A Joke

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"Vi siete mai chiesti perché, in un modo o nell'altro, ci  ritroviamo attratti da tutto quello che è sbagliato per noi?
Perché una persona cosciente di quello che è giusto – o meno – si ritrova preso in situazioni completamente estranee e negative?
Forse, per il semplice fatto che "Quello che è negativo attrae un po' tutti" oppure perché, infondo, ognuno ha intrinseca in se una forma di masochismo, forse. O forse quello che spinge ognuno di noi a sbagliare, a fidarci, è la speranza.

La speranza che le cose possano essere diverse da quel che sembra, che una persona possa cambiare, essere differente da come lo è con gli altri.

La speranza.

È questa la parolina chiave che spinge ognuno di noi a sbagliare a sacrificarsi e a credere – quando le cose vanno male – che tutto si sistemerà nel migliore dei modi.

Una dote positiva, per chi la possiede, ma che allo stesso tempo abbaglia la realtà, portando ognuno di noi a sperare...sperare e sperare di poter tornare indietro nel tempo e smetterla una volta per tutte di fidarsi di chi non lo merita, finendo in modo incondizionato in un circolo interminabile, dove "sperare" resta l'unica cosa concreta da fare."

Harry, continuava a far ticchettare le sue dita sulla gamba, in un chiaro segno di nervosismo. Gli sguardi acidi che ogni tre o quattro Louis gli continuava a lanciare lo stavano irritando a livelli esorbitanti.

Aveva provato a concentrarsi su altro, sul film, sui dipinti astratti che decoravano le varie mura, ma lo sguardo di quel ragazzo sembrava quasi brucargli sulla pelle.

Ad irritarlo ancora di più, inoltre, c'era la voce fastidiosa di Naomi, che dopo solo cinque minuti di film, aveva deciso di spostarsi per terra sedendosi tra le gambe del suo amato e da allora non aveva smesso di parlare nemmeno per un secondo.

"L'attore ha i tuoi occhi Boo. Sono meravigliosi. Non hai freddo tesoro? Perché non vieni a sederti qui di fianco a me?" Harry era sicuro che quella della ragazza fosse in assoluto la voce più irritante che avesse mai sentito.

"Naomi non riesco a seguire il film, già vedo male per colpa di persone poco gradite, parliamo dopo ok?" affermò il liscio a bassa voce incontrando lo sguardo di Harry che sbuffò un po' e voltò lo sguardo verso lo schermo.

"Certo tesoro mio" e a quella risposta Harry alzò gli occhi sul soffitto sentendo in contemporanea il suono del campanello di casa.

Liam si alzò dal suo posto, e sorridendo appena al riccio, si diresse verso l'ingresso della casa, aprendo, probabilmente, all'uomo di KFC che stava consegnando la loro cena.

Harry ascoltò la lieve conversazione tra i due nell'ingresso per poi guardarsi intorno e notare tutti i presenti "incantati" da quel film – di cui Harry non aveva compreso nemmeno il genere.

Dopo pochi minuti, Liam fece il suo ingresso in soggiorno con tre grandi confezioni di cibo, ponendosi dinanzi allo schermo e quindi attirando l'attenzione dei presenti facendo alzare piccole frasi di protesta.

"Non fate i rompi scatole e mangiamo, lo metto in pausa il film ok?" affermò Liam sorridendo in modo radioso contagiando anche Harry.

"CIBOOOO! Ehi Ben non provare ad avvicinarti alle alette di pollo prima di me eh, giuro che potrei appizzarti con una forchetta di plastica"

"Niall, ho preso quattro chili di alette, ce ne sono per tutti" provò a dire Liam mentre il biondo posa la sua ciotola di popcorn – che aveva finito tutta da solo – e si fiondava sullo scatolo delle alette facendo ridacchiare un po' tutti.

Harry sorrise a quelle piccole scene e con fare titubante si avvicinò e recuperò anche lui la sua scorta di cibo per quella sera, incontrando, ancora lo sguardo del liscio su di lui.

Welcome to my lifeWhere stories live. Discover now