Capitolo 20

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Erano passati dei giorni dalla fine della punizione e Kyungsoo si chiedeva che fine aveva fatto il vampiro.
Se gli fosse successo qualcosa? Se invece era stato lui e non voleva più vederlo?
Kyungsoo era pervaso da questi pensieri ogni giorno. Nella foresta non poteva andarci e non si allontanava neanche più da casa. Il padre si era messo in testa di farlo allenare di nuovo e quindi ogni giorno la mattina faceva allenamenti che lo sfinivano.
Era stanco non solo fisicamente ma anche psicologicamente. Da quando aveva compiuto vent'anni gliene erano successe tante.
Ora era senza il suo migliore amico, senza una vita normale e senza verginità per colpa di un vampiro che non lo cagava più.

Almeno aveva Kris. Non era proprio il suo preferito ma almeno aveva qualcuno con cui distrarsi.
Kyungsoo era seduto sul prato di casa sua e giocherellava con l'anello.
L'anello di Kai. Gli dava sicurezza e forza, non si sentiva quasi mai solo ma aveva bisogno anche della presenza fisica del vampiro non solo mentale.
Si aveva davvero bisogno di quel vampiro idiota.
Si accorse di non essere più solo quando vide di fianco a lui una sedia e seduta sopra sua nonna.
Kyungsoo la osservò e notò i cambiamenti che aveva subito.
Si vedevano gli anni e la stanchezza che un tempo non la segnavano. Era sempre stata una donna bella, forte e fedele. Kyungsoo la ammirava tanto. Era ormai da settimane però che era cambiata nel suo comportamento.

Non parlava quasi più, faceva fatica a muoversi e il ragazzo era felice che avesse fatto lo sforzo di andare vicino a lui anche se era preoccupato.
Kyungsoo si avvicinò e seduto sempre a terra appoggiò la testa sopra la gamba della nonna. Quest'ultima gli passò una mano tra i capelli canticchiando. Aveva sempre avuto una voce dolce ma decisa, soprattutto quando sgridava il padre. Kyungsoo si ricordava di quando era piccolo e suo padre continuava a dirgli che sarebbe diventato un cacciatore e alla fine arrivava la nonna a salvare la situazione. Il ragazzo rideva sempre quando la nonna sgridava il padre perché abbassava la testa e chiedeva scusa. Gli mancavano quei momenti in cui l'unica preoccupazione era scappare dal padre per evitare la ramanzina.

"Nonna...mi racconti l'ultima guerra combattuta dal nonno?" Chiese Kyungsoo. Tra tutte le storie che aveva sentito quella era la sua preferita.
"Ma l'avrai già sentito almeno 50 volte" ridacchiò la nonna per poi schiarirsi la voce.

Era una giornata tranquilla di gennaio. Il villaggio era eccitato e portavano regali a casa DO.
Il piccolo Kyungsoo aveva compiuto un anno e se la dormiva dentro la culla ciucciandosi il dito. I genitori continuavano a prendere i regali ringraziando di tutta quella gentilezza. Di fianco alla culla c'era il nonno. Un uomo con i capelli bianchi ma forte sia nel corpo che nell'animo. Continuava a borbottare che quel villaggio si era rammolito. Guardò dentro la culla e avvicinò un dito alla manina del bimbo. Quest'ultimo nel sonno lo strinse come fosse un pupazzo. Sulle spalle del nonno si posizionarono le mani della nonna.

Dopo poco anche i genitori si avvicinarono ad osservare il futuro capo del loro villaggio.
Verso sera Kyungsoo continuava a fare i capricci. Nessuno era riuscito a calmarlo.
"Sente qualcosa" disse il nonno già con l'arma in mano. In quel momento la porta si aprì ed entrarono i signori Park con in braccio il loro figlio di due anni che piangeva pure lui.
Gli uomini dentro casa si armarono ed uscirono. In poco tempo il villaggio era pronto ad un imminente attacco.
E purtroppo le loro previsioni furono azzeccate.
I vampiri attaccarono portando fiamme, distruzione e morte. Gli umani cercando di difendersi e riuscirono ad abbatterne qualcuno.
La nonna insieme alle due mamme si era armata e avevano circondato i figli per proteggerli.

"E poi che è successo?" Chiese Kyungsoo curioso anche se sapeva come andava a finire. Purtroppo voleva sentire un'altra versione ma solamente la nonna gliel'aveva raccontata e, ovviamente, dal suo punto di vista.

