Nella stanza dopo trovai il bagno e mi chiusi a chiave dentro.

-Ehi. Chi...- si interruppe.

Mi voltai e guardai in lacrime il ragazzo di fronte a me.

-Che succede Giuly? - disse Sascha abbracciandomi.

Mi appoggiai sulla sua spalla continuando a piangere, dovevo sembrare patetica.

-Giuly! So che sei qui dentro!- qualcuno picchiò la porta urlando.

Mi irrigidii e strinsi più forte Sascha.

Lui mi staccò da lui e mi guardò mentre mi portavo disperata le mani sulla faccia.

-Ci penso io. Nasconditi nella vasca, sdraita, e tira la tendina- disse sicuro.

Obbedii.

Sentii la chiave girare e la porta aprirsi.

-Dov'è?- urlò Lorenzo esaminando il bagno.

Spiai tirando un lembo della tendina.

-Chi? Di chi parli?- chiese Sascha guardandosi intorno.

-Ero convinto fosse... Vabbè. Se vedi una ragazza mora con un vestito blu dimmelo- disse uscendo.

-Ora puoi uscire- sussurrò.

Sascha tirò la tenda porgendomi una mano, che afferrai uscendo dalla vasca.

-Ti ho salvato il culo, ora dimmi che succede- disse sorridendo.

-N...No-

-Chiamo il tuo amico?- chiese inarcando le sopracciglia.

-D'accordo, d'accordo- mi arresi.

Gli raccontai tutto nei minimi dettagli, dal nostro primo incontro fino a ciò che era appena accaduto.

Mi chiesi se fosse riuscito a comprendere tutto ciò che avevo detto dato che piangevo ancora.

La sua espressione non cambiò, non era sorpreso ma sembrava quasi come se in fondo mi capisse.

-Capisco- disse infine portandosi il pollice e l'indice al mento.

Continuai a guardarlo confusa.

-Tu hai bisogno di sfogarti. Vieni con me- disse mettendomi una mano sulla spalla.

-Non hai brutte intenzioni, vero?- chiesi irrigidendomi.

-No no no! Assolutamente. Non... Non mi interessano le ragazze- ammise grattandosi la nuca.

-Ah- rimasi sorpresa.

Un bel ragazzo come lui, gay. Chissà se ha già un ragazzo o una cotta.

-Shh. Non dirlo in giro eh-

-Certo. Grazie ancora- sorrisi appena.

-Figurati, questo ed altro per un' amica- mi avvicinò a lui cingendomi le spalle.

-E... Con Lorenzo?- chiesi fermandomi davanti alla porta chiusa.

-È ad ogni festa, come me. Ogni volta esagera coi drink portandosi a letto qualsiasi individuo di genere femminile. Poi la mattina non ricorda più nulla. È difficile non trovarlo a letto con qualcuna, persino in questo momento- mi sorrise.

-Ok, andiamo- lo presi per mano.

Percorremmo il corridoio e scendemmo le scale, dirigendoci verso la cucina.

Presi un bicchierino a caso con un liquido ambrato e lo mandai giù tutto portando indietro la testa.

Il liquido scese giù per la gola, lasciandomi una scia di bruciore.

Continuai così ad ingerire alcool, un bicchiere dopo l'altro, finché Sascha mi fermò.

-Stai esagerando- disse serio.

-Ne ho bisogno Sa- dissi prendendone un'altro, buttai indietro la testa e lo mandai giù.

Scosse la testa chiudendo gli occhi. (Espressione da "chi me l'ha fatto fare...")

Un'altra lacrima mi rigò la guancia mentre ne ingerivo ancora.

Alcuni bicchierini dopo mi sentii instabile, sia lentamente che fisicamente.

-Ehi Sa- lo chiamai.

-Si?-

-Chi ti piace?- chiesi.

-Abbassa la voce. Ho una cotta per Ste- mi disse all'orecchio.

Ridacchiai guardando Stefano.

-Ci hai rovesciato apposta il drink addosso?- chiesi ridendo.

-No, sono inciampato. Ma...- si interruppe.

-Ma?- lo incitai a continuare.

-La sua maglietta era così bagnata che gli si vedevano i pettorali. Madonna, quant'è sexy quel ragazzo- assunse una strana espressione sognatrice.

Scoppiai a ridere come una scema, ritornando seria quando due mani mi presero per i fianchi facendomi appoggiare la schiena su un corpo caldo.

-Chi...- mi interruppi girandomi.

-Trovata- disse il moro.

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La domanda è:
Ve lo aspettavate?

Scusate ragazze ma sto avendo alcuni problemi...

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E noi ci rivediamo ad un prossimo capitolo, bellah ragazzi! 💎

Not Only Sex || Lorenzo OstuniUnde poveștirile trăiesc. Descoperă acum