XI

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La neve cadeva lentamente quel giorno, distribuendosi sull'asfalto e comprendo tutto con il suo candore.
Le strade, quella mattinata, erano insolitamente affollate ma Jimin, con le mani gelide all'interno delle tasche, doveva assolutamente portare a termine dei piccoli prefissi che si era imposto.
Tra poche settimane sarebbe giunta la sua festività dell'anno preferita: Natale.
Jimin, sin da piccolo, era stato un ragazzo amante del divertimento e della compagnia e, quindi per lui, il Natale è sempre stata la perfetta occasione per stare con tutti i suoi parenti a brindare e divertirsi.

Si affrettò ad avanzare il passo mentre si nascondeva la bocca e le guance, interamente ghiacciate, nell'immenso cappotto grigio cercando di trovare un minimo di calore.
Lasciò uscire un piccolo sbuffo dalle sue labbra che, al contatto con l'aria fredda, si fece visibile.
Tenendo lo sguardo rivolto verso le innumerevoli vetrine cercò qualcosa c'è potesse anche solo lontanamente piacere ai suoi amici, successivamente sorridendo internamente per la gioia che avrebbe provato una volta che avrebbe visto lo stupore sulle loro facce.



Vide Jimin entrare in un negozio dalla vetrina straripante di piccoli oggetti, posti uno in successione all'altro in una maniera quasi impeccabile.
Vedeva come Jimin, affascinato, guardava con occhi attenti dei piccoli orecchini e poco dopo vide come, con una buffa corsetta da bambino, si fiondò su un set di anelli.
Il cuore di Taehyung, al sol guardalo, si riscaldava e desiderava solo poter ammirarlo ancora e ancora.

Jimin, poco più avanti di lui, stava per voltarsi ma Taehyung, veloce come non mai, si nascose senza farsi vedere dietro l'enorme pilastro in ceramica.
Il ragazzo dai capelli chiari aveva seguito Jimin da quella mattina, non che volesse pedinarlo o altro, voleva semplicemente vederlo di nuovo.
Dal loro primo incontro, i due si erano incontrati e visti  praticamente tutti i giorni.
Taehyung si era molto affezionato al ragazzo dalla pelle nivea e non riusciva a stare senza lui per più di qualche ora, a causa di questo tendeva a osservarlo come faceva un tempo con gli altri della sua specie.
Ma Jimin era diverso:
lui era un ragazzo dall'animo gentile, il volto sempre radiante e sulle sue labbra sempre un sorriso contagioso per la maggior parte delle persone.
Non l'aveva mai visto arrabbiarsi o causare dolore a qualcuno.
Non l'aveva mai visto piangere.
Mai essere triste o magari deluso.
Jimin era una delle anime più pure che avesse mai visto e il pensiero che lui avrebbe dovuto portarlo via per sempre...Lo rendeva solo amareggiato e disgustato.

Taehyung si girò per controllare cosa stesse facendo il ragazzo e, senza farsi vedere, si avvicinò.

Jimin, nel frattempo, con le dita poggiate sul mento, si domandava quale colore, il piccolo Jungkook, avrebbe preferito.
–«Jungkook...Hm...Forse...» mormorò il corvino non sapendo davvero cosa fare.

«Io prenderei quella rossa» parlò Taehyung sotto voce, per non essere sentito, e nascosto per non essere visto.

Dopo un po' Jimin prese il rosso maglione e felice lo guardò.
«Rosso è la scelta migliore»
Questo che fece sorridere Taehyung che si coprì la bocca con una mano.

«Se fossi Yoongi-hyung, cosa mi renderebbe felice...?» mormorò Jimin, che parve pensarci più del dovuto su quella singola domanda al vento.

«Set di anelli» pronunciò Taehyung.

«Set di anelli, ma sono un genio!» disse contemporaneamente Jimin.

Jimin prese subito il delizioso set di anelli e, mentre si accingeva a pagare, venne catturato da un piccolo oggetto.
Il ragazzo, assorto nei suoi pensieri mentre osservava quel piccolo oggetto, si torturava su un quesito: lui l'avrebbe apprezzato?
"Hm, non so se potrà mai piacergli ma...Vorrei tanto che la indossasse"

BECAUSE OF YOU - VMWhere stories live. Discover now