Every

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"Siamo arrivati" annuncio con poco entusiasmo, quando io e Zayn arriviamo davanti alla porta di casa mia. Dopo il nostro pomeriggio passato a parlare e a raccontare di noi, è arrivato il momento di salutarci, anche se non vorrei farlo. Accenno un sorriso, ma sono sicura che lui si accorgerà che non è sincero che tutti gli altri che gli ho rivolto oggi.

"E così abiti qui..." lo vedo abbassare lo sguardo e per un attimo sembra che nemmeno lui voglia salutarmi. Mi ritrovo a sperare che sia così.

"Esatto..." annuisco, passandomi nervosamente le dita tra le punte dei miei capelli rossi.

"Non è molto lontano da me, sai?" mi dice, questa volta guardandomi negli occhi e sorridendo appena.

"Potremmo vederci più spesso" mi lascio sfuggire, quasi senza pensarci. Mi piacerebbe rivederlo. A dire il vero, non vorrei proprio lasciarlo andare, ma non sono sicura che sia possibile.

"Sarebbe bello" questa volta il suo sorriso si amplia e di conseguenza anche il mio. Ha un sorriso davvero stupendo, più di quanto immaginassi. Sapere che questo pomeriggio sono stata io la causa di quel sorriso, lo rende ancora più perfetto.

"Forse dovrei salire... È quasi ora di cena" mormoro. Porto i miei occhi sull'asfalto, imbarazzata, ma subito dopo mi avvicino a lui e lo stringo in un abbraccio. E ora sono sicura di non volerlo lasciare andare, anche se devo farlo. Mi alzo sulle punte, poi sussurro al suo orecchio un sincero "mi manchi già".

"Buona serata, piccola" risponde, con il suo tono più dolce. Mi lascia un bacio sulla guancia, poi, prima che possa accorgermene, lui sta andando per la sua strada, mentre io sto salendo le scale.

Ho completato appena una rampa, quando il mio cellulare inizia a squillare. Lo cerco nella borsa e quando vedo il nome di Zayn lampeggiare sullo schermo, mi affretto a rispondere.

"Zayn? Cosa succede?" gli chiedo, preoccupata.

"Mi mancavi" replica, quasi immediatamente. Scuoto appena la testa e involontariamente scoppio a ridere. "Anche tu".

Lui ride a sua volta e io mi rendo conto che la sua risata di persona ha un suono ancora più bello rispetto a come si trasforma attraverso un telefono. È ancora la mia canzone preferita.

"Suona disperato?" mi domanda, ma io scuoto la testa, nonostante lui non possa vedermi.

"Nah, ti avrei chiamato io appena entrata nella mia stanza" ammetto, subito prima che entrambi ridiamo di nuovo. Sblocco la serratura di casa ed entro, trovando tutte le luci spente. Stasera toccherà a me preparare la cena.

"Ti andrebbe di tenermi compagnia finché arrivo a casa?" chiede, forse conoscendo già la risposta.

"Certo, di che vuoi parlare?" accendo l'altoparlante e appoggio il cellulare sulla scrivania della mia stanza. Mi sfilo la giacca e la sistemo sull'appendiabiti.

"Vuoi che ti racconti la mia giornata? È stata perfetta" sorrido, riprendendo in mano il telefono e sedendomi sul letto.

"Sì" mi lascio sfuggire una risata. Mi passo una mano tra i capelli e continuo a sorridere. Non riesco a fare altro da quando ci siamo incontrati, oggi pomeriggio.

"Sono stato con una ragazza molto bella, sai, e ho intenzione di rivederla al più presto." sento le guance diventarmi più calde. Ha detto che sono bella.

"E credi che lei voglia rivederti?" gli chiedo, per stare al gioco.

"Non saprei, ho fatto un tale casino ma non sembrava importarle." ha ragione, non me ne importa più. Non so cosa sia successo oggi, so solo che non voglio più rischiare di perderlo.

Lovers by accident || Z.M.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora