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Ehy Benjamin,
mi chiamo Federico e ho diciassette anni.

Oggi sono di nuovo uscito fra i corridoi per sentirti parlare con Federic.

Non sapevo che fossi vittima di bullismo: tu ti sei sfogato con lui dato che, a quanto pare, Riccardo, il ragazzo di quarta B, ti abbia cominciato a chiamare "santarellino", per poi passare a "puttana", fino a finire con "saputellino del cazzo".

Non sono riuscito a sentire perché ti chiamava nel primo modo, anzi, in realtà ho sentito, ma non ho capito: Avevi difeso un ragazzo? Chi è questo ragazzo e perché ti hanno chiamato così?

A quanto pare questo Riccardo ti chiama "puttana" perché hai un fisico stupendo e le ragazze ti vengono dietro, nonostante tu sia gay, mentre a lui non va nessuno dietro.

Hai detto che ti chiama "Saputellino del cazzo" perché hai la media dei nove/dieci e in classe, quando la professoressa fa una domanda, rispondi subito a bassa voce, non facendoti sentire.

Ti sono sfuggite due lacrime che ti sei affrettato ad asciugare e hai detto che questo Riccardo é il più polare della scuola e così di conseguenza, se lui pensa o dice una cosa, la pensano tutti.

Avrei voluto asciugarti quelle due lacrime che ti avevano solcato le guance.

Ma sono rimasto fermo per paura di fare qualcosa di sbagliato.

Scusa, forse avrei dovuto farlo.
Tuo, Federico.

Thoughts||fenji Where stories live. Discover now