"Dovresti." Afferma, con più determinazione. "Per me."

Scuoto leggermente la testa senza capire. La adoro, ma in che modo celebrare il mio compleanno potrebbe essere un qualcosa che faccio per lei? L'unica cosa di cui ho bisogno è chiudermi a chiave nella mia stanza e piangere fino a che non avrò prosciugato tutte le mie lacrime. Non ho alcuna voglia di svolgere attività diverse da questa. "Non mi va proprio."

"Solo una cena." Propone lei in tono supplichevole. Mi giro appena per riuscire a guardarla, impilando un ennesimo pancake sul piatto. A giudicare dall'espressione sul suo viso, sembra tenerci davvero molto. La mia sicurezza vacilla. "Rivoglio la mia Every, quella che ride alle mie battute e sa sempre quando ho bisogno di un abbraccio. Ho bisogno della mia migliore amica. Suono egoista?"

Socchiudo gli occhi e faccio un respiro profondo. Quella Every manca tanto anche a me. Vorrei tornare a essere lei, anche se non so proprio come fare. È come se la rottura con Zayn avesse prosciugato tutte le mie energie. Era riuscito a fare di me una persona migliore. Adesso che non c'è, mi sento persa. Non mi sento più me stessa e questo fa molto male. Sono consapevole di essere abbastanza forte da poter andare avanti senza di lui, ma non voglio farlo. Qualcosa mi blocca, mi impedisce di continuare a camminare. Sento di essere a malapena in grado di reggermi in piedi.

"Per favore." Aggiunge.

Annuisco. Mentre continuo a cucinare, emetto un lungo sospiro. Credo di aver capito cosa vuole dire. Desidera aiutarmi e, onestamente, credo lei sia l'unica persona in grado di risollevarmi un po'. Non posso escludere anche lei dalla mia vita, questo sì che distruggerebbe ogni mia possibilità di sopravvivere.

Jamie mi sorride, poi mi circonda i fianchi con le braccia e mi stampa in bacio sulla guancia. "Sei consapevole di essere la mia persona preferita?" Mi sussurra all'orecchio, spostandomi una ciocca di capelli dal viso. Le sorrido appena, senza mostrare nemmeno un briciolo di convinzione in più rispetto a prima.

Le faccio notare che tutti i pancakes sono pronti, così lei corre nella stanza di Jax per dirgli di raggiungerci in cucina. Io distribuisco i dolci su tre piatti, poi vi verso sopra dello sciroppo al cioccolato.

La nostra merenda procede in modo piuttosto tranquillo, almeno fino a che non chiedo a mio fratello cosa stava facendo nella sua cameretta. Lui mi sorride, la bocca impiastricciata e la forchetta a mezz'aria. "Stavo costruendo una torre tutta colorata, alta come quelle che sa fare Zayn!" Esclama, indicando il soffitto con la mano.

Il suo nome mi provoca un brivido lungo la spina dorsale. Fisso lo sguardo nel mio piatto ancora pieno, mentre Jax continua ingenuamente a parlare di come Zayn sia bravo con le costruzioni, per poi svelare a Jamie che sa anche disegnare i personaggi dei suoi cartoni animati preferiti. Nella sua voce non riesco a individuare nient'altro che pura ammirazione.

Non riesco a sopportare tutto questo, è decisamente troppo per me. Mi sento come se l'universo si stesse impegnando per torturarmi in ogni modo possibile. Non posso di certo incolpare un bambino, Jax non ha idea di ciò che sta succedendo e non ho intenzione di dirglielo. Temo che anche lui starebbe male se gli dicessi che non vedrà più Zayn, almeno non intenzionalmente. Ho sempre ritenuto una fortuna il fatto che si fosse affezionato a lui così velocemente, ma ora non ho più una visione così positiva della faccenda.

Mi alzo di scatto, mormoro delle scuse e cammino a passo veloce verso il bagno, per poi chiudere la porta alle mie spalle. Mi siedo sul bordo freddo della vasca da bagno e incrocio le braccia al petto. Di fronte a me si trova lo specchio, ma non ho il coraggio di guardare il mio riflesso. Punto gli occhi sul pavimento bianco, non è poi così complicato immaginare cosa stia per succedere. Sembra quasi che le mie lacrime vengano prodotte con una rapidità fuori dal normale.

Lovers by accident || Z.M.||Onde as histórias ganham vida. Descobre agora