Zayn

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"Perrie?" chiedo a bocca aperta, trovando la mia ex sulla soglia della porta. Aggrotto le sopracciglia passandomi una mano tra i capelli disordinati e continuo a fissarla, come per assicurarmi che sia davvero lei. Non mi aspettavo di vederla.

"Zayn," sospira, accennando un sorriso. È ancora bella come quando mi sono innamorato di lei. "Posso entrare?"

"C-certo" balbetto appena, spostandomi dalla porta per lasciarla entrare in casa. Lei si guarda un po' intorno, poi appoggia delicatamente la sua borsa di vernice nera sul braccio del divano e si siede accanto ad essa. Sfila il suo cappello morbido dalla testa, sistemando i suoi capelli biondi su una spalla e accavallando le gambe, poi riporta il suo sguardo su di me.

"Come stai?" mi chiede, giocherellando con un piccolo anello argentato. Sgrano gli occhi per un secondo quando noto che è lo stesso anello che le ho regalato al suo ultimo compleanno, lo posso riconoscere dal brillantino rosa alla sua estremità. Mi aveva detto di non volere nulla di troppo esagerato, e in quel periodo aveva tinto le punte dei suoi capelli di un rosa acceso, così le regalai quello.
"Ho sentito il tuo secondo singolo. È davvero bellissimo, complimenti" dice ancora, quando non riceve risposta.

"Ti ringrazio, significa molto per me" sollevo gli angoli delle mie labbra in un sorriso e porto una mano dietro al collo. "Posso offrirti qualcosa?"

"Un bel tè caldo, grazie, ma ora smettila di essere così formale, Zayn. Sono solo io" ridacchia, mostrando i suoi denti bianchi e indicandosi con un dito. Sbuffo in una risata appena accennata, annuendo con poca convinzione.

"Sì..." le faccio cenno di seguirmi in cucina. "Solo non avrei mai immaginato di ricevere una tua visita, dopo quello che è successo" ammetto, evitando i suoi occhi e preparando l'acqua da mettere a riscaldare sul fuoco.

"Già, hai ragione." si morde il labbro inferiore, accuratamente ricoperto da uno strato di rossetto rosa. "Quindi ora ti chiederai perché sono qui, mi sbaglio?"

"No, non ti sbagli" scuoto piano la testa. Prendo la scatola con le bustine del tè da uno sportello e ne estraggo due di quello che so essere il suo preferito. Poi afferro due tazze dalla credenza e le riempio di acqua calda, mettendo il tè in infusione.

"Beh..." inizia, abbassando lo sguardo sulle sue mani e giocando con il bordo del suo maglioncino viola. "Avevo voglia di vederti, prima di tutto. Sai..." le sue parole vengono interrotte dallo squillo del mio cellulare. Lo sfilo dalla tasca della felpa larga che indosso e sblocco lo schermo. È Eve.

"Un secondo" sussurro a Perrie, premendo la cornetta verde della chiamata e portando il telefono all'orecchio. Mi allontano di qualche passo, raggiungendo il salone, e mi avvicino a una finestra, scostando appena le tende bianche.

"Zayn? Ti va di vederci oggi? Ho sentito che pioverà e..." dice tutta d'un fiato, con la sua voce dolce piena di entusiasmo leggermente trattenuto. Lascia la sua frase a metà, ma so perfettamente dove vuole arrivare. Una delle nostre promesse è quella di ballare sotto la pioggia, e questa grigia giornata autunnale sarebbe perfetta per noi, con il cielo coperto da nubi dense che minacciano di trasformarsi in acquazzone.

"Ehm... oggi mi dispiace ma non posso, Eve, ho un impegno" rispondo mordendomi il labbro inferiore, imbarazzato. Passo una mano dietro al mio collo, lanciando un'occhiata alla ragazza che mi aspetta in cucina con una tazza di tè caldo in mano. Lei mi sorride.

"Capisco" sussurra Eve con voce piatta. "Non importa".

"Sarà per la prossima volta, promesso" le assicuro. So che ci è rimasta male, lo posso percepire dal suono delle sue parole anche se non lo ammetterebbe mai. Non mi farebbe mai pesare questa cosa, è troppo buona e premurosa per farlo.