Ci fu un attimo in cui il tempo sembrava essersi fermato. Poi all'improvviso come un'ombra qualcuno ruppe il tetto entrando dentro e la nonna non fece in tempo a vedere chi fosse che si dovette spostare perché le stava cadendo una trave addosso. Il pezzo di legno per fortuna le prese solamente la gamba. Poi da quel momento buio.
Quando la nonna riaprì gli occhi c'era solo silenzio. Chiamò aiuto e vide il figlio arrivare tutto sanguinante ma ancora vivo. La aiutò a far uscire la gamba e le prese in braccio mettendoselo intorno al collo.
Si avvicinarono alla culla e guardarono dentro. Kyungsoo era salvo. La nonna si guardò intorno e vide il nonno steso a terra. Morto.
Si avvicinò a lui e si inginocchiò stringendogli la maglia e appoggiando la testa al suo petto.

Kyungsoo guardò la nonna con gli occhi lucidi. Ne aveva subite tante però era ancora lì. Si accoccolò a lei mentre quest'ultima gli accarezzava la testa.

~

Kai osservava la scena dall'albero. Gli si era addolcito il cuore nel vedere Kyungsoo accocolato alla nonna. Voleva essere lì con lui ma non poteva e doveva resistere alla tentazione. Ritornò alla realtà quando fu chiamato da Tao. Dovevano tornare a casa. Kai guardò per l'ultima volta Kyungsoo e in quel momento gli sembrò che avessero incrociato lo sguardo. Si immobilizzò ma sospirò quando l'altro distolse lo sguardo. Non lo aveva visto. I due vampiri tornarono indietro sotto al cappuccio dei loro mantelli.
"Lo sai che puoi anche non venire tutte le volte...è pericoloso" disse Kai rivolto alla schiena di Tao. Quest'ultimo gli disse di non preoccuparsi ma si interruppe. I due vampiri si guardarono e cominciarono ad andare verso il suono che avevano sentito.

Arrivarono davanti ad uno spiazzo in mezzo agli alberi. Davanti a loro trovarono un vampiro chinato su un altro. Quello sdraiato era morto. Gli stava succhiando fino all'ultima goccia di sangue.
"Fermati!" Urlarono i due vampiri in contemporanea.
Il vampiro chinato si fermò e si alzò voltandosi verso di loro lentamente.
Lo riconobbero subito. Era il braccio destro del capo dell'altra banda. Si pulì la bocca dal sangue e sputò a terra.
"Bene ragazzi. Siete finiti nel nostro territorio come quel povero sfigato lì a terra. Vi do 10 secondi per uscire altrimenti farete la stessa fine" annunciò l'altro avvicinandosi.
Kai e Tao sarebbero stati capaci di ammazzarlo ma non volevano iniziare un'altra guerra e indietreggiarono uscendo dal territorio.

L'altro si fermò alla linea di confine sotto l'ombra di un albero e li guardò dall'alto in basso.
"Perché non ritorni con noi Kai. Ci divertivamo tanto insieme, sempre a caccia. Il capo ha adocchiato un ragazzo del villaggio. Ha detto che ha un odore meraviglioso".
A questa affermazione Kai ebbe un brutto presentimento. Conosceva bene il capo e sapeva che avevano i gusti simili, molto simili.
"State lontani dal villaggio. Non vogliamo più guerre" ringhiò Tao. L'altro ridacchiò e guardò Kai negli occhi.
"State attenti. Non vorrei che le cose più importanti per voi vi siano tolte" e detta questa frase si girò e sparì tra gli alberi.

I due ragazzi tornarono a casa. Kai era così immerso tra i suoi pensieri che non salutò nessuno ed andò in camera. Si sedette sul letto appoggiando i gomiti alle ginocchia e prendendosi la testa fra le mani.
"Giuro che se lo sfiora gli spacco tutte le ossa" pensò Kai.
Il vampiro si toccò l'anello sulla K e sentì la calma riprendersi il possesso delle sue emozioni. La sua anima e quella di Kyungsoo erano legate. Lo sentiva. Si sdraiò sul letto e mise le mani sotto al cuscino sentendo un pezzo di stoffa. Lo tirò fuori e ghignò.
Le mutande di Kyungsoo.
La giornata sarebbe continuata in modo interessante.

Chosen (Kaisoo)Nơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