3. Choose.

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I need ya, I need ya, I need you right now
Yeah, I need you right now
So don’t let me, don’t let me, don’t let me down
I think I’m losing my mind now
It’s in my head, darling
I hope that you’ll be here, when I need you the most
So don’t let me, don’t let me, don’t let me down
D-don’t let me down

🍃

Smisi di cantare quando una voce sovrastò la canzone.

Ero ancora sdraiata a fissare il cielo, così decisi di sedermi.

Mi voltai verso quella voce familiare, levando le cuffiette.

-Che vuoi?- risposi acida.

-Senza essere tanto scontrosa, eh. Sei brava a cantare- ammise.

-Oh, grazie- abbassai lo sguardo.

-Un' altra cosa. Ascolto anche io questo cantante- mi osservò.

-Quindi?- risposi scocciata.

-Ascolta ragazzina, smettila di essere acida, ok?!- disse mettendo tre dita sotto il mio mento, costringendomi a guardarlo negli occhi.

Sto stronzo...
Non risposi.

-Ok?!- ripeté urlando.

-Si, scusa- sussurrai.

-Bene-
-Devi decidere la tua punizione, ho due opzioni...- mosse le due dita.

Non lo interruppi e aspettai che finisse la frase.

Continuando a guardarlo negli occhi ebbi piccole scosse per tutta la schiena, dalle spalle al fondoschiena.

-La tua punizione... Fare sesso con me o... Venire picchiata dal sottoscritto- spuntò un sorriso malizioso sul suo viso.

-Non puoi farmi questo!- sbraitai.

-Invece si- annuì.

-No!- continuai ad urlare.

-Scegli- disse calmo.

-Lorenzo dai, ti prego- chiesi quasi supplicandolo.

-Scegli!- ringhiò lui.

-L...La... prima- mi pentii subito della risposta.

-Ottima scelta Giuly, domani alle 15 a casa tua- fece per andarsene ma lo fermai prendendolo per un braccio.

-Lorenzo... Però... Io...- balbettai cercando le parole giuste.

-Arriva al punto- si liberò dalla mia presa e stette lì, fermo ad aspettare che io parlassi.

-Vedi è che...- risposi incerta.

-Porca Eva lercia, zoccola, mignotta, laida! Ti decidi a parlare?!- sbraitò.

-N...Non ho mai avuto un ragazzo, ok?! Quindi sono vergine e non ho mai baciato nessuno, va bene?!- gli urlai contro.

Non rispose, ma notai che spalancò gli occhi e socchiuse bocca.

Rimase in piedi di fronte a me, di sasso.

-Che hai ora?- arrossii.

-Stavo pensando a quanto puoi essere sfigata. Comunque non è un problema. Allora le proverai con me queste cose- mi guardò con un ghigno.

-Sei uno stronzo!- gli diedi uno schiaffo in pieno viso, osservando il segno rossissimo della mia mano che gli avevo provocato.

-La metti così? Allora questa punizione non sarà solo per un giorno, ma per tutte le volte che vorrò- se ne ando sghignazzando e massaggiandosi la guancia.

Per evitare di incontrarlo nuovamente restai ferma lì sulla panchina.

-Ehi, Giuly! Stai meglio?- chiese Stefano camminando verso di me.

No, per niente.
-La verità?-

-Beh, si. Cosa ti turba?- sorrise appena.

-Lorenzo...- sussurrai.

-Che ti ha fatto quel bastardo?- domandò nervoso.

Alzai lo sguardo per guardarlo negli occhi.

-Sono in punizione per averlo trattato male... Dovrò... Dovrò...- mi bloccai.

Persi il controllo di me stessa e alcune lacrime indesiderate rigarono le mie guance.

Lui sembrò sorpreso e mi prese il viso tra le mani, asciugandomi le guance con i pollici.

-Me ne occupo io, tranquilla- disse, mettendomi un ciuffo di capelli dietro all' orecchio, facendomi arrossire notevolmente.

-No, non voglio crearti problemi. Devo arrangiarmi- risposi singhiozzando.

-Va bene, se hai problemi non esitare a chiamarmi-

Prese una penna dal taschino della camicia e mi scrisse il suo numero di telefono sul polso.

-G...Grazie mille- gli sorrisi con gli occhi lucidi.

-Però dimmi cosa prevede la tua punizione- affermò serio.

-Beh... Avevo due scelte- sussurrai.

-Continua- mi incitò.

-Fare... Sesso oppure... Venire picchiata- sussurrai a voce bassissima.

-Coooosa?! E tu cosa hai risposto?!- alzò la voce incredulo.

-La prima... ma ne sono pentita- ammisi.

-Solo per un giorno, vero?-

-Beh, no. Prima gli ho dato uno schiaffo e ha detto che, ogni volta che vorrà, dovrò obbedirgli- mi rattristai.

-Oh-

-Il problema è che...-

-Lo so, l' ho già capito- mi interruppe.

-Sei vergine, e da come ti comporti, non hai mai avuto un ragazzo, o sbaglio?-

Ecco.
-Hai indovinato-

-Non lo dirò a nessuno, tranquilla. Se hai bisogno, di qualsiasi cosa, il mio numero ce l' hai- indicò i numeri che mi aveva scritto.

Annuii guardandomi il polso.

Poi mi circondò le spalle con un braccio e mi lasciò un bacio sulla fronte.

Quel gesto mi fece impazzire, il mio cuore se ne andò in Giappone e le mie guance diventarono prima calde poi bollenti.

-Io vado, buona fortuna Giuly- se ne andò, senza voltarsi nemmeno una volta.

Suonò la campanella, mi alzai dalla panchina e andai in classe... iniziava l' ultima lezione poi... Aiuto...

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Avviso la gentaglia alla quale dà fastidio leggere "cose pesanti" che metterò un'emoji prima della scena hot. Don't worry ❤

La domanda è:
Cosa succederà in quel pomeriggio? 😏

Se il capitolo vi è piaciuto lasciate una stellina ⭐ e un commentino 📲

E noi ci rivediamo ad un prossimo capitolo, bellah ragazzi! 💎

Not Only Sex || Lorenzo OstuniWhere stories live. Discover now