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Ehy Benjamin,
Mi chiamo Federico ed ho diciassette anni.

Oggi non sei venuto a scuola e il banco infondo all'aula è rimasto vuoto.

Anche il tuo oggi era vuoto. E resterà così per sempre.

Così come il mio cuore.

Anche il mio cuore adesso è vuoto. Spero che non lo resterà per sempre.

Aiutami da lassù,per favore Angelo mio.

Mi manchi come d'inverno manca il mare e come d'estate manca il freddo.

Anche tu.

Mi manchi come l'ossigeno sott'acqua.

Anche tu. Non c'è la posso fare.

Dove sei?

Ero solo Federico. Ed avevo bisogno di te.

Ma tu non c'eri.

Tuo, Federico.

***
Ehy Benjamin,
Mi chiamo Federico ed ho diciassette anni.

Neanche oggi sei venuto a scuola. Il banco infondo alla classe è ancora vuoto.

Chiederò alla preside che il tuo banco non venga sostituito. Non reggerei di vedere un altra persona seduta al tuo posto..

Mi sento impazzire.

Oh, allora siamo entrambi pazzi.

Mi manchi in una maniera incredibile.

Anche tu. Ma non lo puoi sapere a meno che tu non mi stai guardando da lassù.

Quasi innaturale.

Quando sono tornato a casa non ci ho pensato due volte e ti ho chiamato.

Non mi hai risposto.

Scusa.

Il telefono ha fatto due, tre, quattro squilli, ma tu non hai risposto.

Non lo sapevo neanche. Spero tu mi perdoni dal paradiso dove sicuramente sei ora.

Mi hai fatto tanto male, sai?

Penso che tu non voglia sapere cosa io stessi facendo veramente quando mi hai chiamato...

Un po' mi hai distrutto.

Federico...io avevo una lametta in mano quando mi hai chiamato.

Non sapevo che tu avessi voluto veramente che io ti rispondessi in quel momento, sai? Ero distrutto.

Perché avrei dovuto distruggere ancora di più anche te?

Tuo, Federico.

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