20: LOTTARE PER CIO' CHE SI AMA

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«Sei irresistibile Nicole.» le sue parole dolci mi scaldarono il cuore, ed io sussultai di felicità.

«Qualcosa mi dice che non mi lascerai andare via da qui.» sospirai, e mi lasciai andare al suo volere. Mi voleva al suo fianco, ed io perché dovevo rinnegarlo?

«Resta con me.» mi supplicò facendomi cenno con gli occhi verso la vasca, e capì subito che cosa intendesse con quella sua ultima frase.

«Stai cercando di sedurmi in piena notte?» gli chiesi affascinata dalla sua bellezza quotidiana.

«Sto cercando di rilassarmi. Con te nella vasca mi pare un'idea eccellente Signora Wilson.» mi morsi il labbro quando Daniel parlandomi con occhi pieni di malizia fece scivolare la spallina del mio vestito fin sotto le spalle. Il suo tocco era incantevolmente dolce, e al tempo stesso mi faceva impazzire dal desiderio di essere ancora toccata dalle sue mani d'oro. Le sue mani scivolarono più in basso fino a ritrovarmi senza quel tessuto morbido che copriva il mio corpo.

Ero nuda sotto quel vestito, e forse Daniel l'aveva già intuito.

«Ho come l'impressione che tu voglia giocare col fuoco birbantella.» gli accarezzai un po' la guancia, sentì subito pizzicarmi le dita della mano e compresi che la sua barba stava aumentando a vista d'occhio. «Mi fai letteralmente impazzire quando hai la barba in crescita, sai che non mi dispiace vederti così?»

«Così come? Nudo?» maliziosamente mi soffermai a guardarlo proprio là, e sapevo che ben presto lo avrei visto nuovamente. Daniel aveva un membro così virile, grosso e duro... che solo a pensarlo di accoglierlo dentro di me mi eccitavo tutta quanta.

«Forse, perché no?» Daniel si spogliò in modo sorprendente, con rapidità in pochi secondi era nudo al mio cospetto, ed io mi morsi il labbro quando il mio sguardo volò su ogni curva del suo corpo.

Si era già sfilato di dosso ogni cosa che copriva il suo corpo, dalle scarpe molto eleganti, alla camicia, per poi passare al panciotto beige e al pantalone di un marrone molto intenso, fino a togliersi anche le mutande molto fascinose e sensuali come il suo sguardo su di me. Guardai quella vasca solo per un istante, giusto il tempo di poter constatare che l'acqua della vasca fosse ancora calda, forse era troppo bollente, ma almeno non era fredda, o gelata. E in quel momento l'atmosfera tra me e Daniel era molto calda, e l'unica cosa che desideravo era alleviare quel senso di calura sulla pelle. Daniel si chinò su di me, prese possesso della mia bocca con la sua, ed io avvinghiandomi al suo corpo tenebroso e virile mi lasciai andare al desiderio. Il desiderio di essere sua. Subito dopo entrammo nella vasca, eravamo nudi e senza inibizioni ci lasciammo scivolare all'interno della vasca. Venimmo subito accolti da un intenso calore mentre l'acqua fumante avvolgeva i nostri corpi, il mio uomo prese una spugna e con del sapone delicatamente spalmato sulle mani la passò con determinazione sulla spugnetta già zuppa d'acqua per poi voltarsi a guardarmi con gli occhi pieni di desiderio. I suoi occhi parlavano chiaro, e sapevo che non si sarebbe fermato.

Le sue mani erano già su di me, mentre iniziava a massaggiarmi delicatamente le spalle, poi prese a lavarmi con cura, pelle dopo pelle, spalla dopo spalla, e quando arrivò sui seni ben in vista sussultai dall'eccitazione. "Oh, Daniel!" Mormorai accaldata mentre cercavo di restare ferma e di non far sgocciolare l'acqua al di fuori dalla vasca.

«Sono completamente tua.» gemetti nella sua bocca, baciandolo dolcemente.

«Sono felice che tu sia mia. E sì, io sono... tuo.» Quando pronunciò quelle parole mi ritrovai in sella. «Cosa succede?» Sgomentata mi vidi sopra di lui, mentre i suoi occhi mi scrutavano con attenzione. Avrei voluto lavargli la schiena, accarezzargli ogni millimetro di pelle con le mie mani, forse anche con la mia bocca. Baciando ed accarezzando ogni centimetro del suo corpo, invece Daniel aveva in mente ben altro. Senza dirgli niente, presi ad accarezzargli qualche ciocca dei capelli scuri, umidi per via del vapore acqueo, e rimasi così stupita dalla calma che gli leggevo in viso che lo baciai di mia spontanea iniziativa. Decidendo in fine di non mollare più la presa.

Mi Abbandono a TeWhere stories live. Discover now