Chapter XVIII: are you in love?

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-Portami a casa in un sogno che acceca
Attraverso i segreti che ho visto
Lava via il dolore dall mia pelle
e mostrami come essere intero di nuovo
Perché sono solo una crepa in questo castello di vetro-

Natsu's point of view

Il bussare frenetico alla porta interruppe il mio dolce dormire, una voce femminile urlava, continuando a battere pugni al legno del portoncino, il mio nome.

Mugugnando aprì lentamente gli occhi, trovandomi davanti la cosa più bella che potessi mai vedere.

Dischiusi leggermente la bocca e sbattei un paio di volte le palpebre, per assicurarmi che quello non fosse solo uno stupido sogno.

Lucy era accanto a me, stava dormendo beatamente con la guancia premuta sul cuscino, la bocca leggermente dischiusa, le guance rosse e i capelli spettinati. Un suo braccio avvolgeva dolcemente il mio busto, mentre le sue gambe erano rannicchiate accanto alle mie.

Istintivamente sorrisi, mentre, senza che io potessi fare nulla, una lacrima rigò la mia guancia.

Sorpreso l'asciugai velocemente, poi, nel modo più dolce possibile, accarezzai il viso di Lucy un paio di volte.

<<Natsu!!>> quella stupida voce femminile mi risvegliò dall'incantesimo causato da quella biondina.

Sobbalzai leggermente mentre il bussare non cessava di riecheggiare fra le mura del mio appartamento.

Imprecai mentalmente prima di dare un piccolo bacio sulla fronte di Lucy, alzarmi lentamente dal letto ed uscire dalla mia stanza, stando attento a fare il più piano possibile.

Presi un profondo respiro mentre il cuore correva all'impazzata, lo stomaco era sottosopra e uno stupido sorriso compariva sul mio viso.

Percorsi velocemente il corridoio, scesi le scale ed arrivai davanti alla porta d'ingresso.

Quando l'aprii il sorriso che si era formato sul mio viso scomparve.

<<Lisanna>> dissi incazzato.

<<Natsu! Grazie a Dio stai bene!>> urlò saltandomi al collo, la respinsi bruscamente, facendola quasi cadere.

<<ma che cazzo hai?!>> chiese riluttante.

<<ma che cazzo hai tu! sempre a rompere i coglioni! si sto bene, contenta?>> sbraitai irritato.

Volevo solo tornare da Lucy.

Lei roteò gli occhi al cielo ed entrò senza permesso nel mio appartamento.

<<ieri ho avuto tanta paura>> disse con voce tremolante, tirandosi giù, in modo sensuale, la cerniera del giubbotto grigio che portava.

Mi ci volle tutto me stesso per non saltarle addosso e prenderla per la gola, gridandole di andarsene.

Chiusi gli occhi respirando profondamente, ma una voce maschile mi costrinse a riaprili di scatto.

<<che cazzo succede qui?>> Gajeel era in piedi sul fondo delle scale, con un'espressione irritata sul viso e le braccia conserte.

Subito il sangue mi si raggelò nelle vene.

Quando era tornato? Come avevo fatto a non sentirlo?

Merda, se avesse visto Lucy sarebbe stata la fine.

Deglutì pesantemente, pregando che Lucy non si fosse svegliata.

<<sono tornato stamattina alle 7:00, e sono solo le 14:00...gradirei dormire invece che sentire le vostre inutili voci>> borbottò il corvino.

|nalu| Undone.Where stories live. Discover now