CAPITOLO SEI

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DATA: 15 OTTOBRE 1962

                SI TROVAVANO ANCORA nel rifugio antiaereo.

Kalypso e Alex si presero i propri spazi sui tappetini; era un'area in cui loro due combattevano a pugni chiusi e movimenti non ortodossi – che tecnicamente non violavano le regole dato che il resto dei mutanti non aveva la stessa esperienza nel combattimento che condividevano loro due. Quindi non dissero niente e ripresero con i loro trucchetti.

Gli altri mutanti, Raven, Hank, Sean, Charles ed Erik sedevano attorno di loro a cerchio oltre la barriera immaginaria che Alex e Kalypso avevano fissato. Erano tutti ad occhi sgranati e bocca aperta – tranne Erik, il quale era troppo passivo per mostrare ogni genere di emozione che l'avrebbe reso vulnerabile – e guardavano attentamente mentre i due si combattevano senza sosta.

Erano stati fatti audaci tentativi di "combattere civilmente", come l'avrebbe definito Charles, ma i loro confini erano stati testati, e non c'era un singolo osso nei corpi di entrambi al quale importasse dell'etichetta in quel momento. Kalypso aveva immobilizzato Alex in una presa strategica, quindi avevano fatto ricorso al beneficio del principiante tra un naso sanguinante ed un occhi nero.

"Kalypso, ucciderai Alex"

"È quello lo scopo" rispose lei senza sorridere mentre lui si dimenava in modo disperato per liberarsi dall'abrasione provocata dall'attrito con la giacca di lei sulla sua pelle. Voleva solamente che l'ossigeno entrasse nei suoi polmoni doloranti. "Se riuscirà a liberarsi starà bene"

"È un grande 'se', Kalypso"

"Oh, piantala Charles, è divertente" lo interruppe Erik facendo un occhiolino malizioso alla piccola ragazza dai capelli rossi. "Tra l'altro, ad Hank potrebbe piacere molto tutto questo"

Era palese quanto il ragazzo biondo avesse minato la già bassissima autostima di Hank, si poteva solamente sperare che il povero ragazzo non fosse stato troppo ferito dai commenti di Alex.

Con tale commento Alex sembrò riprendersi. Ritornò nella sua figura di combattente e portò entrambe le gambe in alto cogliendo l'occasione per far cadere entrambi all'indietro, riuscendo miracolosamente a non spezzarsi l'osso del collo. In parte era perché lei aveva allentato la presa, e lui se ne approfittò per colpirla al plesso solare con il palmo della mano avendo successo nell'allontanarla.

Ma come sempre la combattente non aveva perso, ed in una mossa fluida – nonostante l'assenza di aria causata dal colpo inflittole, Kalyspo lo colpì direttamente sulla tempia facendolo cadere con lei.

La regola era che il primo a colpire il materassino con la testa perde. Ma dato che entrambi si rimisero in piedi in meno di un secondo, ed era stato così per tutta l'ora passata – o forse anche di più, in base alla loro straordinaria resistenza – Charles decise di annunciarli entrambi vincitori e dichiarò terminato il match scuotendo il capo incredulo.

"Mosse di base per ora" li fissò il telepate. "Per favore"

"Ma così non è divertente" si lamentò Alex nonostante poi seguì le istruzioni imposte dato che convenne sul fatto che fosse la cosa più razionale da fare. Kalypso stava già insegnando ad Hank e Raven, restando sulle basi della tecnica.

Sean e Charles rimasero quindi nelle mani di Alex, dato che Erik fu più che felice di astenersi dal partecipare. I due mostrarono tediosamente ai loro allievi le mosse che avrebbero aumentato le loro possibilità di difendersi, dato che nessuno di loro era preparato a bloccare e respingere i nemici.

"Potresti prendergli il braccio in questo modo" sorrise Kalypso sistemando la presa di Raven sull'avanbraccio di Hank – se Raven avesse applicato più forza gliel'avrebbe probabilmente lussato. "Non è più comodo?"

fight club |ITA|Where stories live. Discover now