9. Party.

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Party like a Russian
End of discussion
Dance like it got concussion, oh
Put a doll inside a doll
Party like a Russian
Disco seduction
Party like a Russian, oh
Have it like an oligarch

🍃

Arrivai davanti alla casa di Stefano.

Era una graziosa villa color pesca con uno spazioso giardino curato.
Alberi, cespugli, piante erano potati e i fiori erano sbocciati e colorati.

La musica era così alta che si sentiva anche fuori dalla casa.

Suonai il campanello e Ste uscì.

Mi aprì il cancello ed entrai, camminando sul sentiero ghiaioso fino alla porta ed entrai.

Il salotto era grande e spazioso, con i muri color cielo e dei divani e delle poltrone neri in pelle sparsi qua e là.

Su quasi tutti erano straiate coppie con l'intento di riprodursi.

Li osservai disgustata mentre Stefano mi prese per mano e mi mostrò la casa.

La cucina si trovava proprio alla fine del soggiorno, era color giallo limone.
I mobili erano tutti in legno e al centro era posizionato un grande tavolo con qualsiasi tipo di alcolici.

-Poi là sopra ci sono le camere e i due bagni- indicò le stanze sopra le scale.

Annuii, guardando Ste.

Uno ragazzo si avvicinò a noi barcollando e cadde, rovesciandoci addosso la bevanda che aveva in mano.

-Oh. Stai bene?- chiesi tirandolo su.

-...Si si. Mi dispiace per il tuo vestito- disse squadrandomi.

Raccolse il bicchiere rotto da terra e lo buttò nel cestino vicino a noi.

-Sascha, piacere- mi tese la mano.

-Piacere, Giuly- l' afferrai.

Salii le scale cercando un bagno, avevo bisogno di asciugarmi un po'.

Il corridoio rosso era enorme, pieno di porte, da cui provenivano rumori a dir poco vomitevoli.

Urigliai su tutte le porte, una alla volta e aprii quelle immerse nel silenzio.

Erano tutte vuote ma nessuna traccia del bagno.

Ne mancavano solo quattro.

Aprii la prima sulla destra e rimasi di sasso di fronte a quella scena.

Lorenzo era in piedi e una ragazza bionda era china con l'intento di fargli un pompino.

La stanza era grigia, con un letto matrimoniale al centro e dei mobili ai muri. Aveva un fortissimo odore di whisky.

I miei occhi si velarono di lacrime mentre il moro spostò lo sguardo dalla ragazza a me.

La bionda si fermò e guardò confusa Lorenzo, per poi girarsi verso di me.

-G...Giuly- disse.

Mi voltai dandogli le spalle e corsi ma mi afferrò per il polso.

-Lasciami!- sbraitai.

-No. Lasciami spiegare-

-Non c'è un cazzo da spiegare ok?! Oggi pomeriggio mi hai mentito e sono stata una stupida a crederti!- singhiozzai.

-No. Ti sbagli- disse tirandomi verso di sé.

Mi strinse al petto, misi le mani sulle sue spalle e mi spinsi lontana da lui, poi cominciai a correre.

Not Only Sex || Lorenzo OstuniWhere stories live. Discover now