3. Uno come te

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Ero felice. Per la prima volta dopo tanto tempo mi sentivo davvero felice. Anche fare la casalinga chiusa in casa mi sembrava divertente oggi. Ero così felice che persino Ignazio se n'era accorto.
I:"Posso sapere cos'hai?"
A:"Ma nulla,è solo una bella giornata"
I:"Mh vabbè, io vado a lavorare. Ci vediamo stasera."
Mi baciò sulla guancia e andò via. Come al solito. Non si accorgeva mai di nulla Ignazio. Se stava bene lui stavano bene tutti. Era questo che mi dava fastidio. Come se per lui non contassi più nulla, non mi dava più attenzioni come prima. Mi trattava come se fossi la sua serva, non veniva a casa nemmeno per mangiare. Dormiva e basta. Prima era diverso, trovava sempre un attimo per me. Mi considerava.
Piero mi chiamava sempre, appena era libero veniva da me, mi ascoltava. Ma Ignazio non sapeva nulla, diventava geloso, a caso.
Suonarono alla porta e trovai Piero con un sacchetto di croissant in mano. Era proprio di questo che parlavo.
P:"Buongiorno cucciola!" - sorrisi e lo feci entrare.
A:"Hai già fatto colazione?"
P:"Sono venuto per farla con te. Tuo marito?"
A:"È andato via poco fa."
P:"I bimbi?"
A:"Dormono ancora" - ci sedemmo a stavolta e inzuppammo i cornetti nel caffè.
P:"Aurora, posso farti una domanda?"
A:"Dimmi"
P:"Beh sono passati sei mesi..e non hai ancora la fede. Tu e lui non siete ancora sposati no? Sapevo che lo volevate.." - pensai a quando feci la proposta ad Ignazio sei mesi fa e a com'era ora. Non ne ero più così sicura. Ma non potevo dire a Piero che la mia relazione era in rovina.
A:"Non siamo ancora sposati. Ci sono molte cose da organizzare, lui è sempre a lavoro e non ha mai tempo" - sorrisi forzata.

Stranamente non disse altro. Si era accorto che stavo mentendo, mi conosceva troppo bene.
I bambini si svegliarono e nello stesso momento bussarono alla porta.
P:"Ferma. Io vado dai bimbi, tu vedi chi è." - lo guardai con occhi sognanti svanire su per le scale. Un padre perfetto. Merda.
Dalla porta socchiusa sbucò Gianluca. Gli saltai sopra, da quando era partito in viaggio di nozze non l'avevo più visto.
Piero ritornò con i bimbi in braccio seguito da Julio e quando mio fratello lo vide, rimase a bocca aperta.
G:"Piero..ma..Che ci fai qua?" - lui sorrise portandomi i piccoli anche se Piero junior era incollato a lui.
P:"Gianluca! Sono così felice di vederti!" - stava per abbracciarlo ma Gian si scansò.
G:"Io no! Ci vediamo più tardi Aurora, non voglio rovinarmi la giornata" - lanciò un ultimo sguardo a Piero e andò via.

GIANLUCA POV'S :
Stranamente non disse altro. Si era accorto che stavo mentendo, mi conosceva troppo bene.
I bambini si svegliarono e nello stesso momento bussarono alla porta.
P:"Ferma. Io vado dai bimbi, tu vedi chi è." - lo guardai con occhi sognanti svanire su per le scale. Un padre perfetto. Merda.
Dalla porta socchiusa sbucò Gianluca. Gli saltai sopra, da quando era partito in viaggio di nozze non l'avevo più visto.
Piero ritornò con i bimbi in braccio seguito da Julio e quando mio fratello lo vide, rimase a bocca aperta.
G:"Piero..ma..Che ci fai qua?" - lui sorrise portandomi i piccoli anche se Piero junior era incollato a lui.
P:"Gianluca! Sono così felice di vederti!" - stava per abbracciarlo ma Gian si scansò.
G:"Io no! Ci vediamo più tardi Aurora, non voglio rovinarmi la giornata" - lanciò un ultimo sguardo a Piero e andò via.

