Cap. 23 (✅)

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Caro diario, sono ancora io.
È notte fonda ma non riesco a dormire, sento dei strani rumori, come se qualcuno stesse piangendo...si avvicina sempre di più.
Aspetta... È lei che piange, ora guardo dal buco della serratura.
È con un uomo e ora sento meglio, lei continua a dire "dammi tempo, non è pronta", credo si riferisca a me ma non ne sono sicura.
Lui le ripete invece " loro stanno aspettando... Il giorno si avvicina sempre di più e tu non l'hai ancora preparata?"
Non ci capisco niente e non so nemmeno perché sto sempre rinchiusa qua dentro.
Ora devo andare, se scopre che sono sveglia non va a finire bene.

Le ragazze rimasero immobili e senza fiatare, quell'istante venne interrotto dal sussurro di Gaia" non capisco più niente".

" ma si può sapere chi diamine è questa - lei-"domandò Alessia stufa.

Gaia le rivolse uno sguardo pensieroso" boh" rispose in fine.

Anjeza strappò il diario dalle mani di Gaia e iniziò a sfogliare velocemente tutte le pagine" se lo vogliamo scoprire dobbiamo continuare a leggere" disse infine.

Alessia sbuffò, riteneva che fosse una cosa stupida e alquanto inutile leggere quel diario " non è un libro da leggere in tranquillità, bensì il documento di una persona che mi sembra abbia sofferto.... Prima usciamo di qui e torniamo a casa, poi lo leggiamo e lo consegniamo alle autorità" propose.

Gaia le diede ragione, in fondo non aveva tutti torti.

Anjeza invece sbuffò" va bene ma come facciamo a uscire da qui? " domandò.

" dobbiamo tornare su per vedere se c'è qualcosa che ci può aiutare no?" suggerì Gaia, pur sapendo la risposta di Anjeza.

" no no su c'è quella cosa!".

" Anjeza ti prego" la supplicarono le due ragazze.

***
Arrivate al piano di sopra le tre amiche decisero di non separarsi, accadeva sempre qualcosa di strano ogni volta che lo facevano.

Dovevano cercare insieme, rimanere unite era l'arma vincente per poter sfuggire a quella maledetta abitazione.

C'era qualcosa che non quadrava, c'era un particolare che sfuggiva a tutte e tre...

La porta della prima stanza, che prima era stata abbattuta da Gaia, era ora tornata al suo posto, e si sentiva ancora quel fastidioso rumore.

" l-la porta... Non l'avevi buttata giù? "chiese Anjeza.

Gaia rimase a bocca aperta nel vedere la porta al suo posto, tutta intera e ben salda nella sua sede.

"dovremmo aprire? " chiese Gaia.

Alessia chiuse gli occhi " fallo tu! " le rispose.

" grazie sei una vera amica".

Vedendo le due amiche più intimorite di lei, Gaia prese coraggio e appoggio la mano sulla maniglia della porta.

Cominciò ad aprirla lentamente, spingeva la porta lentamente senza intravedere la causa di quel fastidioso frastuono, allora decise di spalancarla tutta velocemente...pessima idea.

All'angolo della camera c'era quella bambina che continuava a sbattere la testa al muro... Ecco da cosa era provocato quel rumore.

Quella scena raccapricciante lasciò Gaia a bocca aperta, si voltò con l'intento di darsi alla fuga.

Appena alzò la gamba destra, venne tirata da una forza sovrannaturale, cadde a terra, Anjeza e Alessia la afferrarono per le braccia, ma la forza che la tratteneva era decisamente più potente.

Gaia venne trascinata all'interno della stanza e scaraventata al muro come una mosca, la porta si chiuse violentemente accompagnata dalle urla strazianti di Gaia.

Le due amiche disperate tentarono di aprire la porta numerose volte, era inutile, l'uscio era bloccato e non voleva saperne di aprirsi.

Il rumore era sparito, l'unica cosa che si poteva udire da quella stanza era il pianto disperato, non di Gaia però...

Anjeza si allontanò dalla porta e dopo una piccola rincorsa, provò a buttarla giù.

Venne seguita da Alessia e dopo vari tentativi finalmente l'uscio si aprì,
Alessia e Anjeza corsero dall'amica accasciata a terra.

LILLY1B 🔥

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