Chapter 14

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Era passata quasi una settimana dalla scoperta del libro e dall'incontro spiacevole in biblioteca.

Zayn e Louis avevano deciso di non parlarne con i loro amici per evitare che si preoccupassero.

I giorni trascorrevano tranquillamente, ed a lezione di trasfigurazione la professoressa non aveva fiatato e non li aveva neanche messi in punizione. Si sentivano graziati. E forse lo erano.

Quel giorno si vociferava in giro che il professor Kilgham fosse tornato e Liam, che l'avrebbe avuto alla quarta ora, era impaziente di rivederlo, magari avrebbe dato qualche spiegazione.

Nel frattempo c'era una nuova routine che non gli dispiaceva affatto: a colazione si sedeva al solito posto, affiancato dal suo compagno di casata Calum. L'unica differenza era che di fronte a lui, nella sua tavolata, si sedeva Lui, ovviamente accanto a Louis.

Fatto sta che ogni mattina Liam prendeva coraggio, alzava gli occhi dal suo piatto pieno e li incrociava con quelli del moro, agitando la mano in segno di saluto. Quest'ultimo lo vedeva sempre e gli rispondeva con un piccolo sorriso fatto di sole labbra, occhi stretti di gioia ed un leggero movimento con la mano, per ricambiare il suo buongiorno.

Quello era il suo momento preferito della giornata.

Louis prendeva in giro Zayn per questa strana abitudine, ma lo faceva con affetto perché si sentiva così felice che finalmente il suo migliore amico si stesse aprendo a qualcun'altro. E anche se non conosceva Liam molto bene, poteva essere sicuro che fosse una persona di buon cuore che non lo avrebbe ferito. E questo era tutto ciò che aveva bisogno di sapere.

Zayn era costantemente con la testa tra le nuvole quando non era a lezione. La sua mente svolazzava tra mille pensieri ed insicurezze. Dopo tre anni in cui l'aveva scrutato da lontano, finalmente Liam si era accorto di lui ed ora non sapeva come comportarsi. Era così affascinato dal suo modo di essere, dalla sua sicurezza ed intelligenza da sentirsi in imbarazzo di fronte a lui. Ma sentiva dentro di sè una forza che lo spingeva a farsi avanti, ad avvicinarglisi, a parlargli. In pratica si sentiva il nodo al centro di un tiro alla fune.

Non aveva più avuto modo di parlargli di persona, per via dello studio e dei corsi, ma c'era da dire che il buongiorno speciale che riceveva al mattino gli aveva fatto sperare che anche Lui fosse interessato ad approfondire la conoscenza. A diventare amici, magari. Però era troppo intimorito per fare il primo passo, per andare da lui e parlargli faccia a faccia. Sicuramente sarebbe rimasto muto come un pesce ed avrebbe fatto una figuraccia.

Zayn pensava veramente troppo.

La quarta ora era arrivata e Liam si avvicinò alla classe di divinazione. Prese posto al primo banco come al solito, salutando il professore che era di spalle. Quando questo si girò il castano sgranò gli occhi: il volto del professor Kilgham era coperto da un graffio che partiva dalla base del suo occhio destro per finire all'altezza della mandibola. Sembrava profondo e doloroso e anche abbastanza recente.

Il professore si scusò per l'assenza dicendo di aver avuto un'emergenza in famiglia e che per questo non aveva pensato ad avvisare nessuno. Poi cominciò a spiegare come se nulla fosse, come se la sua faccia non fosse quasi divisa a metà.

Liam, per la prima volta in vita sua, non ascoltò quasi nulla della lezione, troppo impegnato a rimuginare sulla situazione.

Through My WallsOù les histoires vivent. Découvrez maintenant