Con quale coraggio era tornato?
Se n'era fregato completamente, aveva fatto soffrire tutti. Avrei voluto spaccargli la faccia.
Isabél aveva passato metà viaggio di nozze col muso per colpa di quello. Ci aveva rovinato la vacanza.
Apri lentamente la porta temendo che lei stesse ancora dormendo e invece la trovai sdraiata sul divano intenta a leggere un libro. Era così bella, come si poteva fargli del male?
G:"Amore?" - si voltò e sorrise. La baciai e andai in cucina per preparare il pranzo.
Is:"Sei andato dalla mamma?" - mi fermai. Non sapevo se dirglielo o meno.
G:"Si. Ma sono andato via subito, era occupata con i bambini."
Sbuffò e mi raggiunse.
Is:" Non ci credo, continua ancora così? Io sarei già impazzita. Vive tra la casa e i bambini. Ignazio è proprio un mostro se è contento della vita che le fa fare."
Si,certo. Qui il mostro era un altro. Era un manichino tutto tirato con giacca e cravatta incollati sopra.
G:"Non credo sia colpa sua. Ignazio lavora sempre, non è a conoscenza di ciò che fa lei"
Is:"È di questo che parlo! La tratta come se fosse la sua cameriera! Dovrebbe lasciarlo e trovarsi qualcuno migliore" - chiusi lì il discorso e cominciammo a mangiare. Sapevo dove voleva andare a parare. Piero l'aveva fatta soffrire ma lei continuava a vederlo come un angelo. Era davvero bravo a ingannare la gente.
Is:"Non merita tutto questo.."
G:"Lo so. Se fosse per me vivrebbe in una grande città, felice, con i suoi figli. Ha sofferto troppo e non merita di avere sulle spalle anche uomini immaturi che pensano solo ai loro comodi!" - mi alzai da tavola e uscii sul balcone. Mi seguì, aveva notato che qualcosa non andava.
Is:"È successo qualcosa?" - feci un lungo sospiro e la guardai negli occhi.
G:"È tornato tuo padre. Era a casa con lei. Ridevano e scherzavano come se non fosse mai successo nulla" - ero quasi schifato nel ricordare quella scena.
Sussultò ma mantenne la calma.
Is:"Magari hanno chiarito.."
G:"Ha sbagliato!"
Is:"C'è chi ha fatto di peggio!" - ecco, paragonava sempre Ignazio.
G:"Ti prego lasciamo stare,non voglio litigare con te" - annuì e la strinsi forte.

PIERO POV'S:
La reazione di Gianluca mi aveva deluso. Una cosa del genere me la sarei aspettata da Ignazio non da lui.
Aurora stava facendo mangiare Mia e Piero mentre io giocavo con Julio. Come faceva Ignazio a stare lontano così tanto tempo? Era un suicidio.
P:"Aurora ma di preciso, che lavoro fa Ignazio?"
A:"Non lo so, cose tipo ingegnere, imprenditore..Non capisco molto queste cose, mi annoiano" - risi, non gli importava dove andasse.
P:"Ora devo proprio andare".
Quando uscii sentii delle voci da un bar vicino e notai Ignazio. Eccolo il 'gran lavoratore'.
P:"Ehy Mr. Muscolo!" - si voltò e venne verso di me già infuriato. Era una così automatica ormai.
I:"Che ci fai qua?"
P:"Ero da tua moglie. Fai il barista ora?"
I:"Sto facendo una pausa, è concesso a tutti no?"
P:"Ah si? E dove lavori?" - esitò e abbassò gli occhi.
I:"Non molto lontano da qui"
P:"Fai schifo! Lei crede che lavori tutto il giorno mentre tu vai a spasso. Sta male! È sempre in casa e continua a difenderti mentre tu te ne freghi di lei!"
I:"Sistemerò tutto. Vattene ora."

||L'AMORE PORTA GUAI 3||Where stories live. Discover now