Capitolo 12 - Combatti

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Prima che Coraline se ne rendesse conto, l'auto si fermò.

" non fare casini a scuola " - disse la madre, scrutandola dallo specchietto retrovisore.

La ragazza fece finta di niente, di certo non si poteva preoccupare della scuola quando in realtà c'erano problemi ben più grandi.

' io... Non posso permetterglielo '.

Non voleva che la sua cara cuginetta finisse nelle mani di quel mostro, avrebbe fatto di tutto per proteggerla. Da quando la piccola l'ha conosciuta, ha sempre visto Coraline come un modello da seguire, come un eroina. E come tale, la ragazza doveva mantenere la sua immagine davanti a sua cugina. Questa realtà di certo faceva schifo, e l'ultima cosa che voleva era quella di distruggere la felicità di sua cugina.

" Coraline! Perché sei qui impalata, davanti al cancello? " -

La ragazza si riprese dai suoi pensieri.

" Alex! " - sorrise.

In un certo senso era felice di averlo incontrato. In questo momento non voleva stare da sola, ma non voleva neanche metterlo in pericolo raccontandogli tutto.

" c'è qualcosa che ti preoccupa? " - chiese il ragazzo.

" ah... Uhm... Niente. Solo che... Oggi Wybie sta male " - in un certo senso era vero, era triste anche per il suo amico.

" ahhh sarà stata la pioggia di ieri? Beh non ti preoccupare, gli passerà. E poi... Ci sono io! " - detto questo, Alex mise il suo braccio destro sulle spalle di Coraline.

" hai ragione " - sorrise.

Consolata dalle parole del suo amico, cominciò a sentirsi più tranquilla.

' Molte volte, anche se non ci si può confidare con nessuno per paura, basta soltanto una frase per potersi rimettere in sesto. Anche un semplice " ci sono " può cambiare totalmente la vita di qualcuno. Ora riesco a capirlo... ', pensò Coraline, dirigendosi nella sua classe insieme ad Alex.

I due ragazzi, appena entrarono in classe, videro sulla cattedra dei fogli.

" ahh... Non ci voleva! Una verifica a sorpresa " - si lamentò Alex, non appena si avvicinò per leggere.

" la vostra...paura? " - lesse Coraline, pensierosa.

" paura per il futuro...eh? Beh, nessuno sa cosa potrebbe succederci un domani " -

" già... " - rispose Coraline, incupendosi per un breve lasso di tempo.

" Questa traccia non mi piace per niente... Che ne dici di scappare? Prima che viene il professore... " - suggerì Alex, notando la strana espressione della sua amica.

Senza aspettare una risposta, prese la mano di Coraline e la trascinò via con se. Lei non disse niente, sorpresa da quella strana sensazione di calore.

' wybie... ', fu questa la prima cosa che pensò non appena sentì stringersi la mano.

Nel fra tempo, Alex l'aveva portata davanti ad una moto molto particolare decorata da innumerevoli scritte nere.

" Mantieniti forte " - fece il ragazzo, dopo averle messo il casco.

Coraline lo abbracciò senza esitazione, non solo per la sua sicurezza, ma anche perchè aveva bisogno di un po' di affetto in quel momento.

' Libertà ', una semplice parola ma da un significato profondo. Era proprio questo di cui lei aveva bisogno. Libertà di scegliere, libertà di vivere, libertà di essere felice.

Diversi minuti dopo, la moto di Alex si fermò e Coraline alzò il capo.

" a tutto c'è una fine... " pensò lei, ad alta voce.

" Ma c'è sempre un nuovo inizio " - disse Alex, scendendo dal veicolo.

Porse la sua mano verso la ragazza e le sorrise, caloroso. Non appena Coraline mise piede sul terreno, riconobbe subito quella casa.

" non ci credo... Mi hai portata da Wybie " - sorrise la ragazza, felice del suo gesto.

" su dai, andiamo a consolarlo un po'. Stare a casa da solo non è poi così bello... E io ne so qualcosa " - disse Alex, guardando una vecchia altalena che si trovava lì nelle vicinanze.

" Quindi sai che sua nonna è in ospedale... " - realizzò la ragazza, sentendo quelle parole.

" andiamo " - il suo amico ignorò il suo commento per non entrare nell'argomento e si diresse verso la porta. Coraline lo seguì.

Al terzo bussare, qualcuno si affacciò silenziosamente dalla finestra e sorrise allo stesso modo. Scese velocemente le scale e aprì la porta.

" Wybie! " - disse Coraline, arrabbiata.

" Ma tu stai benissimo... " - rise Alex, divertito.

" Volevo dormire fino a tardi oggi e quindi ho inventato una scusa, scusate ragazzi hahah " - si difese Wybie, imbarazzato.

Poi guardò serio Coraline, notando la sua strana espressione cupa.

" Scusami, non ti lascerò più " - a quelle parole, la ragazza sorrise.

" ehm... Ma che sta succedendo qui? " - chiese Alex, un po' a disagio.

" Su, entrate " - disse Wybie, sorridendogli.

Anche se all'inizio Coraline aveva bisogno di pareri riguardanti sua cugina, subito dopo si rese conto che la sola presenza del suo caro amico la aiutava. Di fatti, decise di non parlarne con Wybie e di divertirsi un po' con loro per potersi dimenticare, anche se per poco, la sua tragica paura.

Passarono tutto il giorno a parlare e a scherzare tra di loro, fino a quando però il tempo terminò e furono costretti a ritornare alle proprie case.

" Dobbiamo sbrigarci, sennò ci potrebbero beccare " - Commentò Alex, con rammarico.

" Allora a domani, Wybie " - disse Coraline, seria.

" A domani " - gli rispose il ragazzo. Lei ricambiò subito dopo.

I due ragazzi uscirono da quella casa e si sedettero nuovamente sulla moto.

" grazie per il passaggio " - sorrise Coraline, abbracciandolo per mantenersi.

Alex annuì con la testa. Il suo obbiettivo era quello di darle coraggio e di confortarla, anche se non sapeva bene i motivi per cui lei era così triste in questi giorni.

Sorrise.

Arrivati in poco tempo a destinazione, i due si salutarono e Coraline scese dalla moto. Lei rimase ad osservare il suo amico allontanarsi con la sua moto, e solo allora riuscì ad intravedere una scritta.

" Fight "

( combatti )


Ragazzi, dopo taanto tempo sono tornata! Oggi ho finito i recuperi e questo significa che aggiornerò più spesso Coraline :) Votate se vi è piaciuto il capitolo :D

Coraline 2 - Il gioco ricominciaWhere stories live. Discover now