4: RAPITA

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4° CAPITOLO

Il tempo passò, e passò anche quell'anno. Con rammarico cercai di ritornare alla vita di sempre, ma mi fu negato anche quello che desideravo, e non volevo chissà che cosa. Avrei voluto rifugiarmi in una profonda campagna, lontano da occhi indiscreti, purtroppo mia madre aveva altri progetti in serbo per me. Io dovevo accontentarla, senza fiatare, senza dirle ciò che pensavo, e alla fine scoprì che mi aveva trovato qualcuno. Qualcuno che voleva maritarmi in fretta. Corinne, cioè mia madre, sapeva bene che io non avrei mai sposato nessuno senza amore, per cui trovo un modo tutto suo per convincermi.

"E rinchiudermi in un convento per lei era la soluzione più propizia per ottenere ciò a cui tanto aspirava." Mia madre era sicura che quella fosse l'unica cosa che mi avrebbe fatto cambiare idea, e alla fine avrei acconsentito ad un matrimonio di convenienza.

«Lei tiene di più a quello che dice la gente, che alla mia felicità. Io non conto nulla per lei.» ero così arrabbiata, che parlai a voce alta, e senza riflettere scoppiai in lacrime contro il cuscino del mio letto. "Avrei preferito che mi ripudiassero!" Urlai con disperazione, ma poi una sola immagine si animò dentro di me, e ogni delusione, ogni amarezza, e ogni infelicità vissuta in quell'ultimo anno che ormai era passato velocemente, scomparve quasi magicamente. Ero sul punto di crollare, quando quell'unica figura apparve tra i miei pensieri, e sorrisi contemplando la sua immagine con dolce follia. Me n'ero innamorata senza volerlo per davvero, non sapevo come fosse accaduto, sapevo solo di provare qualcosa di profondamente intenso per colui di cui non sapevo nulla se non come fosse fisicamente.

"Il suo nome rimarrà un mistero per me." Pensai ricordando il suo viso abbronzato, e quel dolce sorriso che mi donava gioia ogni qualvolta che la sua immagine appariva tra i miei pensieri.

Il ricordo di quel bacio, il pensare a lui ogni istante, ridava vigore al mio cuore infranto da tanti sogni irrealizzabili e distrutti per sempre in un solo giorno.

"Vorrei rivederlo." Dissi tra me e me al pensiero di riabbracciarlo, per poi perdermi nel suo tepore. Distrutta dal dolore mi rifugiai tra i miei sogni ad occhi aperti. E fu così che mi ritrovai dal giorno alla notte a vivere una vita senza amore, reclusa nella mia camera da letto, tra sogni e incubi infiniti, a vivere una vita che non era mia. Mi fu severamente vietato di uscire pure di casa, anche solo per una semplice passeggiata in giardino. Vivevo con dolore una vita senza felicità e dignità, e senza quell'amore in cui avevo creduto per anni essere reale e non finto. Ed un pezzo del mio cuore era finito molto lontano, fino a pensare che nessuno in quella vita mi avrebbe mai amata davvero. Adesso la mia vita era come un cielo senza le stelle. Quindi non c'era alcuna ragione per la quale sposarmi con chiunque pur di accontentare la supplica di mia madre nel trovarmi una sistemazione adeguata presso qualche uomo disposto a prendermi in moglie solo per salvare la reputazione mia e della mia famiglia.

Decisi alla fine che non sarebbe mai successo, e che il matrimonio combinato non era la soluzione giusta per me. Visto che ormai ero disonorata agli occhi della società, sapevo che nessun giovane uomo in cerca di moglie avrebbe voluto legarsi a me per amore. "L'unica soluzione è dare i voti." Ci avevo pensato molto bene, ma l'avevo già scartata a prescindere da quello che mi aspettava in futuro.

Mi ero rassegnata alla vita a cui i miei genitori mi avevano dato, finché un giorno mia madre mise in atto i suoi piani. Trovò la soluzione ai suoi problemi, e non ai miei in pochissimi mesi, e sapevo che scappare non sarebbe servito a niente.

«Nicole! È ora!» la voce di mia madre spezzò quell'incantesimo in cui tutti i miei sogni si avveravano. Finì per rispecchiarmi in quegli occhi scuri e crudeli, e capì in un solo istante che era giunto per me il momento di ritirarmi in convento. Non era una mia scelta, anche se il pensiero ogni tanto vagava a quell'unica soluzione che mi avrebbe dato pace e sollievo da una vita senza amore, una volta dato i voti e tutta me stessa al volere di Dio.

Mi Abbandono a TeWhere stories live. Discover now