Originalità

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L'originalità, una specie in via di estinzione
di Federica Improda alias proudtobea_fangirl

Inizierò con un'affermazione radicale: l'originalità non esiste.

No no no, non mi sparate. È vero. Ascoltatemi: l'umanità esiste da 2,6 milioni di anni, scrive da almeno 6000, e credete ancora che esista qualcosa che non abbia già riempito le tavolette d'argilla, i papiri e i libri?

Il concetto di originalità è diverso da epoca a epoca, da cultura a cultura, da persona a persona: basti pensare a quante volte nella mitologia di tutto il mondo si ritrovi il tema della creazione del cosmo o un episodio che getti cattiva luce sulla donna; basti pensare a come la poesia epica – epica perché prima forma di poesia, ma la questione ovviamente non si riferisce solo a questa – giri attorno ad alcuni argomenti fondamentali come il viaggio, metaforico o non, e la guerra; basti pensare a come in generale tutta la letteratura si rifaccia a determinati tópoi di base.

Certo, c'è sempre un punto di inizio – vedasi Tolkien con Il Signore degli Anelli per l'high fantasy, Il Vampiro di Polidori per il filone vampiresco o Il Castello di Otranto per il romanzo gotico, precursore dell'horror – ma per inciso anche questo punto di inizio, risentendo comunque di influenze culturali, sociali, folcloristiche e chi più ne ha più ne metta, è più un canovaccio, una mappa di spunto per i posteri, che una vera e propria opera da considerarsi in tutti i suoi aspetti originale.

E cosa dovremmo saperne di originalità noi poveri scrittori di fanfiction? Be', in teoria... niente.
Sbagliato. Benché oggigiorno ogni volta che pensiamo "fanfiction" la prima cosa che ci viene in mente è "mancanza di originalità", è proprio questo che ci deve spingere a cercarla, questa originalità – questa originalità sempre relativa – e cominciare a ridare lustro al nostro genere.

Quindi, cosa significa originalità e come ottenerla?
Innanzitutto, possiamo dare a originalità la definizione (presa in prestito dal Devoto-Oli) di pregevole peculiarità e novità; bizzarria, stravaganza. Ne si deduce che originalità non è necessariamente una cosa non vista, ma qualcosa che presenti significative particolarità rispetto ciò che si sa già o a ciò che si vede di solito; qualcosa, dunque, che vada fuori dagli schemi, che li rompa, anche, e che porti una ventata di freschezza laddove c'è solo aria viziata.

Esempio: Harry Potter. Andiamo, ragazzi, i maghi con la barba e le vesti lunghe che agitano bacchette pronunciando formule latineggianti non si possono certo considerare originali. Eppure la Rowling ha trasformato quest'idea, l'ha trasportata nel mondo moderno, ha messo i maghi e le streghe a contatto con le persone non magiche, li ha dotati di un – seppur opinabile – sistema governativo e scolastico, li ha resi molto più umani di come era uso considerare. Persino la licantropia, tema già ampiamente bistrattato, nelle mani della Rowling e nella figura di Lupin diventa metafora dell'emarginazione subita dai malati di AIDS. Non è tanto la fonte, la sorgente delle trame e delle informazioni a fare l'originalità, ma il modo in cui queste trame e queste informazioni vengono messe su carta.

Originalità è anche lavorare sui dettagli, perché alla fine sono quelli che contribuiscono a fare la differenza. E non sto parlando solo della fisicità di un personaggio o del suo carattere, ma dei dettagli a livello di trama e sviluppo.

Il famigerato colpo di scena, per dirne una, rappresenta sia un mezzo infallibile per arricchire di originalità le nostre storie sia, paradossalmente, lo strumento che potrebbe rovinarle in definitiva. Perché è sempre semplice cadere nell'abisso della banalità.

Lo so, è bello far nascere un figlio alla nostra protagonista, ho ceduto anch'io a questo desiderio, ma perché il punto di svolta della storia deve essere per forza la scoperta di una gravidanza?
Perché non potrebbe esserlo il raggiungimento della consapevolezza di riconoscersi in un diverso orientamento sessuale?
Perché non dovrebbe esserlo la realizzazione che si dovranno infrangere alcune regole per una causa di forza maggiore quale, sparo a caso, una malattia o una guerra o il necessario coronamento di un sogno o la realizzazione di un amore impossibile?
O, ancora, il fraintendimento dell'identità di una persona?
La sbagliata interpretazione di un evento o un presagio?
La rivelazione che i motivi e gli ideali che spingono qualcuno non sono quelli che ci si aspettava?

