10. Cuts.

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Girl you're the one I want to want me
And if you want me, girl you got me
There's nothing I, no I wouldn't do (I wouldn't do)
Just to get up next to you

🍃

-Lasciala- disse Sascha facendogli togliere la mani dai miei fianchi.

-E tu chi saresti?- chiese il moro squadrandolo.

-Sono Sascha...- rispose.

-Ah, così non sei così santa come credevo- disse inarcando un sopracciglio.

-Giuly mi ha detto tutto comunque, ti sembra il modo di trattarla?- lo rimproverò Sascha.

-Te lo sei fatta?- chiese guardando prima Sascha poi me.

-Cosa cazzo hai capito coglione!?- gridai con gli occhi velati di lacrime.

-È evidente Giu...-

-Sei stupido o cosa?!- lo interruppi.
-Ho passato le ore a capire che ti amavo, e adesso ti trovo con un'altra. Non puoi capire come ci si sente! Senza Sascha avrei passato la notte rinchiusa nel bagno, stupido!- gli urlai scoppiando in lacrime.

Corsi dritta tra le braccia di Sascha, che mi strinse forte a lui.

-Su, non piangere- mi disse accarezzandomi i capelli.
-Noi ce ne andiamo!- gridò.

-Dove credi di portarla?!- ringhiò il moro.

-Lontana da te- disse questo voltandosi e dandogli le spalle mentre mi prendeva per mano.

Ci incamminammo ma il moro mi strattonò per un braccio.

-Tu vieni con me- mi disse.

-Non voglio! Lasciami, non ti voglio vedere- mi liberai e corsi verso la porta.

La aprii uscendo in giardino.

Mi voltai guardando Sascha che dava un ceffone al moro prima di venire verso di me.

Sbatté la porta dietro di sé.

-Su, andiamo- disse camminando sulla ghiaia.

Scivolai sulla ghiaia e Sascha mi prese in braccio prima che fossi caduta.

-Maledette scarpe col tacco- borbottai.

Superammo il cancello, che chiuse con un calcio.

Mi mise poi giù.

Ridacchiò vedendomi inginocchiata, intenta a togliere i sassetti dalle scarpe e poi ritornò serio.

-Certo che anche tu. Innamorarti di uno stronzo- disse.

-Non è sempre stronzo- lo difesi senza volerlo pur avendocela a morte con lui.

-Lo ami così tanto che nonostante tutto lo stai difendendo- mugugnò.

Mi alzai fissando triste la casa di Ste.

-Tranquilla, sistemerete tutto domani. Una volta tornati sobri- mi sorrise.

-Sei sicuro?- chiesi guardando ancora la casa.

Vidi il moro appoggiare una mano sul vetro della porta fissandomi afflitto.

-Si, sono sicuro- disse dopo quella scena.

-Resta pure qui da Ste. Vado da sola- dissi.

-No, vengo con te- rispose rivolgendomi un enorme sorriso.

-Va bene, grazie- ricambiai il sorriso.

-Figurati, su andiamo-

Lo portai fin casa mia parlando del più che del meno, mi diede il suo numero di telefono e scoprii un po'di cose su di lui.

Not Only Sex || Lorenzo OstuniWhere stories live. Discover now