Isda e il mare pieno di pesci

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"Sai Teodolinda, mi ha lasciato il ragazzo!"

"Beh, sai: il mare è pieno di pesci"

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Lo Squalo Bianco, il re della zona di mare dove abita, una zona di mare piena di scogli, alghe e turisticamente non molto interessante dal punto di vista di un pesce, avverte ad un certo punto un fastidio interno.

"Che succede, sire?" chiede Isda, intenta a piantare un quadro dove lei e un pesce martello squartano alcuni cadaveri caduti in mare dopo un naufragio. Il fatto è che Isda fra le altre cose ha sempre voluto dipingere un quadro, anche senza sapere disegnare, ché siccome adesso non è più un requisito indispensabile; così lei e sire Squalo Bianco hanno di comune accordo deciso di piantare quel quadro su uno scoglio apparentemente anonimo ma pieno invece di cozze.

"Mi sento come se avessi le orecchie umane e mi fischiano" risponde lui, afflitto. "E non è la prima volta che mi capita. Qualcuno ha parlato a sproposito di noi"

"Secondo me sono le cozze, che non stanno mai zitte" risponde Isda. "Oppure, c'è qualche umano che sta dicendo che il mare è pieno di pesci. Peccato per loro, ma il mare È pieno di pesci, e voi cozze tacete! ormai il quadro l'ho appeso!"

In effetti, una cosa che Isda odia è il brusio delle cozze che borbottano e spettegolano.

Sembra una dichiarazione fatta quasi a caso, tuttavia lo Squalo Bianco rimane estasiato da quella profondità, infatti siamo sotto il mare a diversi metri giù.

"È verissimo, dannazione! Dovremmo scolpire queste parole ovunque nel nostro territorio e questa cosa mi ha fatto venire voglia di sfogarmi sui Tonni!"

Così, chiamato il suo branco composto da quei criminali psicopatici assetati di sangue che rispondono al nome di Angelo, Serafino, Candido e Giocondo, vanno tutti e cinque a caccia di tonni, lasciando Isda a infilzare le cozze come meritano.

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"Ahahahah! E quando mi superi?"

La domanda divertita del Tonno Insuperabile alla tartaruga riecheggia per quella zona di mare.

"Per la serie ti piace vincere facile" commenta sarcastica la tartaruga. "Beh? Perché non provi a... OH NO AIUTO!"

Preoccupato, il Tonno volge il suo sguardo dove lo ha volto la Tartaruga e atterrisce anche lui.

Un branco di Squali Bianchi, capeggiato dall'auto nominato Re Santuzzo, sta minacciando il mare.

"Hanno il vessillo anti-tonno!" esclama l'Insuperabile notando che in effetti Santuzzo impugna una bandiera con su disegnato un tonno sormontato dal simbolo del divieto. "Sicuramente ce l'hanno con gli umani!"

La tartaruga allora pone la domanda che echeggia nell'aria: "Scusa... ma se ce l'ha con gli umani, perché se la prende con voi tonni?"

Nessuno dei due sa rispondere, lasciando scorrere un filo di vento sul mare. Nel frattempo però Santuzzo e la sua combriccola sono arrivati, sgommando sul mare lasciando una vistosa scia bianca e schiumosa, come farebbe un motociclista.

Santuzzo afferma "Tonno, lasciati mangiare!"; Serafino dice "Però lascia un po' di cibo anche per noi!"; Candido invece "Ti sparerò con i miei raggi laser! Yay!", ché lui è un po' matto, lo si capisce dal fatto che abbia detto Yay, ma anche come squarci le sue vittime finendo il tutto in un bagno di sangue prima di mangiarle.

Giocondo e Angelo invece non dicono nulla, si limitano a fissare il Tonno e la Tartaruga con occhi languidi e sbavando dalla bocca.

Il Tonno però fa il gesto dell'ombrello e fugge via, ché lui è insuperabile.

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"Certe giornate sono proprio piatte, non trovi?" chiede la Sardina al Novellame.

"Ha parlato quella grassa" risponde il Novellame acido, andandosene con gli altri suoi compagni.

"Che antipatico! Ma mai muori?" chiede indignata la Sardina, e sta di fatto che sia lui che tutti gli altri Novellame compari suoi siano stati mangiati da alcuni squali bianchi di passaggio, che nel frattempo non si sono accorti di nulla, presi come sono dall'inseguimento del Tonno Insuperabile.

La Sardina rimane scioccata da quel suo nuovo superpotere e decide quindi di fare una seconda prova.

Capita quindi, seguita da tutte le sue amichette pettegole, che guarda lo scontro finale fra due Pesci Spada.

Isda, mentre discuteva con le cozze, viene fermata da un suo simile.

"Tu! Gianbruzzo!" esclama Isda inorridita.

"Combattiamo!" esclama l'altro, senza salutare né altre frasi circostanziali.

"Ahahahah! Finirai massacrato!" esclama Isda, divertita dalla sfida.

"Ahahahaha! Assaggia la mia lama forgiata dai migliori fabbri!" esclama l'altro millantando origini medievali.

La sardina dunque afferma convinta "AIUTO! UNO SQUALO MAKO NEI PARAGGI!"

Sia i contendenti che gli spettatori sono costretti a fuggire, ma in realtà nessuno squalo Mako era nei paraggi. Quest'ultimo era intento a farsi i fatti suoi e ad apparire in locandine di film che non c'entrano niente con lui.

"Oh, e così cercavi di prenderci in giro, eh? Assaggerai la mia spada" affermano Isda e Gianbruzzo, e per la sardina è il momento di fuggire.

Le avventure di IsdaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora