«E biscotti siano.»

«Ti adoro.»

La donna andò in cucina, prendendo un bicchiere d'acqua per sé ed un pacco di biscotti con le gocce di cioccolato quasi pieno per la ragazza, quindi tornò e si accoccolò nuovamente nella posizione di prima, porgendo ad Emma i dolcetti e posandole la testa sulla spalla. «Ok, possiamo ripartire.»

La studentessa fece ripartire il video con un biscotto tra i denti.

"Vampire. Vampire. Vampire. Yeah?"

Regina rise. «L'avevo detto. Dai, come fai a non capirlo subito?»

«Beh, non è esattamente una cosa che daresti per scontata.»

«Vero.»

L'interazione tra i personaggi la divertiva, e la storia si stava definendo sempre meglio episodio dopo episodio. Emma le stava di nuovo accarezzando dolcemente la spalla con la mano che non usava per ingozzarsi di biscotti. Era probabilmente la domenica più piacevole che avesse passato nell'ultimo anno, come minimo, ed era appena iniziata.

La scena dell'"appuntamento esca" era terribilmente carina, ed effettivamente le dispiacque quando venne interrotta dall'imboscata. Al diciottesimo episodio, però, la sua attenzione cominciava a vacillare e decise che forse era il momento di fare una pausa – magari distraendo anche Emma.

Le rubò di mano il biscotto che lei aveva preso e si raddrizzò.

«Ehi!» La bionda la guardò confusa, ma lei le offerse un sogghigno e le porse il biscotto; quando lei cercò di prenderlo, la mora lo allontanò nuovamente, costringendola a sporgersi verso di lei per cercare di raggiungerlo, e quando fu abbastanza vicina le rubò un bacio. Quando le loro labbra entrarono in contatto, la ragazza si dimenticò totalmente del biscotto rubato e con un sorriso si strinse alla donna. «Bastava chiedere, sai?»

«Dove sarebbe stato il divertimento?»

«Qui.» Emma le prese il viso e l'attirò in un bacio dolce e lento, a cui la donna si abbandonò totalmente mentre poggiava le braccia sulle spalle della ragazza, un sorriso contro le sue labbra. Quando si separarono, lo stesso sorriso era riflesso sul viso di Emma. «Non trovi?»

«Non posso darti torto.» Ammise Regina, prima di mordere il biscotto rubato. «Sai di cioccolata, comunque.»

«Lo prenderò come un complimento.» Rispose l'altra, mentre la mora tornava ad appoggiarsi alla sua spalla. «Hai voglia di andare avanti?»

«Magari tra un po'... ti dispiace?»

«Per niente.» Voltò il viso, baciandole i capelli. Da quella posizione non poté vedere il sorriso pacifico sulle labbra della mora. «Cosa ti andrebbe di fare allora?»

Regina rimase in silenzio per un attimo, pensando, poi alzò la testa per incrociare lo sguardo cristallino della ragazza. «In realtà ho solo voglia di parlare un po'.»

«Di cosa?»

«Di noi.» Ricevette uno sguardo confuso e proseguì. «Voglio dire, non abbiamo esattamente parlato di cosa stia succedendo tra noi.» Suonava così stupido, detto ad alta voce, eppure era dal giorno precedente che voleva affrontare il discorso con la bionda, ed anche se in qualche modo non riusciva più a preoccuparsi realmente, le pareva comunque un'idea saggia.

«C'è veramente qualcosa da dire?» Rispose la ragazza, sostenendo lo sguardo castano della donna di fronte a sé, e la sua voce era più ferma di quanto non si sarebbe aspettata. «Mi piaci, Regina, davvero tanto. Anche se ti conosco da una settimana, ho come l'impressione di conoscerti da anni, e con te mi sento bene.»

La Nuova SupplenteWhere stories live. Discover now