialità di Alessia " ma quanto sei scema? se avesse portato a una via d'uscita, sara non sarebbe morta... " la aggredì.
Non voleva essere cattiva con lei, ma quando parlava a vanvera senza nemmeno ragionarci su un momentino, non riusciva a trattenersi dal risponderle male.
Alessia le rispose con tono arrogante "beh forse sara è stata sgamata ed è stata uccisa".
La sua compagna la ignorò e si rivolse ad Anjeza " ma andiamo avanti a leggere prima, poi vediamo cosa fare... No?" le chiese.
Ma la risposta che ottenne non fu quella sperata "Gaia non c'è tempo di leggere, prima usciamo, meglio è".
" ma chi vi assicura che quella è la via d'uscita?! " insistette.
" Gaia, ti prego tentiamo... " rispose Anjeza esausta.
"ok... ".
Le tre amiche entrarono una alla volta nel piccolo e stretto corridoio.
