Capitolo 27

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4 Maggio

Il primo Beta li colse inaspettati e Scott ricevette un calcio prima ancora che il branco riuscisse ad individuare gli altri due; il guaito di dolore del mannaro sembrò segnare l’inizio della battaglia. I ringhi iniziarono a propagarsi nell’aria, così come l’odore forte del sangue.

Derek si ritrovò a fronteggiare lo stesso mannaro che lo aveva ferito l’ultima volta e si sentì più agguerrito di prima. Fece illuminare gli occhi di rosso, ringhiando un avvertimento; si rilassò ulteriormente, concentandosi esclusivamente sul Beta, quando Boyd gli si mise schiena contro schiena, proteggendolo da attacchi alle spalle.

Il mannaro aveva preso a giragli attorno, cercando un punto debole con piccoli attacchi, ma Derek riusciva a mantenere una difesa a trecentosessanta gradi; si allarmò, però quando vide l’altro sorridere al suono di un gemito. Fu sicuro fosse di Erica quando percepì la mancanza di Boyd alle sue spalle.

Il Beta ghignò un’ultima volta prima di ringhiare partendo all’assalto.
Colse la sua distrazione nel volersi accertare che Erica stesse bene e riuscì a provocargli una profonda ferita sul petto.

Un dolore lancinante costrinse Derek a chiudere gli occhi e quando capì cosa fosse ormai era troppo tardi: invece degli artigli, a squarciarlo era stato un pugnale grezzo.

“Derek!”

Scosse la testa, ridestandosi, quando sentì Isaac richiamarlo.

Tirò indietro la testa solo per far brillare di nuovo i suoi occhi, desiderando di vedere quello stesso rosso delle sue iridi sul corpo dell’altro. Proruppe in un ruggito che spaventò e colse di sorpresa il Beta, ma il mannaro fu svelto a riprendersi. Presero a girarsi ancora attorno, studiandosi.

Derek sentiva la battaglia infuriare intorno a sé, percepiva il sangue zampillare dalle ferite, ma non sapeva dire se di amici o nemici, ma nonostante ciò mantenne la concentrazione.

Aveva notato come gli altri due Beta lanciassero sporadiche occhiate al lupo di fronte a sé ed era più che convinto che fosse quello che facesse le veci di capo: se eliminava lui, gli altri due sarebbero caduti più facilmente.

Puntò i suoi occhi in quelli dell’altro e si preparò ad attaccare.


                              ***


“Ciao, Stiles. Come avrai capito hai molti più amici di quello che credi e il tuo senso di sopravvivenza va di pari passo con loro.” sbuffò la figura nervosa e imbarazzata di Derek, che provava, nel mentre, a cercare l’angolazione migliore senza dare nell’occhio. “Sono Derek, anche se tu mi chiami spesso-”

“Sourwolf!” intervenne Erica con un urlo, affiancando l’Alpha. “Sourwolf e Batman, il nuovo duo di piccioncini!” esclamò entusiasta prima di venire spinta via dal moro con una spallata. “Sì, beh… come ha detto lei. Comunque, quello che stiamo cercando di dirti è che a dispetto di quanto sia successo e tu possa ricordare, hai una famiglia che ti vuole bene.” gli rivelò l’uomo, poco prima di voltare nuovamente la cinepresa.

Il video avrebbe continuato, ma Stiles lo bloccò. Si soffermò sulla figura imbarazzata di Derek: da una distanza così ravvicinata era in grado di scorgere tutte le pagliuzze verdi negli occhi del moro ed ormai gli era chiaro quanto irrigidisse la mascella quando era nervoso.

Con un tasto fece ripartire il filmato da qualche minuto prima.

Apparve di nuovo il moro e il ragazzo mormorò a mezza bocca quelle stesse parole dell’altro che ormai aveva imparato a memoria.

“Ciao, Stiles. Come avrai capito hai molti più amici di quello che credi e il tuo senso di sopravvivenza va di pari passo con loro. Sono Derek, anche se tu mi chiami spesso-” e il filmato si stoppò. Stiles passò le dita sul viso dell’altro, facendo scorrere la mano sullo schermo della televisione.

Do you remember me? | SterekWhere stories live. Discover now