4.7

284 34 0
                                    

Ehy Benjamin,
Mi chiamo Federico ed ho diciassette anni.

Oggi all'entrata della scuola,ho visto che Riccardo ti abbracciava e ti lasciava un foglio.

Me lo ricordo a memoria quel foglio,sai?

Tu dopo aver letto lo hai abbracciato ed avete inziato a chiacchierare.

In realtà l'avevo perdonato solo perché non volevo altre complicazioni.

Avete fatto pace?

Sembravi felice.

Ma non lo ero. Mi mancavi tu.

Sorridevi.

Considera solo che un verso di quel foglio diceva "io non so nemmeno cosa ti abbia fatto"

Come si fa a perdonare una persona così?

Siete stati insieme tutto il tempo fino a che siete entrati a scuola insieme, e vi siete divisi.

Non sapevo che altro fare. Tu con me non ci stavi.

Ed io ne avevo bisogno.

In seconda ora, Aritmetica ci ha portato i compiti in classe.

Erano sulle proporzioni. Me lo ricordo.

Hai preso otto e mezzo, e sembravi felice di ciò, nonostante ti abbassasse la fantastica media del nove/dieci che avevi.

Non mi fregava più niente ormai.

Mi importavi solo tu.

Ma io credevo di non importare a te.

Ma poi a ricreazione hai sentito di nuovo Riccardo, insieme alla maggior parte della classe e i suoi amici, sghignazzare per il tuo voto e a prenderti in giro, lanciandoti occhiatacce.

Eh già...

Quando non ti guardava nessuno,
hai iniziato a piangere.

Ti sei alzato dall'ultimo banco, dove eri rimasto seduto per tutta la ricreazione, come sempre, ed hai strappato e buttato il foglio che ti aveva dato Riccardo quella mattina.

Poi sei corso in bagno in lacrime.

Mi hai visto Federico? Perché non sei venuto da me?

Non sei tornato in classe nelle ore successive.

Ti aspettavo.

Non ti ho più visto per tutta la giornata.

Ed io non ho visto te.

Pensavi si fosse risolto tutto, mio piccolo Benjamin?

Si. Mi piacciono le illusioni

Mi dispiace illuderti, ma la vita non é così.

Bene. Ne sono felice.

Pensavi fosse tutto finito?

Pensavo di avere un periodo di pace.

Almeno la calma dopo la tempesta.

Cosa ti è successo in passato?

Si,ma non voglio parlarne. È un tasto dolente.

La tua assenza fa già abbastanza male.

Avrei voluto tanto farti quelle domande, ma chi sono io per chiederti queste cose?

Oh, Federico, io avrei voluto che tu fossi qualcosa per me ed invece...

Forse tu in realtà, volevi solo qualcuno che ti ascoltasse e ti stringesse a te.
Scusa se non l'ho fatto.

Non ti perdonerò per non aver rischiato,Federico.

Tuo, Federico.

***
Ehy Benjamin,
Mi chiamo Federico ed ho diciassette anni.

Il livido sul tuo collo sta quasi svanendo.

Avevo messo una pomata.

Ho scoperto chi te lo ha fatto.
È stato tuo padre vero?

Eh già.

Quella volta che Mathis ha posato le mani sul tuo fondoschiena, non è così?

Che perspicacia.

Tuo padre ti picchia? Da quando?
Perché? Hai altri lividi?

Era la terza volta.

Mi picchia quando non gli rispondo bene e quando mi metto in mezzo alle discussioni fra lui e mia madre.

Oggi la professoressa di educazione fisica ti ha chiesto di toglierti quelle bandane che hai sui polsi.

Erano belle,vero?

Ti sei rifiutato.

Cos'altro avrei potuto fare?

E non l'hai fatto.

Mio dolce, piccolo, Benjamin cosa mi nascondi?

Davvero avresti voluto sapere la risposta?
Io non penso.

Non ero adatto a te Federico.

Tu eri perfetto, un vero e proprio angelo.

Non avresti retto i miei demoni.

Eravamo gli opposti: tu troppo perfetto ed io un errore.

Ti avrei rovinato.

Non eri tu. Ero io.

Tuo, Federico.

Thoughts||fenji Where stories live. Discover now