Tradimento

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Dal giorno in cui Alex ed Abigail portarono Lisa dal dottore passò poco più di un mese, durante il quale i tre passarono molto tempo assieme

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Dal giorno in cui Alex ed Abigail portarono Lisa dal dottore passò poco più di un mese, durante il quale i tre passarono molto tempo assieme. Spesso accadeva che, nel fine settimana, si divertissero ad osservare gli animali dello zoo, oppure ad indicare pesci meravigliosi e colorati all'acquario. Lisa era sempre emozionata quando arrivava il weekend, sapendo che l'aspettavano due giorni insieme ai suoi genitori. E, naturalmente, anche Alex e Abigail si divertivano un mondo.

Ma se da una parte c'era quella che, vista dall'esterno, sembrava una vera famiglia, dall'altra c'erano Amelia e Lorenzo che erano stanchi di quella situazione. Con Lisa che aveva finalmente conosciuto il suo papà, Lorenzo aveva sperato di poter avere più tempo da passare in compagnia di Abigail – loro due soli –, ma il ritorno di Alex sembrava aver stravolto l'esistenza anche ad Abigail stessa.

Anche Amelia era nella stessa barca, ovviamente. Infatti Alex usciva di casa presto la mattina, senza neanche salutarla, andava al lavoro e poi si fiondava dalla figlia; quando tornava a casa, stanco morto, non le rivolgeva la parola, si infilava il pigiama e andava a letto a dormire senza cena. Questo aveva creato in Amelia un pensiero, un'idea.

«Ciao Lorenzo, che piacere!» esclamò Amelia, aprendo la porta di casa e trovandosi davanti l'uomo che, nella sua mano, aveva etichettato come "Sexy". «Accomodati pure in salotto!»

«Grazie per avermi invitato, Amelia» disse Lorenzo con voce pacata, dando una veloce occhiata alla donna prima di andare in salotto.

Amelia, per l'occasione, si era messo uno dei suoi vestiti più provocanti. Il suo corpo snello infatti era fasciato da una gonna a tubino, che le arrivava a metà coscia, e una fascia nera che le faceva da top – lasciando completamente scoperta la pancia. Inoltre, come se l'outfit scelto non bastasse, si era truccata al meglio e adesso le sue labbra sembravano carnose e avevano il colore del sangue.

«Posso offrirti qualcosa da bere?» domandò, civettando e piegandosi leggermente in avanti così che Lorenzo potesse ammirare il suo décolleté.

Lorenzo sorrise compiaciuto e scosse leggermente il capo. «No, grazie»

Amelia annuì con un sorriso che mise in mostra i suoi denti bianchi e perfetti, fece un paio di passi per raggiungere la poltrona posizionata di fronte al divano dove Lorenzo si era seduto e, prendendo posto, accavallò le gambe.

«Allora,» riprese Lorenzo, mettendosi comodo sul divano e allentando la cravatta. «come mai mi hai chiamato in ufficio? Hai detto che era una cosa importante»

Amelia annuì nuovamente e fece schioccare le labbra. «Volevo parlarti di Abby e Alex: la situazione che si è creata non mi piace per niente e pensavo che potessimo aiutarci a vicenda a riavere le nostre vite»

«Temo che non si possa fare niente, Amelia» replicò Lorenzo, sospirando con amarezza. «Alex è il padre di Lisa e ha tutti i diritti di poter passare del tempo con sua figlia. Ciò non toglie il fatto che Abby possa anche evitare di essere sempre presente, ma credo che per lei sia difficile allontanarsi da Lisa: l'ha avuta per sé per quattro lunghi anni...»

«E adesso che Alex è tornato, ha paura che lui possa portargliela via» annuì Amelia, passandosi subito dopo la lingua sulle labbra; poi, nella sua testa, aggiunse: Quel mostriciattolo e la sua mammina!

Amelia si alzò dalla poltrona e fece un giro della stanza, fermandosi proprio dietro a Lorenzo. Si abbassò un poco e adagiò le mani sulle spalle di lui, facendole poi scorrere sul suo torace tonico – Proprio come me lo immaginavo!

Aspettò di raggiungere l'orecchio di Lorenzo con le labbra, prima di riprendere a parlare. Sorrise maliziosamente e disse: «Che tipo di uomo sei, Lorenzo? Uno a cui piace divertirsi, spero»

«Di-divertirmi?» balbettò lui, tentando di darsi un contegno e di non pensare all'effetto che le mani di Amelia stavano procurando a tutto il suo spirito. «Non... davvero non ti seguo»

Lorenzo provò ad immaginare Abigail e alla prima volta che erano stati insieme.

Aveva un vestito, prima che la spogliassi, ma di che colore era? E dove eravamo? Da lei o da me? Perché non riesco a concentrarmi?!

Lo sforzo fu inutile. Amelia intuì che Lorenzo, piano piano, si stesse lasciando andare e, girando ancora attorno al divano, si mise davanti all'uomo portando le mani ai fianchi. Nella sua mente non c'era Alex, non c'erano pensieri giusti o sbagliati, c'era solo la voglia di...

«Ti spiace se mi siedo accanto a te?» domandò Amelia, sbattendo velocemente le ciglia.

Lorenzo deglutì rumorosamente. «E' casa tua, no? Puoi sederti dove vuoi»

Allora Amelia prese posto vicino a lui, accavallando ancora una volta le gambe e piegandosi leggermente verso Lorenzo. Di tanto in tanto si spingeva sempre più vicino, fino a quando la punta del suo naso non sfiorò la guancia di lui; a quel punto Amelia allungò un braccio e la sua mano si posò sulla stoffa dei pantaloni di Lorenzo.

«Sai, io e Alex non lo facciamo da tre mesi» sussurrò Amelia in modo sensuale, prendendo il viso di Lorenzo con la mano libera così che lui si voltasse verso di lei. «Ho bisogno di te, Lorenzo. Te l'ho detto: possiamo aiutarci a vicenda»

«Non... non credo che questa sia la cosa giusta da fare» replicò lui, ma non mosse un muscolo quando lei si sedette sulle sue gambe – il vestito si sollevò e Lorenzo si accorse che Amelia non portava biancheria intima. «Ci sono altri modi... no?»

Amelia gli slacciò la cintura dei pantaloni, infilò una mano all'interno e sorrise sulle labbra di Lorenzo. «E' così...»

Ma lui non le diede il tempo di finire la frase. Si appropriò delle sue labbra, baciandola con foga. Nella sua mente non c'era più niente di sensato, erano svanite Abigail e Lisa, era svanita la sua relazione... adesso c'erano solo lui e il corpo di Amelia. E quando lei iniziò a muovere i fianchi in avanti e indietro, facendo scontrare il loro corpi ancora e ancora, Lorenzo mandò al diavolo ogni cosa e decise di tradire Abigail. 

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