Insomma, chi ne ha più ne metta: certo i prompt non mancano.
Per fare un esempio assai scontato e raffazzonato al massimo grado, ricordate che ad Arthur Weasley un Medimago alternativo volle provare a mettere i punti sulla ferita inflittagli da Nagini? Pensate a cosa sarebbe successo a quel povero dottore se fosse stato scoperto. E ricordate anche che agli Shadowhunters i farmaci e i metodi di medicina mondani sono proibiti? Bene.
Immaginate allora che nel mondo di Harry Potter o di Shadowhunters scoppi un'epidemia che può essere curata solo con i metodi Babbani, o mondani che dir si voglia. E divertitevi nel vedere la vostra trama scorrere e i vostri personaggi soffrire – i vostri lettori soffrire.
Ecco, questa è originalità.

La cosa bella delle fanfiction è che, nei limiti della coerenza e del buon gusto, si può fare letteralmente di tutto. Pertanto che senso ha continuare a usare e riusare sempre gli stessi temi, gli stessi personaggi, le stesse trame e addirittura gli stessi titoli? Se queste fanfiction fritte e rifritte in tutte le salse possibili avessero delle bocche e delle corde vocali, potremmo udirle strillare.
Andateci giù pesante con le stranezze. In fondo originalità è anche bizzarria e stravaganza, no?

E dunque vai con il Nato Babbano che insegna a Hogwarts e tra un incantesimo e l'altro dà anche qualche lezione di matematica e inglese, perché sappiamo benissimo che i maghi in questo sono ignoranti e necessitano di acculturarsi sotto questo profilo.
E ora arriva il figlio di Frey e Apollo – ehi, Apollo dice che in una taverna del Nord ha incontrato a smoking hot god with a talking sword, nessuno può negare che il nostro dio del sole non decida di riprovarci con le vecchie conoscenze.
Non ci fermiamo, guarda chi giunge adesso: è Harry Styles, l'impresario di pompe funebri, o Harry Styles il bidello dell'asilo, Harry Styles il netturbino, Harry Styles la signora delle pulizie, Harry Styles il ricercatore di una cura contro il cancro!

L'unico ostacolo è la vostra fantasia: la ricerca dell'originalità non è che fatica a partire di per sé, ma siete voi che la impedite, perché è innegabile che scrivere una storia lineare e uguale a tutte le altre sia infinitamente e indubbiamente più semplice. Però considerate questo: volete omologarvi alla massa o distinguervi dagli altri? Volete essere uguali o differenti? Volete essere grigi, o colorati?

Seguire i trend come pecore vi porterà forse al successo, ma sarà un successo gratuito e che vi godrete per breve tempo, perché poi capirete quanto è in realtà vuoto e inutile e ne resterete immensamente delusi. Scrivere richiede sforzo, uno sforzo immane, di mente e di corpo, ma i risultati, anche se non immediatamente, vengono e quando vengono sono tanti e consistenti.
Con l'aggiunta dell'originalità nell'equazione questo sforzo diverrà un martirio. Eppure guardate ora dove sono i martiri, chi sono i martiri. E non scordate che mai la Rowling è stata scartata dalla bellezza di dodici case editrici.

Perciò ascoltate l'appello di una misera e bistrattata scrittrice di fanfiction con i vostri stessi problemi e i vostri stessi desideri, accogliete le mie parole, fatele vostre e non dimenticatele mai: dimostriamo a Wattpad e al mondo intero che anche noi siamo capaci.

Dimostriamo loro che sappiamo come giocare le carte altrui e le nostre carte, e che sappiamo farlo bene.

Dimostriamo loro che gli scrittori di fanfiction possiedono già per principio una potenziale originalità infinita.

Dimostriamo loro che gli scrittori di fanfiction, quando vogliono e se vogliono, hanno più originalità degli originali.

***E voi, da scrittori, come cercate di essere originali? Sentite mai il timore di stravolgere troppo l'opera originale quando avete un'idea brillante? E per voi lettori, quali sono quegli elementi che vi fanno apprezzare l'originalità in una storia?

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E voi, da scrittori, come cercate di essere originali? Sentite mai il timore di stravolgere troppo l'opera originale quando avete un'idea brillante? E per voi lettori, quali sono quegli elementi che vi fanno apprezzare l'originalità in una storia?

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