Venti

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Mario


Da quando mi sveglio con Claudio tutto ha un senso.

Non mi sembra vero trovarmelo di fianco steso, la maggior parte delle volte nudo, quando la mattina apro gli occhi.

La sera spesso dopo aver fatto l'amore lui mi tira a se ed io mi addormento sul suo petto.
Sono tranquillo e mi sento a casa solo tra le sue braccia.

Mi sento al sicuro, protetto, come se niente potesse più ferirmi o rattristarmi dopo aver provato un felicità tale.

Il suo odore, la sua pelle, è come una droga per me.
È come se fosse la mia qualità preferita di eroina.
Più cerco di stare senza di lui e più voglio che mi entri in circolo endovena.

Apro appena gli occhi quando sento la sua mano accarezzarmi la schiena nuda e gli lascio un bacio sul petto, sul cuore.

Un cuore che ora batte per me, che ho desiderato tanto.

Lo sento affondare la tesa nei miei capelli e sorridere.

"Ciao bambino" mi lascia un bacio sulla fronte ed io mi faccio più vicino per lasciargliene uno appena a stampo sulle labbra.
Sorride sulle mie e mi stringe più forte a se posando le mani sui miei fianchi.

"Mi sei mancato" mi guarda con tono interrogativo arricciando un po' la fronte.
"Ma sono stato tutta la notte qui Mario" gli lascio un bacio sul collo e ci affondo dentro con la testa.

"Si ma dormire mi fa perdere tempo utile che potrei impiegare per stare con te" strofino il naso sul suo collo e lo sento ridere "quindi, mi sei mancato."

"Mario.." non gli faccio finire la frase perché lo stringo forte, fortissimo, in uno di quegli abbracci che prima ti spezzano le ossa e poi te le aggiustano.

"Mario, io non so proprio come devo fare con te" si divincola dalla mia presa e mi alza il viso per guardarmi negli occhi.

Ed io mi sento nudo.
Nudo e non perché lo sono veramente, ma perché Claudio ha la capacità di spogliarmi l'anima con uno sguardo e accarezzarmi il cuore.

"Lo sai che ti riempirò di baci tra tre... due.." mi sovrasta e inizia a farlo, nel vero senso della parola.
Mi riempie di baci e mi schiaccia sotto il peso del suo corpo.

"Cla, cla" rido perché mi fa il solletico e respiro un po' a fatica perché tutti quei muscoli sul mio corpo gracilino si sentono.

Ma non mi importa e non oppongo resistenza, perché io quei baci li ho desiderati tanto, ed ora me li prendo tutti e me li godo fino all'ultimo respiro.

Ed è così che mi sento, un po' bambino e un po' adolescente innamorato.

Smette di torturarmi e torna a guardarmi negli occhi, serio.
Profondo.

"Vuoi fare l'amore insieme a me?" mi lascia un bacio a fior di labbra.

"Insieme" glielo sussurro mentre cerco la vita attraverso le sue.

E lo facciamo, insieme fino alla fine.
Perché io insieme a lui farei tutto.

                                 *

"Dai Claudio smettila" lo dico poco convinto mentre continua a punzecchiarmi i fianchi in mezzo alla gente facendomi sobbalzare all'improvviso e ridendo di gusto.

Randagi Where stories live. Discover now