"Saprò che è felice"

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La Signora Weasley stava tranquillamente cucinando, quando sentì un tonfo spettacolare contro quella che doveva essere la porta di casa sua.

Sospirò, facendo un incantesimo al mestolo affinché continuasse a girare la zuppa al posto suo, e si avviò verso la porta per accogliere Tonks.

Fattala entrare, non mancò di pensare distrattamente che come al solito non stava seguendo le procedure del Ministero, secondo le quali avrebbe dovuto fare delle domande per assicurarsi che quella fosse davvero Tonks.

In ogni caso, era quasi sicura che non esistessero streghe di ventiquattro anni con capelli quando grigi quando rosa e un'improbabile capacità di inciampare persino sugli zerbini.

La Signora Weasley la fece sedere, e vedendo come lei lo faceva abbattuta, il suo istinto materno prese il sopravvento.

«Tonks, cara... Come stai?»
«Come se mi avessero mandato il cuore in frantumi.»

Ed è la verità, pensò la signora Weasley.

Tonks gliel'aveva raccontato con lacrime agli occhi e voce rotta, ma ancora Molly faticava a credere che davvero Remus si fosse comportato in quel modo. Non lo conosceva certo da tempo immemore, ma aveva sempre pensato a lui come ad una delle persone più gentili che avesse mai conosciuto, e perciò le riusciva difficile credere che avesse detto quelle cose a Tonks.

Allo stesso tempo, però, bruciava di rabbia. Come aveva potuto andarsene via adesso? Aveva avuto mesi per chiedere scusa a Tonks, e adesso che Sirius era morto poteva essere il momento giusto per parlare con lei, per confortarsi a vicenda...

In cuor suo, Molly sperava che quell'uomo avesse una scusa valida per essersi comportato a quel modo.

«Non devi dire così» le disse la Signora Weasley, «Non abbatterti, cerca di superarlo...»
«Come posso superarlo? Se n'è andato, Molly. Andato. E quasi certamente non tornerà.»
La Signora Weasley le prese le mani.
«Non voglio che una cosa del genere esca di nuovo dalla tua bocca. Ne abbiamo già parlato il giorno in cui arrivò qui Harry: lui non morirà. Adesso tu devi riprenderti, e pensare solo alle missioni che ti vengono assegnate. In questo modo lo aiuterai. E renderai Sirius fiero di te.»
«Molly, non so cosa fare...»
«Te l'ho appena detto: non pensarci. Andrà tutto bene.»
«Come fai ad esserne sicura?»

Molly si sforzò non poco per trovare una risposta rassicurante.

«Non ne sono sicura, ma tu una volta mi hai detto di fidarti ciecamente di lui, no? Quindi... fallo anche adesso.»

La ragazza si morse le labbra, un gesto che collimava esattamente con il resto del suo viso, più preoccupato che mai. Chiuse per un attimo gli occhi, poi li riaprì e rispose alla signora Weasley.

«Lo farò, però... a Natale tornerà, vero?»
«Sì, Tonks. Me ne assicurerò, tranquilla.»
«Grazie» disse, sinceramente grata alla Signora Weasley per tutte le cose che stava facendo per lei.
«Non preoccuparti, cara.»

La Signora Weasley si alzò per andare a prendere due tazze per fare una cioccolata calda, andando a piazzarsi davanti alla piccola finestra della stanza. Tuttavia, a Tonks non serviva avere la visuale libera per avere presente lo spettacolo nel cielo.
Dopotutto, era venuta per quello.

La luna sta cominciando a brillare, pensò Remus, osservando il tetto della stanza in cui era chiuso dalle cinque del pomeriggio.

13 Anni - Remus e TonksWhere stories live. Discover now