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Ehy Benjamin,
Mi chiamo Federico ed ho diciassette anni.

Mathis con i suoi tagli e la sua finta depressione ti sta trascinando in un vortice di malinconia.
Ridi e sorridi ancora meno di prima.
Hai capito che la sua compagnia non ti fa bene?

Di solito, torni da scuola in macchina con tuo padre che se non mi sbaglio, ti aspettava davanti al portone.

Sembro uno stalker, lo so.

Oggi sei uscito con Mathis e prima che salissi in macchina, ti ha abbracciato posando le sue mani sul tuo fondoschiena, stringendolo.

Tuo padre é saltato sul posto ed ha suonato il clacson. Tu ti sei staccato da lui come se scottasse.

Eri in lacrime.

Sei salito in macchina e quest'ultimo ha sfrecciato sulla strada fino a diventare un piccolo punto indistinto su essa.

Forse avrei dovuto inseguirti, forse avrei dovuto prendere a pugni Mathis, o non permettere a tuo padre di chiamarti "puttana" o "gay" non appena sei salito in macchina.

Ma sono rimasto fermo, per paura di fare qualcosa di sbagliato.
Scusa, forse avrei dovuto farlo.
Tuo, Federico.

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