Annuisco, gli occhi umidi. Jamie mi stampa un bacio sulla guancia, poi mi ricorda che mi vuole bene. "Ora vai!" Dice, osservandomi un secondo dopo mentre mi faccio strada tra la folla. Cammino sempre più rapidamente, fino a rimanere senza respiro. Sento le lacrime scendermi sul viso, non riesco a decifrare quello che sto provando. Tutto ciò che so è che il cuore mi sta battendo così forte da minacciare di uscirmi dal petto.

Arrivo sotto l'edificio di Zayn nella metà del tempo che mi occorre normalmente, riesco a entrare grazie a una stramba coincidenza per la quale il portone è rimasto socchiuso e arrivo fino al suo pianerottolo. Con un nodo alla gola e il respiro che manca, premo il campanello. Resto in piedi a fissare la superficie di legno davanti a me. Interi secondo trascorrono in silenzio, pian piano si trasformano in minuti.

Mi siedo sui primi gradini nella parte alta della scalinata, inizio a piangere per la frustrazione. Ho perso tutto quello che avevo di bello per uno stupido malinteso. Potevo essere felice con Zayn, senza lasciare che qualcosa si mettesse tra di noi, ma la mia poca esperienza, la paura di rinunciare alla persona che mi faceva stare bene, ha giocato a mio sfavore. E adesso vorrei tornare indietro nel tempo. Vorrei tornare da lui.

Mi circondo le ginocchia con le braccia, poggio la fronte su di esse. Non posso credere di aver frainteso tutto. Forse chiedere delle spiegazioni avrebbe risolto tutto molto più in fretta, ma mi è mancato il coraggio. Ho temuto di esserci cascata di nuovo, pensavo Zayn non si fidasse abbastanza di me per dirmi che qualcosa ancora legava lui e Perrie. Ho sbagliato, ma non riesco a darmi totalmente la colpa. Zayn mi ha sconvolto la vita ed è difficile pensare razionalmente quando non sei abbastanza sicura di te stessa da essere certa di essere alla sua altezza.

Ora non mi resta che scusarmi con lui e sperare che mi ami ancora abbastanza per perdonarmi. Onestamente, una parte di me ha paura di conoscere la risposta. Se mi guardasse negli occhi e mi dicesse che non può fingere che non sia successo, il mondo mi crollerebbe addosso e non saprei come andare avanti.

Mi manca il respiro al pensiero di non poterlo più avere nella mia vita, nemmeno dopo aver ammesso i miei errori. Mi rendo conto di essere stata davvero una stupida a non averne parlato subito con lui. Ho avuto paura, tanta. Ho perso il controllo, totalmente. Forse irrimediabilmente.

Alzo la testa e mi passo le mani sulle guance bagnate. Le guardo, su di esse sono impresse varie sfumature di trucco, ma non mi importa affatto del mio aspetto ora. Voglio Zayn. Voglio che torni a casa. Voglio che mi abbracci e che mi sussurri che va tutto bene, che chiunque commette errori. Voglio semplicemente che mi stia accanto. Ho bisogno di tornare a respirare.

Fisso il fondo delle scale per minuti interi, senza riuscire a distogliere lo sguardo. Serro le labbra e inizio a pregare che lui compaia presto, perché ogni secondo speso ad aspettare è una tortura. L'incertezza della sua reazione non migliora affatto le cose.

Quando sento dei passi sul marmo del pavimento, un vuoto mi si forma nel petto. Non riesco a prendere fiato, è maledettamente difficile mantenere la calma. Mentirei se dicessi che non ho memorizzato il suono che le suole delle sue scarpe producono quando cammina. È solo adesso che mi rendo conto di quante cose di lui io sia innamorata. Non potrei rinunciare a nessuna di esse.

Zayn appare davanti a me qualche istante dopo, lo sguardo basso e il viso visibilmente stanco. I miei occhi si riempiono nuovamente di lacrime, nonostante io non voglia piangere. Rimango immobile, qualcosa mi impedisce di alzarmi e correre da lui.

Aspetto in silenzio che lui punti gli occhi verso la mia direzione.
Lo fa un paio di secondi più tardi. Si ferma sul posto, a metà rampa. La sua espressione cambia, diventa confusa, poi incredula. Schiude la bocca, subito dopo la richiude. Scuote il capo.

Lovers by accident || Z.M.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora