XXIX

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Jimin si svegliò di soprassalto: la fronte sudata, le mani che tremavano e il respiro irregolare.
Aveva avuto un incubo.
Lentamente si girò verso Taehyung, il quale dormiva ancora al suo fianco e che aveva un braccio ad ancorargli la vita.
Non appena lo vide, Jimin si rilassò e girò il suo sguardo fino ad incontrare la piccola sveglia sul piccolo comodino.
3:45

Il ragazzo sospirò e si passò una mano sul volto come se volesse cancellare quel sogno che attimi prima l'aveva lasciato con un sapore amaro in bocca.

Aveva visto Taehyung e due figure nere.
Loro erano i protagonisti.
Taehyung era spaventato e tremava senza fermarsi.
"Chi sono...Se Taehyung, un demone, è spaventato da loro?»
Il corvino sospirò e si diede delle stupido anche solo per aver pensato che quel sogno avesse potuto significare qualcosa.
Con un peso sul cuore, cercò di trovare una posizione adatta per dormire tra le braccia dell'unica persona che avrebbe voluto al suo fianco per sempre.


La luce, ovattata dalle tende bianche della finestra, colpí il viso del ragazzo che pacificamente dormiva.
Il suo corpo era stretto tra le braccia di un secondo ragazzo, anch'esso dormiente.
Si stropicciò gli occhi come meglio poteva, poiché non poteva muoversi liberamente a causa di due braccia che gli stringevano la vita, ma non appena vide il viso sereno del giovane al suo fianco, si rilassò e si lascio scappare un dolce sorriso.
"Sembra un bambino" e ridacchiò.

Jimin, cercando di non fare troppo rumore, si avvicinò al viso del biondo e incominciò a lasciargli tanti piccoli e leggerei baci, iniziando dalla spalla scoperta, passando per la mascella e finendo il suo operato con uno sfiorare leggermente le labbra del demone.
Il ragazzo al suo fianco rispose con dei piccoli mugolii e subito la sua presa si fece più leggera.
Difatti, Taehyung, iniziò ad accarezzare e a creare dei piccoli cerchi sulla schiena del moro, iniziando dalla parte inferiore fino a risalire.

«Tae
«Mh?»
«Come ti senti?»
Taehyung, ancora con gli occhi chiusi e un tenero broncio dovuto al fatto che Jimin avesse smesso di dagli quei piccoli e teneri baci, aprí leggermente un occhio e guardò il ragazzo negli occhi.
«Bene, ora che sono con te» e terminò con un sorrisino che non fece altro se non aumentare il rossore delle guance di Jimin.
Taehyung adorava stuzzicarlo.
«Tu come ti senti? Ti fa male da qualche parte?» fu stavolta Taehyung a chiedere.
Il diretto interessato aprí la bocca per rispondere, ma subito dopo la richiuse e si coprì il volto con le mani.
Taehyung sorrise e lo strinse a sè, di nuovo, intrecciando le gambe con le sue e facendo posare il viso di Jimin sul suo petto.
«È stato bello» ammise infine Jimin e Taehyung rise.

I due se ne stavano accoccolati sul morbido divano, con addosso una grande coperta rossa ad avvolgere il corpo di entrambi.
Jimin aveva la testa sul petto di Taehyung mentre quest'ultimo gli accarezzava i morbidi capelli.
Stavano vedendo un film romantico, consigliato ovviamente da Jimin, ma Taehyung non si era lamentato affatto.

Avevano passato tutta la giornata insieme, senza però aver minimamente accennato al "problema" sulla natura del biondo.
Il giovane umano era ovviamente curioso, ma non voleva forzare la conversazione o far sentire a disagio Taehyung e per questo aveva lasciato perdere.
A Jimin andava bene così e Taehyung non aveva la minima voglia di parlarne.

«Chim?» sussurrò Taehyung ad un soffio dal viso di Jimin che alzó la testa dal suo petto solo per poterlo guardarlo confuso.
«Chim?» chiese Jimin.
«Chim»
I due si guardarono negli occhi per alcuni secondi prima che Taehyung scoppiasse in una fragorosa risata a causa del viso di Jimin che aveva iniziato a prendere una sfumatura più rosea.
Una volta calmatosi, fece finta di asciugarsi lacrime inesistenti e «Jimin, Chimin...Chim. No?» spiegó.
Jimin nascose il volto sul suo petto e un imbarazzato e piccolo sorriso, poi alzó il viso e prese il volto del biondo tra le sue mani, circondando le sue guance con i palmi delle mani.
«Smettila di essere così»
«Così come?» chiese il ragazzo innocentemente, guardandolo con i suoi grandi occhi nocciola.
Jimin rimase incantato per un po', ma subito spostó la sua attenzione altrove non volendo rispondere al ragazzo, che nel frattempo si era lasciato scappare un sorrisino divertito e aveva attirato il ragazzo minuto tra le sue braccia, abbracciandolo a sè.

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