"Certo, hai ragione" risponde, sospirando subito dopo. Mi dispiace così tanto sentire il suo entusiasmo spegnersi in questo modo per colpa mia. Era l'ultima cosa che volevo, ma non posso lasciare Perrie qui a casa mia, da sola, mentre vado con Every a ballare sotto la pioggia, né posso mandare via la bionda dopo che ha deciso di fare un passo verso di me. Sarebbe orribile da parte mia.
Non so cos'altro dirle, per cui il silenzio si fa spazio tra di noi.

"Allora ti lascio andare, non vorrei farti perdere tempo".

"Ci sentiamo più tardi" mormoro, chiudendo le palpebre per un secondo. Vorrei davvero andare da lei, adesso, e stringerla tra le mie braccia e portarla fuori, sotto le goccioline di pioggia che stanno cominciando a scendere dal cielo.
"Sì, a più tardi" chiude la chiamata, senza aggiungere altro. Lascio che la tenda ricopra nuovamente la finestra e appoggio il mio iPhone sul mobile del televisore, tornando da Perrie.

"Era buono?" domando alla ragazza, notando la sua tazza ormai vuota nel lavandino. Afferro piano la mia, portandola alle labbra e prendendo un sorso del tè ora tiepido.

"Già, il mio preferito..." sorride ampiamente. Sa che ho scelto quel tipo di proposito. Porta una mano sul viso, giocando con il piecing che ha al naso, e posa i suoi meravigliosi occhi blu sui miei, passando la lingua in mezzo alle sue labbra.

"Cosa mi stavi dicendo prima?" chiedo, finendo il contenuto della mia tazza e riponendola nel lavandino. Alzo lo sguardo per incrociare il suo e lei fa un passo verso di me.

"Stavo per dirti che mi manchi, Zayn." dice, cogliendomi alla sprovvista. Se non mi aspettavo di vederla oggi, questo non era nemmeno nella mia più lontana immaginazione. Schiudo le labbra per rispondere ma lei mi zittisce, sfiorando le mie labbra con un dito ed esitando appena. "Sono stata una stupida a non crederti, e ho reagito male. Non so per quale motivo l'ho fatto, so solo che adesso mi manchi da morire e ho intenzione di recuperare il tempo perso con te. Voglio farmi perdonare" continua, senza lasciare i miei occhi. In un secondo le sue labbra sono sulle mie, cercando una risposta ai loro movimenti lenti.
Resto immobile per un tempo indefinito, lasciando che le sue mani mi accarezzino le guance e circondino il mio collo, poi mi scosto da lei, indietreggiando ancora.

"I-io..." balbetto, a corto di parole. Passo la lingua tra le mie labbra, assaporando il gusto familiare del suo rossetto. Vedo la sua espressione rabbuiarsi, ma in questo momento riesco solo a pensare alla dolce ragazza dai capelli rossi. Anche mentre mi baciava, ho immaginato che quelle labbra fossero di Eve. Ma dovrei smettere di crearmi queste fantasie, lei non prova lo stesso per me e devo farmene una ragione. A quest'ora avrebbe già dovuto trovare il biglietto che le ho lasciato, ma non mi ha detto nulla al riguardo.

"Mi dispiace, Zay, io pensavo che..." la sua voce si spezza, e una lacrima scende a rigarle il viso. Anche se non la amo più, Perrie è comunque una persona molto importante per me e non voglio che soffra.

"Hey, va tutto bene" le dico, avvicinandomi a lei e avvolgendo il suo corpo con le mie braccia. La stringo a me, sentendo i suoi singhiozzi soffocati sul mio petto, e accarezzo delicatamente la sua schiena.

"Possiamo riprovarci con calma, che ne dici?" sussurro, prima di lasciarle un piccolo bacio sui capelli. Devo dimenticare Eve, almeno in quel senso. Per lei sono solo un amico.

"Davvero?" Perrie fa un passo all'indietro, asciugandosi le lacrime con il dorso della mano e tornando a guardarmi. Annuisco lentamente, accennando un sorriso e prendendo la sua mano fredda tra le mie.

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Capitolo scritto da @harrysdimplevs

Lovers by accident || Z.M.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora