Chapter XXI: Everybody's gonna make mistakes

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-Tu che ne sai di quanto ho dato, sui tuoi soldi io ci sputo
Mi sono sempre salvato dall'odio, dal vuoto, dal fuoco
Dalla mia guerra, da una vita di merda ogni volta che ero fottuto
Chiamami infame se pensi che io sia cambiato
La realtà e che sei rimasto indietro e io sono cresciuto
Senza chiedere un aiuto continuo a fottermi questa vita-

Natsu's point of view

Passarono i giorni e la situazione diventò disperata.

Dopo la morte di Jude vi furono una serie di numerosi omicidi in giro per la città, A e Z uccidevano chiunque sembrasse una minaccia per la loro compagnia, ed ero cosciente, che prima o poi, sarebbe toccato anche a noi; noi inteso come: la mia banda e, soprattutto, quella di Lucy.

Ricordo che era un giovedì mattina, il cielo era di un grigio piacevole, e tirava un venticello freddo.

Stavo guardando fuori dalla finestra del mio covo, mordicchiandomi il pollice, mentre pensavo, pensavo, pensavo e pensavo.

Era dalla mattina presto che ero rinchiuso con Gray e Laki nel covo, per studiare e rivalutare le informazioni che, nel corso degli anni, avevamo ottenuto su AZ.

Lucy non aveva potuto partecipare al funerale di suo padre, poiché la polizia non doveva sapere che lei e Jude avevano dei legami di sangue. Sarebbe stata di certo arrestata ed interrogata, dato che non aveva dei bei rapporti con la legge.

Avevo deciso di non dirle nulla di quel messaggio, me ne sarei occupato io stesso, ma, Dio, odiavo ammetterlo, ma quella situazione mi stava mangiando vivo.

Se mai avessimo ottenuto l'informazione mancante, nonché la posizione del quartier generale di AZ, non ce l'avremmo mai fatta da soli, mai. Loro erano troppo forti, ci avrebbero distrutto nel giro di un secondo.

Odiavo ammetterlo, ma era così.

<<Santo Dio...>> esclamò all'improvviso Laki, lasciando cadere per terra il pennarello rosso che teneva in mano.

Mi girai lentamente, puntando lo sguardo su Gray. Anche lui aveva dipinta sul volto un'espressione di puro terrore e non era da lui.

Aggrottai le sopracciglia preoccupato, prima di avvicinarmi velocemente a loro.

Quando i miei occhi ricaddero su quello che Laki aveva segnato sulla mappa, sentii tutti i miei muscoli contrarsi in un colpo solo.

<<merda>> urlai con tutto me stesso, scaricando tutta la mia rabbia sul muro, scagliando un pugno su di esso. Le mie nocche in poco tempo iniziarono a sanguinare, ma tanto ci ero abituato, non sentivo più male alle mani.

<<d-devi parlargliene, Natsu lei deve sapere di quel messaggio, deve sapere che vogliono ucciderla...deve sapere di questo.>> disse Laki indicando la cartina, strisciando all'indietro per allontanarsi di poco.

La viola aveva collegato tutti i punti in cui avevano trovato dei cadaveri sulla cartina, uccisi, ovviamente,da AZ, e tutti loro, nel complesso, formavano una grande ed evidente L.

<<no...non lo deve sapere, devo proteggerla..>> mormorai passandomi nervosamente una mano fra i capelli, tirando di poco i ciuffi rosa.

<<fratello, dietro una minaccia così grande come tuo fratello e A, noi da soli, o peggio, tu da solo, non possiamo nulla.>> Gray mi raggiunse, posandomi una mano sulla spalla. Mi guardò in modo preoccupato, storcendo la bocca in una smorfia.

Respirai profondamente guardando il soffitto, chiusi gli occhi e pensai.

Che-diavolo-dovevo-fare. Era la prima volta che non sapevo come agire, come comportarmi. Ed era anche la prima volta che sentivo il bisogno di proteggere una persona, anche a costo della mia stessa vita.

|nalu| Undone.Where stories live. Discover now