It's not true

Começar do início
                                    

"Oh si, tu si che sai come esprimere amore materno mamma.." sbuffò dirigendosi alla camera da letto e recuperare la busta indicata dalla madre, sapendo che non aveva molta scelta se non sbrigarsi ad eseguire gli ordini.

Più che mia madre sembra il mio capo.

Ed io manco lavoro in questa base di merda..

Infilò velocemente un paio di convers al piede, e aggiustandosi la maglietta dei Nirvana, si chiuse alle spalle la porta di casa prendendo a correre a passo veloce in quei corridoi asettici che ormai conosceva a memoria.

Dopo aver sceso due rampe di scale, ed essersi incanalato nel corridoio centrale, Harry, si trovò di fronte alla solita vetrata nella quale si potevano vedere i vari dipendenti – schiavi – alle prese con il loro lavoro.

Prese a camminare più lentamente, osservando i vari dipendenti smanettare con i computer, e dopo appena due passi mise a fuoco la figura di un ragazzo dai capelli neri seduto ad una di quelle scrivanie.

Quello è il ragazzo di Liam... dovrei salutarlo?

È così che fanno le persone che si conoscono no? Si salutano..

Allora adesso alzo la mano e aspetto che...Oh...wow.

Le varie paranoie di Harry si bloccarono all'istante non appena scorse il capo dell'ufficio: Louis.

Era vestito in modo completamente diverso dalla sera precedente.

Completo grigio, camicia bianca e... cravatta azzurra. Perfetta per i suoi occhi.

Louis era davvero meraviglioso in quel completo serio ed elegante, e sembrava che tutte le ragazze di quell'ufficio, non facessero altro che apprezzare,( come Harry), quella figura che scattava da una scrivania ad un'altra.

Harry lo scruta attentamente, bloccandosi per un secondo in quel corridoio, vedendo occhi di ghiaccio avvicinarsi alla scrivania di Zayn per lasciarci sopra dei documenti.

È così imponente...sembra trasmettere potere ad ogni passo.

Dev'essere mer..orrendo avere un capo come lui.

Fortunatamente io non lavoro qui. Devo decisamente andare da mia madre adesso.

Harry si costringe a staccare gli occhi da quella figura, non comprendendo le piccole fitte che sentiva nel suo stomaco, e con passo deciso si diresse nell'ufficio della madre, senza voltarsi nemmeno una volta.

LOUIS

"Allora Zayn hai finito i documenti di sta mattina?" affermò Louis appoggiando altri fogli sulla scrivania dell'amico.

"Dammi tempo Louis, erano sessanta pratiche ci metto un ora per farne solo due"

"Sai che dobbiamo finirle entro oggi Zayn, quindi mettiti e finiscile" sbuffò appena passandosi una mano nei capelli per poi puntare lo sguardo in giro sentendosi gli occhi di tutti addosso.

Se queste ochette la smettessero di guardami il culo e lavorassero avremmo meno lavoro.

Dopo ne licenzio almeno due.

Sbuffò appena, notando il suo migliore amico ignorarlo.

"Hai capito cosa ti ho detto Zayn?" affermò stizzito alzando contemporaneamente lo sguardo verso l'enorme vetrata, che dava al corridoio, rimanendo spiazzato.

I suoi occhi azzurri vengono quasi calamitati sulla figura del ragazzo dai capelli ricci, e in pochi secondi, Louis, riuscì a cogliere ogni minimo dettaglio della sua figura.

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