18: VOGLIE IMPROVVISE

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Ci abbracciammo con amore, mentre le mie mani scivolavano lungo il suo corpo. Volevo constatare la sua guarigione con le mie stesse mani, anche se presto avrei chiamato il medico. Volevo accertarmi che stesse bene fisicamente, e che era vero quello che vedevo con i miei occhi. Il mio Daniel era ritornato quello di prima.

"Ora può camminare, e solo il cielo sa quanto io gli sia grata."

Quando chiamai il medico per riferirgli quello che era successo, lui ne rimase sbalordito, ma dopo averlo visitato si congratulò per la guarigione di Daniel augurandogli il meglio per una vita felice al fianco della sua buona stella. "Ed io che credevo fosse tutto un sogno!"

Era reale, la guarigione di mio marito era reale, ma il medico mi disse che era qualcosa che aveva già visto, perché come ben mi ricordava mi aveva detto che non era tutto perduto, e che forse con la guarigione della ferita, forse anche i nervi si stavano rimettendo in sesto.

Ed io che non ci speravo quasi più, fu una dolce piacevole sorpresa sapere che mio marito era del tutto guarito.

Era solo questione di tempo, ed ora era tutto passato. Il peggio era passato, ed ora potevamo riprendere a vivere serenamente la nostra vita insieme.

"C'è solo sua nonna a darmi fastidio..." Anche se non era più una minaccia, temevo che prima o poi sarebbe ritornata alla ribalta. "Pur di mettere scompiglio nelle nostre vite chissà quella donna di cos'altro fosse capace..." Era solo un minuscolo ed insignificante ostacolo alla nostra serenità.

****

Dopo aver passato una notte dolcissima, decisi di mettermi all'opera per dare una veloce ripulita alla casa, e contemplando la mia vita, ripensai al mio dolce uomo mentre la notte prima mi aveva donato tanto amore facendomi perdere in lui, e in quell'attimo mi si illuminò il viso dalla felicità. Ripensare alla mia vita, all'uomo che tanto amavo era la felicità fatta su misura per me.

«Mi sei mancata terribilmente Nicole.» la voce di Daniel si era diffusa per tutta la stanza, mentre il mio amore mi suggeriva di rilassarmi, perché le faccende di casa non dovevo farle io, ma la domestica, ed io che volevo solo essere d'aiuto mi inviperì. Non ero lì solo per amare Daniel, ma anche per prendermene cura.

Mi appoggiò sul primo tavolino che vide, e mi fece aderire completamente al suo petto. Lo fissai con i miei occhi verdi con perplessità e indecisione, poi per un solo attimo tentai di resistergli, ma era troppo intenso il suo sguardo su di me, per non lasciarmi andare alle sue carezze. Daniel mi guardava con occhi pieni di desiderio, rimanendone paralizzata per la tenerezza con la quale mio marito si stava già iniziando una dolce tortura contro la mia bocca, rimasi senza fiato e volli baciarlo a mia volta.

Mi accarezzò le curve generose dell'abito che fasciava il mio corpo con armonia, fino ad alzarmi le gonne per accarezzarmi meglio. Diceva che voleva esplorare ogni parte di me, e che in tutta la giornata non aveva mai smesso di pensare a me.

«Questo vestito finirà sul pavimento. Ho voglia di baciare mia moglie.» sussurrò lui chinandosi a baciare la candida pelle liscia delle cosce fino a farmi impazzire dal desiderio.

«Oh, Daniel... fermati te ne prego.» lo supplicai con voce incerta, anche se in cuor mio sapevo bene cosa volevo, ed io desideravo solo il suo amore. Daniel però non ascoltò nulla di ciò che gli avevo appena detto, sapevo che avevamo così tanto da recuperare, specialmente dopo tutto quello che avevamo passato, ma la voglia di amarlo nuovamente dentro di me aumentò a dismisura. Mi sorrise malizioso. «Voglio mia moglie nuda su di me.» mi cinse per i fianchi stringendomi forte al suo corpo possente, ed io non potetti più redimermi, perché anch'io come lui lo desideravo. Mentre i nostri occhi si scambiavano teneri sguardi di lussuria, fremevo già dal desiderio. Avevo un bisogno estremo di lui, e ormai nulla poteva fermarlo, avevo capito che lo desideravo come l'aria che respiravo, come una mattina che abbracciava una nuova giornata, come il cielo che abbracciava la terra. Mi persi in lui completamente, e lì non riuscì più a capire cosa stesse accadendo tra noi, sapevo solo che la nostra passione stava aumentando in noi sempre più. "Oh..." Lo sentivo sussultare di gioia ad ogni bacio che mi donava sulla pelle. Mi baciò ancora, stavolta mi baciò una coscia, mi stuzzicò la pelle fresca e bianca come la neve. Sentivo caldo, anche se sentivo freddo sulla mia pelle, le sue labbra mi donavano calore. Era una sensazione bellissima.

Mi Abbandono a TeWhere stories live. Discover now