Chapter 13

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Come predetto, il professore di divinazione non si presentò il giorno seguente.

La classe era piena di brusii: chi preoccupato per l'assenza del professor Kilgham, chi felice di saltare un'ora di lezione e chi semplicemente dormicchiava con la testa spalmata sul tavolo.

Zayn non sapeva a cosa pensare, perciò decise che dopo le lezioni avrebbe chiesto a Louis di accompagnarlo in biblioteca per fare ricerche sulla famiglia dell'insegnante scomparso. In effetti, gli sembrava strano di non aver mai sentito il suo cognome prima d'allora. Eppure la sua famiglia era molto importante e la sua educazione gli aveva imposto la conoscenza di praticamente tutti i nomi illustri del mondo magico.

Avanzò l'idea al suo migliore amico a pranzo e quello fu più che felice di assecondarlo, sperando di approfondire la questione. Louis era un appassionato di misteri. Quest'ultimo aveva inoltre deciso di non coinvolgere Harry nella ricerca e di informarlo solo a missione compiuta per evitare di fargli perdere tempo, nel caso in cui non avessero trovato nulla di interessante, oppure di metterlo nei guai.

Salutarono Nick-quasi-senza-testa e si diressero verso le scale che portavano alla biblioteca, seguendole nei loro bizzarri movimenti.

Non si accorsero, dato che stavano chiacchierando, di essere finiti sì in biblioteca, ma nel reparto proibito di essa.

"Dovremmo andarcene" sussurrò Zayn guardandosi attorno.

"Ormai siamo qui Zee, se le scale ci hanno portato in questo luogo ci sarà un motivo" rispose Louis facendo illuminare la sua bacchetta con un Lumos data la scarsa visibilità.

"Certo che c'è un motivo: sono dispettose!" ribattè il moro scansando una ragnatela in modo non proprio etero, trattenendo un urletto terrorizzato.

"Taci e seguimi" disse perentorio il castano, allora.

Zayn alzò gli occhi al cielo, ma seguì il suo consiglio. Soprattutto per non rimanere solo e al buio. Quel posto gli metteva i brividi ed era immenso.

Louis si fermò di scatto e l'amico gli finì addosso.

Quest'ultimo chiese: "C'è qualcuno? Perché ti sei fermato?"

"C'è un libro su quel tavolo" gli rispose il primo.

"E cosa dovrebbe farci un libro su un tavolo qui?" fece curioso il mulatto.

"È quello che scopriremo adesso" disse con un sorriso il castano.

Si avvicinarono cautamente, sempre stando attenti a fare il meno rumore possibile e si trovarono di fronte ad un tomo di circa cinquecento pagine, rivestito in pelle grigia e sporca, con macchie di usura e polvere. Doveva essere un libro davvero antichissimo.

Il titolo si leggeva a mala pena a metà.

'Pharmem' era tutto ciò che si intravedeva tra un graffio e una macchia di non volevano sapere cosa.

Louis lo toccò cautamente e cercò di aprirlo con scarsi risultati. Doveva essere incantato perché per quanto forzasse non riusciva a smuovere neanche una pagina.

Iniziò a pensare ad un qualche controincantesimo da fare per aprirlo, ma non gli fu possibile.

"Non dovreste essere qui" fu la voce che udirono i due.

Era la professoressa di trasfigurazione che li fissava avvicinandosi lentamente. I due sgranarono gli occhi quando si accorsero di non essere più soli.

Sibilarono qualche scusa impacciata e corsero letteralmente via, sbattendo ed inciampando più di una volta.

Una volta fuori dal reparto proibito continuarono a correre ancora per un po' fino a fermarsi per riprendere fiato all'angolo di un corridoio.

Si guardarono negli occhi ancora affannati.

"Siamo nei guai" disse uno ansimando.

"No, Lou. Siamo nella merda"


My corner
Come promesso eccomi qui con un nuovo capitolo!
Spero che questa storia venga seguita perché ne sono molto affezionata, perciò non siate avari di stelline e commenti, mi fanno più che piacere!
Nel caso in cui aveste consigli e/o critiche non esitate a dirmelo, sono aperta a tutto!

Spero vi piaccia.
Uno sbacio,
Bizet. Xx

Through My WallsOn viuen les histories. Descobreix ara