Capitolo decimo

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ATTENZIONE :  All'interno del capitolo ci saranno scene "forti" che potrebbero disturbare i lettori più sensibili. Niente di esplicito o fuori dai canoni della storia, ma è sempre meglio avvisare...

Detto ciò, buona lettura! 

-weirdink_

*

«Una donna?!» gridò Peter, incredulo, camminando avanti e indietro «Voglio sapere chi diavolo ha iscritto una donna al mio torneo!»

Camilla scuoteva la testa, come tutti nella stanza. Si stava discutendo, tra gli organizzatori del torneo, se dare o meno il premio al fantomatico "cavaliere" Mason.

«Ed una stracciona! Una donna stracciona, per di più!»

«Nessun titolo nobiliare, una signora Nessuno!» esclamò Cliff, contrariato.

La Lady di Blackgrapes aprì bocca per la prima volta dall'inizio di quella sorta di "riunione" «io credo che meriti il suo premio...insomma, ha sconfitto quanti partecipanti? Incluso Peter».

Nella stanza calò il silenzio e l'uomo lanciò uno sguardo a Camilla che parlava da sé.

«Ha ragione» commentò Tarus, il loro consigliere «il pubblico sarà scontento se non diamo alla ragazza quello che le spetta, ed il consenso del popolo è quello che ci basta sapere per prendere la decisione più giusta».

«No, mi oppongo fermamente!»

«Lascia che la ragazza abbia il premio, Peter!»

«Sono stato umiliato davanti la mia gente!» ribatté il conte «Da una qualunque puttana che anziché tessere come tutte, e Dio solo sa perché, brandiva una spada come un uomo!»

Peter si era fatto rosso in viso ed annaspava, mentre tutti lo guardavano come si fa con un fenomeno da baraccone.

«Non le darò quel cazzo di premio! L'unico premio che riceverà da me, sarà la grazia di non toglierle la vita».

Camilla tremò al ricordo della cattiveria che suo marito possedeva. Tremò al riaffiorare di una scena in particolare, che per anni si era ripetuta essere soltanto frutto della sua immaginazione. Peter impiccava i trasgressori come fossero bestiame da macello, e l'idea di quella coraggiosa combattente appesa a testa all'ingiù, le faceva accapponare la pelle.

«Va bene» cedette Tarus «se tu non vuoi, sarà la nostra Lady a farlo».

La ragazza sgranò gli occhi al suono di quelle parole «cosa?!»

Camilla sapeva che non l'avrebbe passata liscia. Sentiva gli occhi scuri di suo marito perforarle la schiena mentre camminava, sforzandosi di sorridere, e gli spettatori tenevano il fiato sospeso. C'era bisogno che la premiazione avvenisse pubblicamente, così che la voce della fedeltà dei Randall non venisse messa in discussione.

Con la riconquista delle terre barbariche del Nord, e del Forte dei Giganti, Blackgrapes era una delle contee più ricche e prospere di tutto il regno di Harmonya. C'erano cose, però, che Camilla teneva ancora dietro le palpebre, risalenti alla cattura di cinque anni prima...cose che a stento aveva il coraggio di leggere nelle fiabe.

La Lady camminava fissandosi le punte dei piedi ; la spilla simbolica in una mano e nell'altra un sacchetto tintinnante stracolmo di monete. Quando fu abbastanza vicina e si decise ad alzare lo sguardo, il suo cuore si arrestò.

La giovane combattente, ormai spoglia della sua armatura, era di una bellezza che toglieva il fiato. Nonostante ci si fosse aspettato, da tanta forza e brutalità, una stazza decisamente sgraziata per una fanciulla, la guerriera non era niente di tutto ciò. Camilla rimase così abbagliata dalla quella pelle diafana e dagli occhi di un verde cristallino, che a stento notò la spessa cicatrice sul suo sopracciglio.

The Jaguar of BlackgrapesWhere stories live. Discover now