sixteen

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l'inverno era ormai alle porte, mancavano poco più di trenta giorni ormai, e tyler si sentiva congelare dalla testa ai piedi. 
infilò le mani nelle tasche per riscaldarsi.
continuava a pensare a quello che era successo solo due ore prima.
josh e debby insieme. e mezzi nudi.

tyler scosse la testa, disgustato.

«ehi, vuoi un passaggio?», chiese una voce gentile e femminile. il ragazzo si voltò verso la sua sinistra e trovò jenna seduta in una macchina, sorridente.

«ma che ci fai qui?», chiese tyler sorpreso.

«dai sali!», esclamò lei. quando tyler si fu seduto e lei rimise la macchina in moto raccontò le notizie dell'ultimo momento. «ho accompagnato i miei all'aeroporto, partono per una vacanza romantica per dieci giorni e ho casa libera. ho già in mente di organizzare un paio di feste, sai...»

«e io sono invitato?», chiese tyler, quasi ironico.

«certo che sì!», jenna mise la freccia per girare verso casa di tyler, ma lui la fermò.

«andiamo a casa tua e ubriachiamoci, ti va?», propose tyler a bassa voce.
jenna capì che era successo qualcosa, ma non chiese nulla. tyler gliene avrebbe parlato quando voleva lui. era fatto così.

«non mi tiro mai indietro quando si parla di sbronzarsi.», ridacchiò jenna prendendo la via di casa sua. «abbiamo del vino che possiamo usare. e non è quello da cinque dollari!»

«grande!», esclamò tyler ridacchiando. «allora andiamo a sbronzarci!»

erano seduti per terra nel soggiorno elegante e raffinato della famiglia black con un paio di bottiglie di vino rosso e due bicchieri.
tyler era già un po' brillo e rideva per qualsiasi cosa, mente jenna era mezza nuda e brilla per un gioco alcolico che si erano messi a fare.

«sai...», iniziò tyler biascicando le parole. «oggi ho trovato il mio ragazzo mentre pomiciava con la sua ex.»

jenna smise di ridacchiare e guardò tyler. «levati la maglietta, hai infranto una regola del gioco.»

tyler obbedì, bevve un intero bicchiere e poi continuò il suo discorso: «mi sento male, jen. tanto. insomma, cos'ho che non va?»

jenna bevve un altro sorso di vino. «forse ti aspetti troppo da josh. cerca di rilassarti, e togliti i pantaloni.»

tyler rise, poi mentre si sfilava i jeans notò che jenna era in biancheria intima, e che anche lei doveva togliersi un indumento. allora tyler prese direttamente la bottiglia  e bevve un sorso. si avvicinò a jenna e la baciò.

la ragazza si morse il labbro. «è una pessima idea. tu sei gay.»

«non questa sera. stasera sono solo ubriaco e voglio fare cose di cui mi pentirò.», ribatté tyler.

«bene, allora.»

entrambi chiusero gli occhi e si baciarono.

così fra te e josh non funzionerà mai, piccolo ty.

tyler non lo ascoltò; poteva continuare a parlare se voleva, ma lui non lo avrebbe ascoltato. avrebbe fatto una cosa sbagliata, ma per una volta non gli importava delle conseguenze. desiderava fare ciò che lui voleva fare, e basta. non quello che era giusto.

tolse allora il reggiseno di jenna ed ebbe così inizio una serata che tyler non dimenticò mai. fece distendere la ragazza sul tappeto e la baciò sulle labbra, e poi sul lobo dell'orecchio ed il collo, sul quale  lasciò un segno rosso.

si eccitò sentendo jenna gemere sotto di lui, e per un momento si ricordò di quando, nella casa sull'albero, josh e tyler si stavano baciando e di quanto piacque a tyler sentire che josh lo desiderava e che lui era la fonte del suo piacere.
per tutta la notte tyler immaginò di essere con qualcun altro, e non con jenna, la quale era perfettamente consapevole che tyler non volesse rimettersi con lei.

sorry not sorry || joshlerWhere stories live. Discover now