CLARKE


Quella scenetta familiare la sta torturando come rovi scheggiati dritti nel cuore.

Si allontana silenziosamente, approfittando di un momento di momentanea distrazione.

Poi scappa fuori dal bunker.

L'aria fresca la investe come un tornado e la fa vacillare, sembra esserci una tempesta in arrivo. Vede Maddie con la coda dell'occhio e le fa cenno di stare tranquilla, sta solo andando a fare una passeggiata. Non appena lo sguardo della ragazzina sembra tranquillizzarsi, inizia a correre, diretta alla grotta, sotto la pioggia sempre più incessante.

Corre e corre e corre, le lacrime le solcano il viso e Clarke si domanda se smetterà mai di piangere per le persone che ama. Ogni dolore sembra emergere con efferata chiarezza. Il volto di suo padre durante l'esecuzione, il corpo di Wells, Finn che muore per colpa sua, Lexa investita da una pallottola per giungere in suo soccorso. E Bellamy che l'ha dimenticata.

Sa che non dovrebbe pensare in questi termini, ma non riesce a fare altrimenti. Si arrabbia con sé stessa per la sua debolezza, la sua fragilità. Quando arriva alla grotta per prima cosa accende il fuoco, poi prende il suo fucile e lo punta alle sue spalle, come una furia.

Sa che dietro di lei ci sarà Bellamy.

E lui è lì, la sta guardando.

E come lei è zuppo di pioggia.

«Clarke! Non capisci»

«No, tu non capisci! Hai idea di quanto sia stato difficile per me? Essere qui, da sola, in un pianeta deserto! Non sapevo nemmeno se foste vivi e sono stata divorata dall'angoscia per anni! E ti ho aspettato Bellamy, ti ho aspettato ogni singolo giorno! E mi sono resa conto di provare cose che non pensavo avrei più provato in vita mia, non dopo Finn e Lexa. E quando ti rivedo scopro che ami un'altra e che hai un bambino! Non riesco a sopportare tutto questo adesso, non riesci a capire quanto la speranza di rivederti sia stata l'unica cosa a tenermi in vita!» vomita fuori le parole con rabbia, chiedendosi quanto siano sensate.

«Non è mio figlio, Clarke» sussurra Bellamy.

Lei abbassa l'arma, è confusa.

«Cosa?»

«Non è mio figlio. Monty e Harper sono i genitori, non io ed Echo. È figlio loro, non mio. Anche se lo adoro, questo di sicuro. Vuoi sapere quale sia la parte più divertente di tutto questo discorso? Sono quasi impazzito per averti lasciata qui a morire, da sola. Avrei dato la mia vita in cambio della tua, è sempre stato così. Salire su quella navicella e decidere di partire è stata la decisione più dura della mia vita e l'ho presa solo perché mi hai detto di essere un leader che ragiona con il cervello e non con il cuore. L'ho fatto solo perché me l'hai detto tu e avevi ragione. Ma poi il dolore mi ha annientato. Per anni, Clarke, anni! Per anni ho cercato di andare avanti, di accettarlo, di rendermi conto che non ti avrei mai più rivista. Ho cercato di lasciarti andare e ho dovuto farlo. Il dolore mi impediva di sopravvivere, non solo di vivere. Una parte di me è morta lasciandoti qui. E non me lo perdonerò mai. Ti ho amata dal primo momento in cui ti ho vista, quando atterrati sulla Terra mi hai avvertito del pericolo che l'aria fosse tossica. Fin da quel momento, quando eri ancora una Clarke inesperta e arrabbiata, quando mi hai fatto incazzare per avere il tuo braccialetto e mandare segnali all'Arca. Quando hai risparmiato ad Atom una morte atroce. Quando ti ho insegnato a sparare e ho avvertito un brivido toccandoti. Quando mi hai perdonato perché ne avevo bisogno. Quando abbiamo ucciso gli abitanti di Mont Weather insieme, quando ti ho vista dopo che eri sparita, quando hai abbandonato me per restare con Lexa che ti aveva tradita. Ti ho sempre amata, Clarke. Sempre»

Il fucile cade a terra con un frastuono assordante. Ma a Clarke non importa. Corre verso Bellamy e lo bacia di furia, arrabbiata e sorpresa lei stessa per prima.

Bellamy risponde a quel bacio con altrettanta foga. Poi la spinge verso il calore del fuoco, più lontano dall'ingresso della grotta, alla ricerca di un'intimità negata loro troppo a lungo. Le mani del ragazzo cercano la sua schiena, la sua pelle, sembrano mani incendiate e avide di carne. In un attimo la fa sdraiare sulle coperte lasciate lì da Clarke qualche sera prima e entrambi si liberano dei vestiti con gesti famelici. Quando infine lo accoglie dentro di sé, Clarke sente un cambiamento dentro di lei: non è più sola, non sarà mai più sola. C'è Bellamy con lei, finalmente. Il ragazzo che ama da una vita senza essersene mai resa conto, se non quando perduto.


















Ciao a tutti!

Eccomi tornata con il nuovo capitolo, con colpi di scena e sviluppi piuttosto intensi! (Spero!)

Che dite, vi è piaciuto?? Così ci crogioliamo un po' nell'attesa della 5 stagione e magari del trailer intanto! Cosa aspettano a farlo uscire?? :(

Vi mando un abbraccio grande e vi auguro buon natale e buone feste!

Ile

2199 giorniWhere stories live. Discover now