PROLOGO: AMORE FOCOSO

123 2 0
                                    

Storie d'amore... è tutto ciò che posso offrirvi. Buona lettura a tutti quanti, in special modo a tutti coloro che sapranno apprezzare questo racconto. Questo romanzo narra la storia di Nicole, destinata a sposare l'uomo che ama, ma che una volta giunta all'altare scopre con rammarico che lui non è lì ad aspettarla. Tutto quello che accadrà dopo sarà disastroso, ma al tempo stesso un nuovo amore entrerà nella sua vita. Chi è veramente Daniel? "Solo un contadino che zappa la terra", come dice il padre di Nicole?

I diritti di questo racconto sono dell'autrice, per tanto la riproduzione o la distribuzione di questo lavoro protetto da copyright è illegale.

Mi abbandono a te

Harmony 01

Serie: Amori Irresistibili

"La chiave del mio cuore è solo tua, fanne buon uso... e abbi cura del mio cuore. Te lo dono con tutto l'amore che ho per te..."

By Barbara Bruni

Trama

Una fanciulla

alla ricerca del vero amore.

Nicole Parker è una splendida fanciulla di nobili origini, almeno fin quando il suo spasimante non la chiede in moglie. Tutto sembra essere perfetto, forse anche troppo perfetto. Il sogno di ogni fanciulla sta per essere vissuto da Nicole in prima persona, ma non sa ancora cosa l'aspetta. Nel giorno delle sue nozze lì con lei ogni opportunità di felicità con l'amore della sua vita svanisce nel nulla, perché purtroppo Marcus Hurt non ha più voglia di sposarla. Eppure lei credeva a quell'amore con tutto il suo cuore, e ora dal giorno alla notte si ritrova a dover vivere con il suo dolore, fin quando i suoi occhi mentre scappa dalla chiesa quello stesso giorno, incontrerà un uomo. Un uomo che le sarà difficile dimenticare. All'età di diciannove anni si ritroverà a dover vivere una vita senza amore, reclusa nella sua stanza fino a nuovo ordine. Non ha altra scelta che fare come dicono i suoi genitori: sposarsi con uno sconosciuto pur di salvare la sua reputazione, o andare a vivere in un convento per non essere un peso di troppo in una famiglia che non l'ha mai amata? La scelta per Nicole sembra difficile, ma alla fine col cuore a pezzi sceglie la seconda possibilità, anche se non ha nessuna voglia di servire Dio per il resto dei suoi giorni. Riuscirà mai ad arrivare in quel famoso convento, o accadrà qualcosa che sconvolgerà la sua vita?




PROLOGO

9 aprile, 1842 – Londra

Quel giorno di aprile tutto era perfetto. Anche l'uomo che amavo. Con gioia quel giorno al sorgere del sole ero corsa per incontrarlo. Al solito posto, perché quello era il nostro paradiso. Così corsi a più non posso al lago. Si respirava un'aria fresca, che profumava di primavera, e di cose dolci come il perdermi nello sguardo del mio amato. Quando lo incontrai gli corsi incontro e lo abbracciai forte. Mi tenne stretta a lui per interminabili minuti, parvero un'eternità. Stretta fra le sue braccia respiravo la sua colonia, fino a perdermi in una carezza senza fine.

«Nicole. Lo sai che ti amo? Che per te farei qualsiasi cosa?» lo guardai con la tipica espressione di una che non sa dove l'altro vuole andare a parare. Così lo guardai restando meravigliata di ciò che fece dopo. Mi sollevò per un istante, e mi fece volteggiare. La testa girava, ma ero felice. Se Marcus era felice, io lo ero ancora più di lui. Il vento mi accarezzò i capelli scuri, facendomeli volteggiare all'aria, Marcus mi baciò sulla punta del naso per poi mettermi giù.

«Ti amo Marcus. Non ho mai dubitato del tuo amore.» in corrispondenza alla mia risposta, Marcus mi accarezzò una guancia, ed io volli assaporare quel momento con tutto il cuore. L'uomo che tanto amavo mi regalò un sorriso, spostandomi qualche ciocca dei miei capelli scuri dietro l'orecchio. Quel tocco bastò a farmi perdere l'appetito, non che avessi fame, ma in quell'attimo l'unica cosa che volevo era assaggiare Marcus con gli occhi e con il cuore. Mi avvinghiai forte alla sua camicia bianca immacolata, e mi beai del suo profumo. Sapeva di fresco, mischiato alla menta e alla pesca. Il suo profumo mi risvegliò i sensi, e lo catturai a me baciandolo per prima. Ci scambiammo una veloce occhiata, fino a che il bacio si fece sempre più focoso, ed io gemetti piano contro la sua bocca nell'intento di saziare quell'appetito che nulla poteva placare, se non l'amore che mi legava a Marcus. Lui sfiorò delicatamente la mia mano nella sua, e baciandomi il palmo della mano, i suoi occhi scivolarono con una passione struggente nei miei occhi. Il suo sguardo era magnetico, ed io volevo di più.

Mi esposi troppo, e lo sapevo, fino a che Marcus non mi sollevò la gonna e giunsi senza sapere in che modo contro il suo petto. Finimmo contro il tronco di un albero, e lì mi baciò con avidità. Gli strinsi forte le braccia contro la nuca, e mi lasciai andare al suo desiderio.

Mi voleva, mi desiderava, e bramava quell'attimo insieme a me. Avvinghiata con i seni che premevano contro il mio vestito azzurro, Marcus si fece strada sotto le gonne dell'abito, fino a solleticarmi la pelle con le dita. Giunse fino al traguardo più ambito, e indietreggiai la testa ansimando dal piacere. Non so come ci fossi finita in quella posizione, sapevo solo che Marcus voleva avermi lì, ed io non avrei mai voluto concedermi a lui in quel modo, ma la tentazione era troppo forte. Lui era irresistibile. Lo guardai con occhi velati dal desiderio e poi gli sussurrai contro l'orecchio che era meglio fermarsi in tempo. L'uomo di fronte a me mi sorrise, e mi accontentò subito liberandomi dalla sua stretta. Io rimasi lì a contemplarlo, poi si chinò a terra e con occhi vellutati da una strana euforia mischiata a gioia e desiderio disse quelle paroline che ogni donna amata vorrebbe sentirsi dire dal proprio spasimante.

«Nicole, vuoi sposarmi?»

Con occhi trasognanti di gioia, mentre una lacrimuccia scivolava dal mio viso, annui col capo in segno di approvazione, e tra le lacrime di gioia finì per andargli incontro.

«Sì certo che voglio sposarti!» dissi mentre il rumore dolce del lago si faceva udire quel giorno di primavera, perdendomi in un meraviglioso abbraccio pieno d'amore e affetto del mio amore.

Restammo così per interminabili minuti, fino all'idea che stessi sognando. Alzai lo sguardo per guardarlo, e me lo vidi lì, con i capelli castani, gli occhi nocciola e con un sorriso così tremendamente dolce che redimermi dal suo amore era impossibile. "Sono così felice." Avevo appena accettato la sua proposta di matrimonio, e anello a parte, ero felice. Quasi non ci credevo più, ma aveva ragione mia madre, un uomo che ama sposerebbe la sua donna pure in capo al mondo.

Peccato che a decidere di come sarebbe stato il mio matrimonio non sarei stata io, ma mia madre. "Ed io ero contraria..."

Mi Abbandono a TeWhere stories live. Discover now