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❝Sai come si chiamano i fiori che ci circondano Jimin? Ne sono davvero tanti! È quasi impossibile classificarli tutti, ma dopo qualche anno qui insieme a me ti prometto che li sapremo riconoscere uno ad uno. Ti piacciono?❞ Non mi era mai piaciuto parlare tanto, ma in quel momento dovevo, la tua voce non si doveva spegnere, dovevo sentirla e nel frattempo sarei riuscito ad aprire la serratura della nostra nuova vita.
❝Sì davvero tanto...❞ un tono esausto uscì dalle tue labbra schiuse.
❝Lo immaginavo, me ne sono accorto la volta in cui raccogliesti quella che io definii erbaccia e me la regalasti in segno del nostro amore, a proposito di questo, sai che ce l'ho ancora con me?❞ Tirai fuori quel fiore dal taschino della mia giacca, per tutto quel tempo l'avevo custodito vicino al mio cuore. Te lo mostrai, ma nel farlo mi resi conto che attorno al pistillo solo pochi petali vi erano ancora, stava appassendo completamente e non me ne capacitavo.
❝Anche se è quasi spoglio dei suoi colori vivaci... è comunque meraviglioso❞ accasciasti il volto sulla tua spalla, sorridendo appena.
❝Vero?❞ annuisti semplicemente socchiudendo le palpebre, mentre io facevo pressione contro quella fottuta serratura che stentava ad aprirsi. La porta sembrava bloccata, non voleva farci entrare ad ogni costo. ❝Ah Jimin!❞ apristi gli occhi nuovamente ❝ti ricordi il nostro primo bacio? E ti ricordi della nostra dichiarazione? Io ero davvero felice... e-❞
❝Yoongi, lascia stare quella serratura, non fa nulla. Non mi rimane più tanto tempo, stammi vicino adesso❞ sul tuo volto vi era il sorriso più triste del mondo. Mi sentii morire dentro.
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SPAZIO AUTRICE sono già psicologicamente pronta alle vostre minacce, se vi faccio soffrire sappiate solo che vi voglio bene e non lo faccio apposta ಥ_ಥ
