Isda e il passare del tempo

275 24 77
                                    


Sapete, ogni volta che sotto il mare si scatena una tempesta, è sempre colpa di Isda.

Isda è un pesce spada femmina, la quale nella storia che stiamo raccontando ha però tutti i motivi per essere irritata.

"Allora? Possibile che nessuno abbia voglia di levarmi di torno questo pesce orologio?" comincia ad urlare ammattita. Il fatto è che il pesce orologio in questione la stava innervosendo continuando a dire "Ehi, mancano tre re alla partenza! Ehi, mancano due ore e cinquantanove minuti, ehi, ehi..."

"BASTA!" urlò Isda, che ne aveva fin sopra i capelli. Da quando aveva trovato quella parrucca chissà dove, Isda non è stata più la stessa.

"Comunque, mancano due ore e cinquantotto minuti" afferma il pesce orologio.

"Perché continui a seguirmi? Vuoi sfidarmi? Ho una spada e non ho paura di usarla!"

In effetti la spada di Isda è veramente minacciosa e riesce anche ad accenderla, cosa che succede improvvisamente e quando la sua padrona è irritata come in questo frangente.

Il pesce orologio, tuttavia, non è un pesce famoso per le sue lunghe discussioni filosofiche, così dice "Due ore e cinquantasette minuti"

Isda allora ripercorre con la mente il momento in cui lo aveva incontrato.

Come in tutti gli autunni, Isda aveva capito che era venuto il momento di emigrare verso sud, così aveva preso tutti i suoi bagagli sormontati da una parrucca riccioluta ed era partita, non senza aver prima acceso il suo lettore musicale personale, ovvero un aggeggio marino che permette di ascoltare i rumori del mare... al mare.

Improvvisamente e mentre Isda si stava lanciando in un acuto incredibile, era apparso un pesce orologio, dalla carnagione abbastanza gialla e due occhi enormi. Ad ogni colpo di pinna, un ticchettio inquietante di orologio.

Isda torna così al presente e fissa gelida il povero pesce orologio, che intanto continua a scandire il tempo.

"Non essere così dura con Barny..." dice un Cefalo di passaggio. "Ha trovato questo lavoro di orologio, e qualcuno dovrà pure farlo. Come scandiamo il tempo, allora, noi pesci?"

Isda fissa allora il Cefalo, che non aveva mai visto né conosciuto, e fa sì che la sua spada cominci a lampeggiare pericolosamente. "Non . Me., Ne. Frega. Niente."

"Due ore e Cinquantaquattro minuti! Ehi, ehi!"

"A COSA, A FARTI ESPLODERE? EH?" urlò Isda, ottenendo solo un'occhiata impassibile dal pesce orologio. Dal canto suo, è abituato alla gente che sbotta, ma lui in quanto timer deve portare a termine il suo lavoro, che per inciso si sarebbe concluso entro due ore e cinquantatré minuti.

Isda decide di ignorarlo, ma all'improvviso si ricorda che i pesci spada mangiano quel tipo di pesci e le viene un'idea.

Isda sorride, per quanto un sorriso in un pesce spada sia fuori luogo, e mangia in un sol boccone il timer a forma di pesce.

Tutta contenta, la Xiphias gladius (non ho buttato pugni sulla tastiera, è il nome tecnico del pesce spada, ndr) prosegue per il suo viaggio verso sud, sennonché una voce da dentro il suo stomaco annuncia:

"Due ore e quarantanove minuti! Ehi, ehi!"

"ARGH!

Le avventure di IsdaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora